Attaccante del settore giovanile biancorosso del Ravenna Woman dotata di una buona tecnica oltre che di visione di gioco, capace di difendere la palla nel migliore dei modi, ha realizzato finora cinque reti in stagione.
Scoperta dal dirigente Silvano Fantini e valorizzata dal mister Marinella Piolanti ha trovato la sua dimensione nell’ambiente romagnolo che considera la sua seconda famiglia. Andiamo a conoscere meglio Elisa Benelli, classe 2000, punta della squadra primavera del Ravenna Woman, che si ispira alle piu’ famose colleghe Martina Rosucci e Barbara Bonansea.
Ciao Elisa, quali sono i tuoi punti di forza e i tuoi limiti da migliorare dal punto di vista calcistico e caratteriale?
Sono Elisa, sono un 2000, ho 17 anni abito a Classe e frequento la 4 superiore indirizzo turismo a ragioneria a Ravenna
I miei punti di forza sono la visione di gioco e la capacità di difendere palla, considero anche la tecnica una delle mie migliori qualità anche se c’è ancora un po’ da lavorare sul piede sinistro. Devo migliorare dal punto di vista atletico, nella corsa devo lavorare sulla rapidità e resistenza. Dal punto di vista caratteriale devo imparare ad avere più fiducia in me stessa e se sbaglio non mi devo buttare giù, so che le cose le so fare bene e non devo mai mollare.
A chi ti ispiri come calciatrice?
Come calciatrice mi ispiro a Martina Rosucci, per la sua visione di gioco e fisicità e a Barbara Bonansea per la sua rapidità nei gesti e finte e la sua cattiveria sotto porta, ogni pallone in area di rigore è sempre suo.
Come ti sei ritrovata a praticare questo sport?
Ho iniziato a giocare per strada con i miei amici, inoltre la mia famiglia ama molto il calcio e andavo sempre a vedere mio fratello più piccolo che giocava. Ho iniziato a giocare a calcio quando avevo 10 anni con i maschi ma questa esperienza non è andata tanto bene in quanto non giocavo praticamente mai. Prima di iniziare a praticare calcio facevo nuoto e pallavolo e a 12 anni ho convinto i miei genitori a mandarmi a giocare a San Zaccaria dove milito attualmente da sei stagioni. Mi trovo benissimo con la società, ringrazio in particolar modo il dirigente Silvano Fantini e il mister Marinella Piolanti che mi hanno accolto quando ero ancora una bambina, facendomi crescere sotto tutti i punti di vista, tutt’ora stanno continuando a farlo e non potrei che essere contenta di giocare per questa squadra, che è come una seconda famiglia per me.
Il tuo miglior ricordo e il peggiore vissuto in questa stagione con la squadra Primavera?
Il miglior ricordo della stagione è stata la partita contro lo Jesi in casa dove abbiamo vinto 3-2 siglando 2 gol anche se avevo male al ginocchio, nonostante i dolori ho continuato a lottare in campo ed è arrivata la doppietta.
Il ricordo peggiore è stata la partita contro il Riccione al ritorno dove abbiamo perso all’ultimo minuto 1-0 per decisioni arbitrali molto discutibili. Avevamo lottato per tutta la partita, a un certo punto anche in dieci contro undici, quando sul finale abbiamo subito la rete della sconfitta su un’azione viziata da un fallo a nostro sfavore non fischiato dall’arbitro da cui è scaturita la rete dei padroni di casa. A fine partita eravamo delusissime, per quello che avevamo dato in campo il risultato è stata certamente ingiusto.
L’attuale classifica rispecchia il valore delle squadre? Il Sassuolo è il team che merita di essere al primo posto in graduatoria?
Il Sassuolo è una squadra molto forte che merita di stare in testa al campionato, molte ragazze della Primavera si allenano anche con la prima squadra che milita in serie A e hanno avuto anche esperienze con la nazionale giovanile, dispongono di un settore giovanile molto valido e sanno giocare a calcio molto bene, quindi è giusto che siano prime. Per il resto, la classifica dice che siamo sotto anche al Riccione, ma io considero la nostra squadra superiore alla loro dal punto di vista del gioco e del collettivo, ritengo invece che siamo alla pari con la Jesina.
Infine quali sono i tuoi obiettivi per questa stagione e per la tua carriera?
Per questa stagione spero di arrivare a realizzare 10 goal come mi ero prefissata a inizio stagione. Per ora sono arrivata a 5 marcature quando mancano 6 partite, farò di tutto per raggiungere il mio obiettivo a quota 10, poi sicuramente lavorare per migliorare dal punto di vista atletico.
Per la mia carriera spero di arrivare in prima squadra, le vedo tutte le sere che si allenano e il desiderio e la voglia di raggiungerle c’è, bisogna continuare a lavorare per migliorarsi sempre. Arrivare in prima squadra non è un punto di arrivo ma di partenza, non bisogna mai accontentarsi, bisogna avere sempre fame di nuove sfide. Dopo l’università che penso di fare in un futuro mi piacerebbe provare a giocare anche all’estero, lavorerò sempre per raggiungere i miei obiettivi e per non avere rimpianti nella vita.
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