Senza una casa, con budget ridotti, e spesso schiacciate dalle esigenze delle squadre maschili. In Italia le società di calcio femminile si ritrovano spesso a disputare le proprie attività sportive in condizioni limitanti. Ed è per questo che Antonio Marini, presidente dell’ Orobica e papà dell’ allenatrice del club, ha sviluppato un progetto che soddisfi l’ esigenza di creare un polo unico per tutto il movimento, che serva da impulso per le giovani tanto quanto per l’ elite della prima squadra. Il presidente Marini racconta meglio il presente e il futuro pianificato dal suo club, un percorso lungimirante che pensiamo debba essere ben spiegato dal suo stesso artefice.
Gentile Presidente, il vostro progetto sul centro tecnico italiano, è davvero innovativo e strategico, potrebbe essere un vostro primo step per affermarvi in Italia ed eventualmente in Europa?
Il progetto che l’Orobica ha presentato vuole essere un’idea che solleciti maggior interesse verso il calcio femminile che da anni non riesce a trovare giusta collocazione né in Italia né in campo internazionale. Abbiamo ottenuto un’ampia disponibilità dall’Amministrazione Comunale di Comun Nuovo oltre che da finanziatori privati, data la posizione geografica strategica e il pool di professionisti che c’ha lavorato lo ha fatto in tempi record sviluppando qualcosa di incredibile che speriamo che prima o poi la FIGC possa decidere di sostenere senza ulteriori indugi. Per quanto riguarda l’evoluzione della società che rappresento, tutto passa, come dicevo prima, dalle capacità organizzative e dalle risorse umane a disposizione, prima di quelle economiche. Sia l’apparentamento con le società professionistiche (o semi) che la possibilità di giocare in una struttura all’avanguardia potrebbero aiutarci a crescere ancora.
Nel frattempo abbiamo creato la Scuola Calcio e tesserato molte ragazze pulcine e esordienti che a dicembre iscriveremo per la prima volta ai campionati FIGC costituendo l’intera filiera giovanile con una squadra per categoria: Pulcine, Esordienti, Giovanissime, Allieve (che partecipano in deroga al Campionato Giovanissimi Provinciali) e Juniores.
Inoltre l’Orobica CF Academy (che la prossima settimana verrà presentata alle Istituzioni di riferimento) nasce insieme al progetto presentato alla FIGC proprio per lanciare l’idea di costituire per ogni squadra nazionale di serie A e B un CENTRO FEDERALE DI SVILUPPO DEL CALCIO FEMMINILE con periodiche giornate di formazione tenute dai Tecnici della FIGC. Ad oggi sono già 3 le Società di calcio maschile affiliate all’Orobica CF Academy che prevede la possibilità, per tutte le bambine nate tra gli anni 2008 e 2001, di effettuare prove gratuite e di iscriversi alle attività del centro presentandosi nei giorni prestabiliti”.
Quali sono gli obiettivi del suo club per la stagione in corso, Orobica, Valpò, Como e Inter insieme sembrano davvero una serie A, piuttosto che una B.
La nostra società ha sempre in previsione di progredire con l’obiettivo primario di crescere e di far crescere le ragazze innanzitutto. Anche quest’anno stiamo cercando di migliorare nell’organizzazione rispetto agli anni precedenti, dato che con la gestione ottimale di ogni situazione interna si sviluppano anche performance sportive di rilievo. Inoltre se le giocatrici incontrano condizioni tecniche e organizzative ideali e si sentono a loro agio all’interno della società possono giocare a calcio divertendosi in maniera spensierata. Sono d’accordo sulla seconda parte della domanda; forse potremmo avere qualche sorpresa da Fortitudo Mozzecane e Oristano…strada facendo.
Cordiali saluti.
Dr.ssa Patrizia Meroni per conto del Presidente Dr. Antonio Marini
Calcio Femminile Italiano ringrazia la dirigenza del club per averci concesso l’ opportunità di tale intervista, utile a tutti gli operatori del calcio femminile.