Il Cittadella Women sta continuando sempre di più a stupire in Serie B. La conferma è arrivata domenica, quando la formazione allenata da Salvatore Colantuono ha sconfitto in trasferta il Cesena per 1-0 nel sedicesimo turno di campionato. A dare il successo delle cittadellesi sulle cesenati ci ha pensato la rete di Sofia Kongoulī, attaccante greca classe ’91, arrivata quest’anno in terra padovana, che attualmente ha realizzato dieci reti in campionato. La nostra Redazione ha raggiunto Sofia, che è anche una delle punte di diamante della Nazionale greca, per risponderci ad alcune domande.
Sofia perché ha deciso di diventare una calciatrice?
«Mi sembra che mi sono nata con il sangue dal calcio, mi ricordo che da piccola volevo giocare solo calcio».
Cosa ti ha spinto a diventare un’attaccante?
«Perché mi piaceva a fare gol».
Chi è la tua giocatrice di riferimento?
«Mi piace di vedere bel calcio, e la Marta Vieira Da Silva lo sa fare: è come Messi, e per quello mi piace Marta»
Quest’anno hai deciso di vestire la divisa del Cittadella. In che modo la società ti ha convinto a farne parte?
«Il Cittadella e una squadra con una grande storia. Appena mi ha chiamato il mister Salvatore Colantuono mi ha fatto sentire subito che il Cittadella a un bellissimo centro sportivo, ad uno staff che lavora molto bene, giochiamo bel calcio, e anche e una società con buone persone».
Il girone di ritorno di Serie B è partito col botto per il Cittadella, perché la squadra ha sconfitto in trasferta il Cesena. Quando hai capito che sarebbero arrivati i tre punti?
«Appena iniziata la partita e ho visto le mie compagne, che giocavano con questa voglia di vincere, ho detto che avremmo portato a casa i tre punti».
Tra l’altro, per te ha un valore molto importante questa partita, perché è stato proprio il tuo gol a decidere le sorti dell’incontro.
«Io quello che guardo sempre, a fine partita, è sapere se abbiamo vinto noi. Certo che vorrei fare gol, e aiutare la squadra, però per arrivarci deve lavorare tutta la squadra. E la rete contro Cesena è arrivata grazie alle mie compagne».
Restando sui gol, tu hai messo a referto tredici gol, di cui dieci nel torneo cadetto e tre in Coppa Italia. Sei soddisfatta del tuo score?
«Sono contenta per i tredici gol segnati fino ad adesso, però non sarò mai soddisfatta».
Ma torniamo al campionato, perché domenica il Cittadella ospiterà il Chievo, e per la squadra è un match fondamentale, anche perché c’è da “vendicare” il 2-1 subito all’andata.
«Domenica contro Chievo sarà una partita difficile, come tutte le altre del campionato, e certamente andremo con la testa per vincere».
Cambiamo argomento, e parliamo della Serie B in generale. Che opinione ti sei fatta dopo sedici giornate andate in archivio? Qual è la squadra che può salire in Serie A?
«Ogni gara di Serie B c’è sempre una sorpresa. Una delle prime cinque in classifica potrebbe vincere il campionato».
In Serie B c’è il Tavagnacco, la tua ex squadra, e non sta navigando in buone acque. Pensi che possa salvarsi?
«Mi dispiace per il Tavagnacco, spero che si salvi perché è una buona società con brave persone».
Invece, in A c’è la Fiorentina, dove se stata lì per un anno, e attualmente è in zona Champions. Credi che la Viola questa volta ce la farà a tornare in Europa?
«Sarebbe bello vedere di nuovo la Fiorentina in Europa, ha bella squadra e può farcela».
Tu in Italia sei qui da tanto tempo. Ti va di dire un pregio e un difetto che ha il nostro calcio?
«Il pregio è che la Serie A finalmente è professionista, il difetto è che la Serie B non ha l’aiuto che dovrebbe avere».
Essendo nata in Grecia, cosa pensi del calcio femminile greco?
«Penso che il calcio femminile il Grecia, negli gli ultimi anni, stia facendo dei passi in avanti».
Com’è la tua vita fuori dal campo?
«Sono una persona molto tranquilla. Mi piace a studiare per il calcio, ho anche il patentino Uefa C e Uefa B».
Quali sono gli obiettivi che vorresti portare a termine quest’anno?
«Arrivare in più alto possibile con il Cittadella».
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Cittadella Women e Sofia Kongoulī per la disponibilità.