È un periodo di conferme per la San Marino Academy, alla costante ricerca di risultati positivi in questo campionato di serie B. Reduce da un pari ottenuto davanti alle gialloblù del Tavagnacco, che ha permesso l’acquisizione di un punto, ora è carica e pronta ad incontrare il Napoli in occasione della ventiseiesima giornata: la lotta per i vertici della classifica è ancora in corso, e quest’ultima è sicuramente uno dei colossi da battere.
Sarà importante fare bene e non mollare, tenendo conto del nono gradino momentaneamente occupato. Lo sa bene Nicole Micciarelli, difensore sammarinese e veterana del gruppo, con la quale abbiamo avuto il piacere di interloquire: la numero 6 ha parlato del presente e del futuro della squadra, aprendosi totalmente in merito alla sua esperienza e visione personale.
Ciao Nicole, cosa ti ha spinto a muovere i primi calci al pallone?
Mi ha spinto a iniziare a giocare a calcio mio padre: da piccola mi metteva insieme a lui a guardare le partite del Milan e mi portava a fare due tiri in un campetto vicino a casa.
È passato un po’ dall’esperienza in serie A nell’Academy e da quella partecipazione al raduno under 17 della nazionale italiana femminile, guidata da Rita Guarino. Guardando indietro, chi era prima Nicole e chi è ora? Ritrovi la stessa persona?
No, non ritrovo la stessa persona: sono cambiata tanto, sia dal punto di vista caratteriale, sia dal punto di vista calcistico. Prima ero una ragazza molto timida, introversa, molto spensierata, con tanto da imparare, ora sono più estroversa, disponibile, con più sicurezza e anche con più responsabilità addosso. Sono cresciuta tanto ma c’è sempre da imparare e da migliorare giorno dopo giorno.
Quanto è importante per te indossare questa maglia?
Beh, questa maglia è la mia seconda casa: sono quel che sono grazie a questa società e all’esperienza che ho vissuto nel corso degli anni, sia nei momenti di sofferenza che in quelli di gioia. Sono cresciuta con questa maglia e cercherò di onorarla fino al mio ultimo giorno qui.
Un percorso iniziato nel 2013 nelle giovanili, il tuo, che ti rende, di fatto, una veterana del gruppo, ricoprendo il ruolo di difensore all’interno della squadra, oggi in serie B. Nonostante siano passati tanti anni dalla prima volta che hai indossato la casacca numero 6, c’è qualcosa di cui ancora ti stupisci?
Ogni anno mi stupisco della “sorpresa” che può essere la stagione che verrà, perché nulla è mai stato scontato qua, sia in negativo e sia in positivo, ricordando i primi anni dove perdevamo le partite 7-8 a zero fino ad arrivare alla felicità di vincere campionati o coppe e raggiungere un traguardo come la serie A.
Al momento la statistica parla di un nono posto, a pari merito col Ravenna, ma gli scontri più recenti hanno visto dei risultati un po’ altalenanti: cosa pensi manchi ancora per arrivare a quel salto utile a finire il campionato nel miglior modo possibile ed alla continuità tanto ricercata?
Penso che manchi la coesione di gruppo, ma è normale visto che quest’anno è stato un po’ un anno zero, con tutti i cambiamenti che ci sono stati: molte giocatrici sono andate via e molte giovani sono arrivate. In ogni caso sono fiduciosa che in queste ultime partite troveremo questa continuità tanto ricercata, appunto.
La tua prima rete stagionale quella del 3-2 a San Zaccaria, casa del gruppo che vi segue in graduatoria: che emozione si prova a centrare la porta pur occupando un ruolo diverso rispetto a quello che prevede l’attacco?
Segnare un goal è un’emozione indescrivibile, segnarlo in un derby lo è ancora di più. Per un difensore penso sia sempre un qualcosa di speciale, ma quel goal, in particolare, è stato proprio un’esplosione di emozioni. Quest’anno ho lavorato tanto sui colpi di testa e quindi segnare così è ancora più appagante.
Prossimamente la trasferta verso casa delle partenopee, al momento poste sul secondo gradino della classifica: a tal proposito, che avversarie vi aspettate di trovare? Che strategia attuerete?
Napoli? Quest’anno un nome, una garanzia, direi. Ci aspetterà una partita complicata, in un campo ed un ambiente difficili. Non ci sarà una strategia da attuare, quelle che hanno da perdere da questa partita sono loro, noi giocheremo con spensieratezza e con la voglia di vincere.
Gli obiettivi che il gruppo sta inseguendo? Ed i tuoi? Pensi che il progetto della squadra sposi alla perfezione la tua visione personale in merito al calcio?
Il progetto è molto interessante, soprattutto per giovani promesse e per chi ha voglia di crescere e migliorare. L’obiettivo è quello di concludere al meglio la stagione e di fare meglio rispetto all’andata, il mio, invece, è solo di migliorare ed aiutare soprattutto la squadra a raggiungerlo.
Cosa auguri a te stessa ed all’intera squadra?
A me stessa auguro delle nuove soddisfazioni, dopo tutti i sacrifici fatti negli anni. A tutta la mia squadra di continuare a credere in quello che sta facendo e, soprattutto, il meglio, perché è quello che si merita.
Si ringraziano la società San Marino Academy e Nicole Micciarelli per la gentile concessione
Si specifica che l’intervista risale al periodo precedente allo scontro col Napoli