Piccoli passi per grandi traguardi: con queste parole si può riassumere il viaggio stagionale dell’Independiente Ivrea, attuale sesta forza di categoria (girone A).
La squadra è reduce da un risultato in difetto ad opera della prima in classifica, ancor più agguerrita in questa ultima parte di campionato; nonostante ciò, rimane l’ottima striscia positiva in ottica salvezza. Tra poco si potrà fare un resoconto definitivo, intanto la speranza è quella di riuscire a confermare l’attuale gradino occupato, non rinunciando a forza e determinazione fino ad ora dimostrate.
A parlarne con noi Monica Dreon, storico apporto di centrocampo della formazione arancio, ora in pausa forzata per infortunio.
Benvenuta Monica. Individualmente come procede questa stagione in arancio? Il gruppo, invece, come lo vedi?
La stagione sta andando bene, tra alti e bassi; ad inizio anno ci siamo poste degli obiettivi e li abbiamo rispettati.
Tra le note positive c’è il fatto di aver raggiunto qualche risultato in più rispetto all’anno scorso: aver fatto molti più goal, tanti punti in casa e vinto quasi tutte le partite per noi è motivo d’orgoglio.
Abbiamo peccato in trasferta, ma alla fine ci troviamo al sesto posto con una salvezza abbastanza tranquilla.
Personalmente ho visto questa squadra svilupparsi: ormai è da tanti anni che sono qui, ho potuto vivermi il campionato d’Eccellenza regionale e le salita in serie C (una categoria ed un campionato totalmente diversi ma allo stesso tempo stimolanti che, inevitabilmente, hanno alzato l’asticella).
Penso di essere cresciuta parecchio e non nascondo la felicità di essere riuscita a subire meno infortuni rispetto all’ultima stagione, con conseguente maggior continuità.
Dando un’occhiata a quella che è la classifica in questo momento, il vostro è un buon piazzamento, vicino alle più dirette inseguitrici alla vetta.
Questo rimane un ottimo aspetto, non solo in riferimento al girone abbastanza ostico, ma anche perché quest’anno non ci sono state solo neopromosse ma anche altre squadre abbastanza navigate che questo tipo di campionato l’hanno già conosciuto: come vedi questo dato statistico? Pensi avreste potuto fare di più in qualche modo per evitare la perdita di qualche punto importante?
Siamo un po’ rammaricate perché abbiamo perso punti in partite in cui avremmo potuto sicuramente fare qualcosina in più.
Quella attuale è una squadra simile a quella dell’anno passato, con qualche innesto che ha aggiunto valore; anche il mister è stato cambiato ed abbiamo dovuto adattarci, variare la direzione tecnica non è mai facile.
È riuscita, però, a valorizzare al meglio le ragazze in rosa, cambiando il modulo: siamo passate da un 3-5-2 (che interpretavamo più in maniera difensiva) ad un 4-3-3.
Si è riuscito, inoltre, a recuperare qualche ragazza che rientrava da infortuni importanti e che si è rivelata molto più in forma del previsto, aiutando a concretizzare.
Domenica una sconfitta davanti al Lumezzane, attuale capolista del girone: il tuo parere su tale prestazione?
Il Lumezzane è una squadra preparata alla promozione e meriterebbe la vittoria del campionato.
Certo è che il risultato di domenica è stato abbastanza netto ed i valori in campo evidenti; è stata una partita non troppo disequilibrata ma loro avevano un gioco molto fluido.
Per noi è stato più difficile giocar palla perché ben posizionate ed atleticamente molto ben preparate, ma, al di là della bravura corale della squadra, devo dire che hanno anche un paio di elementi molto forti.
Abbiamo cercato di approcciare con la voglia di riscattarci un po’ dal risultato pesante della scorsa volta, dando il meglio possibile, ma, pur mettendocela tutta, il risultato finale non è stato per niente bugiardo.
Ora vi aspetta una bella gara contro il Baiardo, gruppo che al momento si trova in una situazione sicuramente differente rispetto alla vostra e che sta tentando di agganciare quelli che sono i posti appena sopra. Da loro cosa vi aspettate, tenendo conto del precedente incontro in circostanza d’andata che vi ha visto rimediare un 3-1?
L’Angelo Baiardo è un po’ la nostra “bestia nera” di campionato. Contro di loro abbiamo sempre perso, sia in casa che in trasferta, quindi la voglia di riscatto si è accumulata negli anni!
Nell’arco del campionato, sommando le prestazioni, ci siamo sempre classificate sopra rispetto a loro, ma allo stesso tempo patito il loro gioco fisico.
Vogliamo sicuramente fare bene, sopratutto dopo il risultato di domenica scorsa, e mantenere un buon andamento delle partite giocate in casa.
Attaccheremo con aggressività, teniamo molto a questa partita; io, purtroppo, non potrò prenderne parte per via di un infortunio.
Rimanendo sul tema sconfitte, quali sono stati gli aspetti positivi anche in questo tipo di momenti? Quali sono le caratteristiche ed i punti di forza che vi hanno aiutato a distinguervi in tali situazioni?
Sicuramente non mollare mai; abbiamo sempre cercato di rimanere unite e non farci surclassare.
Ci sono volte in cui non si riesce a trovare l’aspetto positivo di una sconfitta od a tirare fuori il carattere necessario, poi, però, bisogna sempre riniziare la settimana con la giusta spinta, senza demoralizzarsi, continuando a lavorare a testa alta, consapevoli del buon lavoro che si sta facendo. Questa è la vera forza che una squadra dovrebbe avere ed è quella che, secondo me, noi abbiamo.
Manca veramente pochissimo alla chiusura: pensi ci sia qualche chiave particolare per poter riuscire a vincerle tutte e tre o perlomeno confermare ciò che è stato fatto durante tutto il percorso? Internamente il lavoro come sta procedendo?
Chiudere l’anno è sempre difficile, ma continueremo come abbiamo sempre fatto. Servirà non abbassare l’attenzione ed i ritmi in allenamento, poi noi dovremo metterci il nostro con la testa e con le gambe.
Ci lasciamo con le tue aspirazioni personali ed i tuoi auguri rivolti alla società alla quale sei momentaneamente legata…
Sono orgogliosa di far parte di questa società anche perché realtà legata alla mia terra. L’Ivrea è cresciuta molto negli anni e spero continuerà a farlo: ha dato modo a tante bambine, ragazzi e ragazze di giocare e divertirsi.
Qui sono riuscita a togliermi tante soddisfazioni ed a raggiungere grandi obiettivi, ma ogni anno non mi pongo aspettative e cerco di farmi sorprendere.
La cosa più importante rimane vivere bene come squadra e con le mie compagne.
Si ringrazia Monica Dreon e la società tutta per la gentile concessione.