Il Livorno femminile sarà, come nella passata stagione, ai nastri di partenza del prossimo campionato di Eccellenza toscana. La società labronica, cara al presidente Giada Bellandi e al capitano Glenda Giuliani, verrà diretta dal tecnico Flavio Carola. In forza alle amaranto è tornata, in questa estate, Silvia Chiellini, difensore centrale classe ’97 sorella di Giorgio calciatore della Juventus. Abbiamo raggiunto per qualche battuta il nuovo innesto livornese, che aveva vestito già la casacca delle toscane per tre stagioni.
Silva come ti sei avvicinata al mondo del calcio?
“Mi sono innamorata di questo sport fin da piccola. Vedevo giocare spesso i miei fratelli, e forte era la voglia di potermi aggregarmi a loro. Ho iniziato il mio vero percorso nel calcio, però, a 16 anni nel Livorno”.
Negli ultimi 4 anni hai giocato in Spagna. Che esperienza è stata per te?
“É stata un esperienza bellissima, mi sono tolta molte soddisfazione sia a livello personale sia a livello calcistico. Ho vinto il mio primo campionato di Serie C, giocando successivamente nella categoria superiore crescendo sia come persona che come calciatrice. A livello tecnico credo che la Spagna sia una categoria sopra rispetto all’Italia, lì le ragazze fin da piccole iniziano a giocare a fútbol sala, il nostro calcetto, e sviluppano una tecnica e una rapidità paurosa. Per questo in Spagna il gioco é molto più veloce e meno fisico.
C’è da dire che tatticamente e soprattutto a livello difensivo la maggior parte delle squadre sono mediocri. Loro prediligono e curano il gioco d’attacco e trascurano tantissimo la fase difensiva, cosa che in Italia non succede”.
Quali esperienze hai maturato prima di andare in Spagna?
“Ho cominciato nelle fila del Livorno, dove per 3 anni ho fatto spola tra la Juniores e la prima squadra. Mi ricordo la felicità del mio primo allenamento, finalmente potevo coronare il mio sogno di giocare a pallone in una vera squadra femminile”
In estate il tuo passaggio al Livorno. Cosa ti ha spinto a sposare il progetto labronico?
“Sinceramente quando tornai dalla Spagna, già sapevo che il mio futuro era nel Livorno perché è la squadra della mia città e sono troppo legata ai colori amaranto. La sento un po’ come la mia famiglia e l’emozioni che provo quando gioco con questi colori non le ho mai provate con nessun’altra squadra. Quindi decisi di telefonare all’allenatore del Livorno che mi espose i progetti futuri del club, non esitai un secondo a dirgli che poteva già considerarmi una calciatrice amaranto”.
Come preparetete il prossimo torneo. Con quali ambizioni affrontere il campionato?
“Siamo un gruppo giovane, ma nonostante questo ci sono molte ragazze esperte che hanno giocato nelle massime categorie. Ora dobbiamo allenarci duro e soprattutto creare una squadra. Non basta, a mio avviso, avere calciatrici forti se poi non c’è unione in campo.
La nostra ambizione è sicuramente quella di vincere il campionato di Eccellenza e conseguire la promozione in Serie C, ma il cammino è lungo e difficile anche perché ci sono tante squadre molto forti che ci possono tenere testa.
Senza dubbio dopo questa lunga pausa non vediamo l’ora di scendere in campo e dimostrare tutto il nostro potenziale”.
A tuo avviso come sta crescendo il calcio femminile?
“Abbiamo fatto passi da gigante rispetto a 3-4 anni fa. Con l’entrata delle grandi squadre maschili, nel calcio femminile, il movimento si sta sviluppando sempre di più. Ci sono persone che investono in questo mondo e molta gente che si sta appassionando al calcio femminile. Noto, con gioia, la voglia delle bambine nell’avvicinarsi al calcio, inoltre piano piano stiamo arrivando anche al professionismo per le donne”.
Il tuo più bel ricordo legato al mondo del calcio?
“Sicuramente la vittoria del campionato di Serie C, in Spagna, con il Ciudad de Murcia, 3 anni fa, è stata per me una grande soddisfazione e un piccolo sogno che si è realizzato”.