L’Albosaggia Ponchiera ha centrato, al suo primo anno di vita, l’Eccellenza.
Infatti, la squadra presente nella provincia di Sondrio ha vinto i play-off di Promozione Lombardia, pareggiando prima 1-1 col Segrate e 2-2 col Villa Valle, forte anche del fatto che le rossoblù avevano chiuso la stagione regolare al secondo posto del Girone B, e infine ha avuto la meglio sul Parabiago, formazione presente nel Girone A, dove prima ha vinto in trasferta per 2-0 e poi ha perso 1-0 in casa, ma all’Albosaggia è bastato il successo del primo match per assicurarsi il salto di categoria.
Tra le protagoniste di quest’importante risultato c’è Silvia Scarafoni, centrocampista classe ’96 che ha deciso, quest’anno, di vestire la divisa dell’Albosaggia Ponchiera, dove tra l’altro è stata decisiva nelle sfide play-off contro Villa Valle e Parabiago.
La nostra Redazione ha raggiunto Silvia, che in questa stagione ha segnato ben sette reti, per risponderci ad alcune domande.
Silvia perché hai scelto di giocare a calcio?
«Ho scelto il calcio perché è una passione che ho sin da piccolina, visto che ho avuto una famiglia appassionata al pallone».
Cosa ti ha portato a giocare a centrocampo?
«A me piace tanto correre, quindi giocare a centrocampo mi permette di variare e di aiutare le mie compagne in mezzo al campo, ma soprattutto mi permette di avere ampia visione di gioco».
Com’è stato il tuo percorso calcistico sino a questo momento?
«Ho iniziato a giocare a calcio nella squadra maschile di Berbenno di Valtellina (provincia di Sondrio) dai nove anni fino ai quattordici, per poi passare alla Pontese, giocando in questo club per dieci anni, infine ho scelto di approdare all’Albosaggia».
Cosa ti ha spinto quest’anno a vestire la maglia dell’Albosaggia Ponchiera?
«Lo scorso anno ero all’estero e, quando sono tornata in Italia, sono stata chiamata dall’Albosaggia e ho accettato, perché ha voluto mantenere le ragazze facenti parte della Pontese. Sin dal primo giorno di allenamento avevo pensato di fare con questo gruppo qualcosa di buono quest’anno».
Partiamo dalla stagione regolare, dove l’Albosaggia ha chiuso al secondo posto del Girone B di Promozione. Un risultato non di poco conto, dato che la società ha fatto il suo debutto nel calcio femminile.
«Il nostro obiettivo iniziale era quello di avere un gruppo unito per tutta la stagione e, ovviamente, fare dei buoni risultati in campo. Di sicuro non mi aspettavo di fare una stagione così grande, ma a metà campionato abbiamo cominciato a crederci ancora di più, e abbiamo reso un’annata importante con la vittoria nei play-off».
Parliamo, per l’appunto, nei play-off vinti dalla tua squadra. Ti aspettavi di fare questo percorso vincente?
«Nel girone di ritorno abbiamo affrontato il Rovato (che poi avrebbe vinto in Girone B di Promozione di Lombardia, ndr) dove avevamo tantissime infortunate e, nonostante la sconfitta, abbiamo capito che la squadra avrebbe fatto tanto, e lì abbiamo compreso che potevamo andare in e portarci a casa i play-off. Contro il Segrate abbiamo pareggiato al novantesimo, al termine di una gara giocata in dieci, poi nel match col Villa Valle abbiamo raggiunto, negli ultimi minuti, il pareggio che ci ha portato alla finale».
Affrontiamo la finale vinta contro il Parabiago, dove all’andata il Ponchiera ha vinto, mentre nel ritorno, sebbene lo stesso Parabiago abbia vinto, la tua squadra ha centrato comunque la promozione in Eccellenza.
«La prima partita è andata bene, perché siamo passate nel primo tempo sul due a zero, mentre nella ripresa abbiamo gestito bene il vantaggio e le energie, cercando di addormentare l’incontro e di andare a creare occasioni per fare il terzo gol. Nel ritorno c’era tanta tensione, perché era la partita decisiva, e il gol preso a dieci minuti dal termine ci ha messo tanta paura, perché dovevamo resistere a sfruttare quel risultato all’andata che, alla fine, è valso oro».
Tu hai segnato, in questa stagione, sette gol. Sei soddisfatta del tuo score?
«Sono molto contenta dei miei sette gol anche se, per come era iniziato il campionato, avrei potuto segare qualche gol in più, ma non posso lamentarmi troppo, perché comunque ho fatto una stagione bellissima con la squadra».
A chi dedichi questa vittoria dei play-off con l’Albosaggia Ponchiera?
«La dedico a tutta la squadra: le mie compagne in primis., al nostro dirigente, al mister e lo staff. Alla società e al nostro piccolo gruppo di tifosi, amici e familiari, che ci ha sostenuto durante tutta la stagione».
Che valutazione dai al Girone B di Promozione Lombardia appena andato agli archivi?
«Sono rimasta molto sorpresa del girone in cui siamo capitate, perché l’ho reputato molto equilibrato».
Qual è la squadra del Girone B di Promozione che ti ha colpito di più?
«Senza dubbio il Rovato, perché ha una squadra molto forte ed organizzata, non a caso ha vinto meritatamente il campionato».
Come stai vedendo il calcio femminile in Lombardia?
«Credo che, come in Italia, il calcio femminile sta migliorando, dove ci sono più squadre e più settori giovanili, perché hanno più margine di crescita e più spazio alle bambine la possibilità di giocare».
Dove arriverà l’Italia al Mondiale di quest’anno?
«Mi auguro che l’Italia possa fare bene come quello del 2019. Certo, ci sono nazionali molto più forti, però le carte che la Nazionale possa farcela ci sono».
Com’è la tua vita fuori dal campo?
«Ho fatto alcune esperienze all’estero e altre in ambito finanziario, una delle quale conclusa di recente. Ora mi godo qualche settimana di vacanza nelle quali valuterò alcune nuove occasioni».
Il tuo futuro è ancora legato all’Albosaggia Ponchiera?
«Assolutamente sì, perché è giusto restare con questo gruppo che è molto solido, ma anche aiutare le giovani affinché possano portare questa squadra il più in alto possibile».
Cosa vorresti dire alle tue compagne dell’Albosaggia Ponchiera dopo il salto in Eccellenza?
«Grazie ragazze, siete delle Eccellenze».
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’Albosaggia Ponchiera e Silvia Scarafoni per la disponibilità.