Il nuovo capitano della Roma Calcio Femminile è Sara Lucci.
Nata nel 1991 a sua storia calcistica inizia a 11 anni, indossando la maglia della Lazio e successivamente nelle massime serie con quella dell’Atalanta e dell’Eurnova. Con la Roma Femminile gioca per la prima volta nella stagione 2011/2012, per poi trascorrere la stagione successiva alla Lazio. Torna nuovamente a indossare la divisa Giallorossa nel 2013. Dalla stagione 2016/2017 prende il posto di Maria Iole Volpi, diventando così capitano della squadra.
Chi pensi sia la favorita a vincere il Girone D di Serie B e passare a disputare la prossima stagione in Serie A?
Non mi è mai piaciuta la parola “Favorita”. Un campionato è fatto da piccoli traguardi, partita dopo partita ed ogni squadra rappresenta un’insidia. La difficoltà più grande è mantenere sempre alta la concentrazione, non lasciare nulla al caso e cercare di migliorare ogni domenica. Una mentalita vincente insomma.
Pensi sia l’anno buono per la Roma di salire nella massima Serie?
Penso che ci siano tutti i presupposti. Sicuramente abbiamo imparato molto nelle ultime stagioni. Lo scorso campionato ci è mancata la maturità per vincere, ma come gruppo ed individualità siamo cresciute tanto. Il nostro obiettivo è quello di continuare il percorso e riprenderci la massima serie.
Cosa comporta la fascia al braccio?
La fascia di capitano rappresenta per me un grande onore. È un orgoglio poter rappresentare le mie compagne, mi dà un ulteriore stimolo a dare di più. Da quest’anno siamo orfane del nostro storico capitano, Maria Iole Volpi, che ha iniziato la carriera di allenatrice, ma grazie a lei ho avuto un modello ideale di cosa significhi tenere ad una maglia e dare tutta se stessa e per questo la ringrazio.
Da cosa è nata la tua passione per il calcio?
La mia passione è nata con me, fin di piccola ho sempre preferito un pallone alle bambole. Non è stato facile poter coltivare questa mia passione e devo solo che ringraziare i miei genitori che mi hanno appoggiato in questa mia insolita scelta. Non è facile, in Italia, essere donna e indossare gli scarpini oltre che i tacchi. C’e ancora chi non ritiene il calcio uno sport “femminile”.
Dove ti vedi nei prossimi anni? Sempre a Roma?
Spero di poter indossare questa maglia il più a lungo possibile. Roma per me, oltre che squadra, significa famiglia. Senso di appartenenza e persone vere. Gioco insieme a persone che conosco da anni e che, oltre che compagne, sono diventate delle sorelle. Persone eccezionali che ti sostengono dentro e fuori dal campo. Spero di poter dare ancora tanto a questa maglia cosi come lei da a me ogni giorno.
Ringraziamo il capitano Sara Lucci e la società della Roma Calcio Femminile per la disponibilità dell’intervista, a cui auguriamo un grande in bocca al lupo per questa stagione!