Raffaella Barbieri, attaccante classe 1995, è una delle punte di diamante della formazione sammarinese. Cresciuta nelle giovanili del Torino, ha ben presto capito che il calcio sarebbe stato una costante della sua vita e ci ha messo tutta la passione e la determinazione che aveva per arrivare ai livelli di oggi. In questa stagione ha già segnato una tripletta, una doppietta e altre 3 reti ma il fiuto dell’attaccante non si smorza mai: ci sono ancora due partite per cercare altri goal e, soprattutto, la salvezza.
In 3 anni di San Marino Academy hai raggiunto 2 promozioni. A suon di goal ti sei guadagnata il tuo spazio, ma in quale posizione ti esprimi meglio?
“Sono stati tre anni fantastici e sicuramente rimarranno ricordi indelebili che porterò sempre con me. Grazie al gruppo sono riuscita ad esprimermi al meglio, per cui si sono coniugati gli obiettivi individuali e di squadra. In realtà non piace avere un ruolo fisso o statico, mi piace toccare più palloni possibili per poi gestirli, per cui direi o prima punta o trequartista”.
Da piccola, dopo una breve esperienza nel calcio femminile, sei passata a giocare di nuovo con i maschietti per tua scelta. Lo rifaresti?
“Personalmente l’esperienza nel calcio maschile mi ha formato tantissimo a livello fisico e tecnico. Ho avuto la fortuna di giocare in società maschili che hanno comunque voluto valorizzare una femmina. Io rifarei la stessa identica scelta”.
Cosa è mancato alla squadra rispetto allo scorso anno di Serie B? È stato l’alto livello ad avervi “penalizzate” o avete fatto qualche passo falso di troppo?
“Molto spesso le squadre neopromosse tendono a fare un campionato di bassa classifica per puntare alla salvezza. Non credo sia anomalo tutto ciò. Abbiamo peccato di inesperienza e ci siamo fatte scappare di mano punti preziosi anche contro squadre che una settimana prima giocavano in Champions League. Per ora, non è stato tutto negativo e a fine campionato tireremo le somme”.
Partita contro l’Inter: sei entrata in corsa e hai subito fatto goal. Avresti potuto fare di più entrando dal 1’? Avete sbagliato approccio alla gara?
“Abbiamo completamente sbagliato l’approccio alla gara pur sapendo che i dati statistici neroazzurri testimoniavano i molti gol fatti nei primi minuti. Ci ha penalizzato molto andare sotto di due gol in tre minuti e a livello mentale non è stato facile. Questa è una parte su cui dobbiamo lavorare perché anche con il Napoli abbiamo preso gol al terzo minuto. Avrei potuto fare meglio dal primo minuto? Per come sono entrata può essere, ma le scelte le fa il mister e vanno rispettate. L’importante è fare bene quando si è chiamati in causa”.
Domenica a Bari andrete alla ricerca dei 3 punti. Pensate di poter raggiungere ancora la salvezza o dopo Napoli vi siete un po’ rassegnate?
“Bari è un campo difficilissimo in cui giocare; davanti poi avremo una squadra che nonostante la retrocessione sta facendo vedere buone cose. Dopo Napoli abbiamo dovuto riorganizzare le armi e i pensieri per tornare a combattere. Noi ci crediamo fino a che la matematica non ci condannerà. Il calcio è strano. Andremo a Bari per vincere la partita con un occhio su Napoli-Verona, non credo sia una partita con il risultato già scritto ma sarà combattuta nonostante il Verona sia oramai salvo. Vedremo”.
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