La Women Rivanazzanese è una società nata quest’anno a Rivanazzano Terme, comune situato in provincia di Pavia, più precisamente dalla costola dell’US Rivazzanese, società maschile che milita attualmente nel Girone I di Prima Categoria, e che oggi si appresta ad entrare nel grande calcio partecipando al Girone A di Promozione Lombardia. Cosa punterà quest’anno le gialloblù? A risponderci a ciò, e ad altri quesiti è l’allenatore, e vicepresidente, Paolo Bottazzi.
Paolo cos’è per te essere allenatore della Women Rivanazzanese?
«Io alleno nel mondo del calcio da quindici anni e, cinque anni fa sono approdato alla Rivanazzanese a gestire il Settore Giovanile femminile, avendo, in quattro anni, una settantina di ragazze, e, soprattutto, a costruire una Prima Squadra Femminile che farà la Promozione, e io sono molto onorato di essere l’allenatore, perché si chiude un cerchio. Fino allo scorso anno eravamo sotto l’US Rivanazzanese, poi, insieme ad altri dirigenti, abbiamo deciso di creare una società interamente femminile».
Quando avete capito che era il momento di portare la squadra nel calcio che conta?
«L’abbiamo deciso l’anno scorso, nel senso che, sapendo che non avremmo fatto una Juniores, abbiamo deciso di puntare sulla creazione della Prima Squadra, costruendo una squadra di ventidue ragazze, di cui sei provenienti dalle giovanili».
Quale può essere l’obiettivo della Women Rivanazzanese 2022/23?
«Il nostro obiettivo è fare la prima stagione in Prima Squadra e dare il là al movimento. Abbiamo un buon organico, per cui cercheremo di fare bene».
In queste prime settimane di preparazione precampionato su cosa hai lavorato?
«Il lavoro che abbiamo cerato di fare è stato quello di recuperare le condizioni fisiche di alcune giocatrici che sono state ferme per diverso tempo, poi abbiamo assemblato la squadra, cercando di creare un gruppo nello spogliatoio, perché senza questo fattore non si vince. Infine, abbiamo puntato sulla parte tecnica e tattica, in modo da essere pronti per l’esordio in campionato».
Esordio che avverrà tra pochi minuti, quando la Rivanazzanese sfiderà il Città di Castello Cantù. Cosa ci possiamo aspettare da questa gara?
«Il Cantù è una società nuova, ma che ha una formazione proveniente dal Novedrate, quindi ci sono giocatrici che conoscono la categoria. Mi aspetto di mettere alle giocatrici minuti sulle gambe e, in un campionato corto come il nostro, le partite in casa contano, quindi punteremo a vincere la partita».
Che idee ti sei fatto sul Girone A di Promozione Lombardia?
«Ho parlato con alcune ragazze e mi hanno dato alcune indicazioni, dove ci sono alcune squadre che sono abbastanza attrezzate. Sinceramente non so cosa aspettarmi, probabilmente si saprà qualcosa dopo le prime giornate di campionato».
Fondamentale, poi, per la Women Rivanazzanese l’accordo di affiliazione col Piacenza Calcio.
«Quando abbiamo iniziato ad improntare su una società interamente femminile, il Piacenza ci ha contattato e abbiamo instaurato un rapporto di Academy Piacenza, il che vuol dire che adesso lavoriamo per loro. Verranno da noi i loro tecnici che ci aiuteranno. Spero in una proficua collaborazione».
Come stai vedendo il calcio femminile nella provincia di Pavia?
«Il calcio femminile pavese lo vedo molto triste, perché noi abbiamo una società che si occupa solo di calcio in rosa. Noi siamo partiti dalle giovanili alla Prima Squadra, mentre il Pavia Academy ha fatto il percorso inverso. Nella provincia di Pavia le società provano a creare le squadre, ma purtroppo non hanno i numeri per farlo».
E quello lombardo?
«Ho girato in Lombardia e ho visto un grande passo in vanti rispetto ad alcuni anni fa, nel senso che l’attenzione della Federazione è superiore, anche a livello territoriale. Quindi possiamo dire che il calcio femminile lombardo sta lavorando bene».
Cosa vuoi dire alle tue ragazze in vista del via alla nuova stagione?
«Le ragazze quest’anno hanno un’importanza grande, nel senso che devono essere l’esempio per le giovani. Loro rappresentano in giro per la Lombardia la nostra maglia. Mi auguro che anche le ragazze più grandi siano parte integrante del nostro Settore Giovanile. Devono creare, nella Rivanazzanese, una grande famiglia».
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’ASD Women Rivanazzanese e Paolo Bottazzi per la disponibilità.