Il Fiammamonza vuole fare bene nel prossimo Girone A di Serie C, e per riuscirci sta costruendo una squadra fatta di calciatrici esperte e giovani. Su quest’ultimo punto la società ha puntato su Micol De Pieri, difensore classe 2004 e proveniente dal Como Women. La nostra Redazione ha raggiunto Micol per risponderci ad alcune domande.
Micol quando hai scoperto la passione per il calcio?
«L’ho scoperto quando avevo sette anni, e c’era mio papà Massimiliano che, oltre ad essere un grande appassionato di calcio allenava una squadra. Lui mi ha trasmesso la sua passione per il pallone, entrando nei Primi Calci fino a dodici anni, poi mi sono dedicata ad altri sport, e a quattrodici anni sono rientrata nel calcio andando nel Como Women (prima Como 2000 e dopo ACF Como, ndr)».
Dato che sei un difensore che effetto fa rivestire questo ruolo per te?
«Mi piace molto essere un difensore, perché mi ha appassionata fin da subito stare dietro ed occuparmi del reparto difensivo. Mi dà molta soddisfazione fare una scivolata o ad evitare un gol che trovarmi in posizioni offensive».
Cosa ti ha portato ad accettare la proposta del Fiammamonza?
«Mi son trovata in una situazione dove dovevo decidere abbastanza in fretta: sono all’ultimo anno di superiori, devo affrontare la maturità e dovevo per forza cercare una squadra vicino a casa mia (Micol è di Erba, provincia di Como, ndr). Ho sentito del Fiammamonza, che l’avevo affrontata in varie amichevoli quando ero al Como. Ho parlato coi miei genitori e ho parlato coi loro dirigenti. Mi sono interfacciata col Dirigente Stefano Sesti, il quale mi ha spiegato tante cose, mi sono convinta fin da subito ad accettare la proposta. Spero che questo sia l’anno giusto per crescere bene con le mie nuove compagne».
Per te sarà il tuo debutto in una Prima Squadra, visto che hai fatto le giovanili all’interno del Como Women.
«Sarà il primo anno in una Prima Squadra, nonostante avessi già fatto alcuni allenamenti e amichevoli col Como Women. Mi aspetto tanto sacrificio, perché penso sarà una bella avventura dove bisogna rimboccarsi molto le maniche e caricarsi molto le responsabilità. Sono molto fiduciosa e curiosa di quello che mi aspetterà, dovrò cogliere sin da subito gli aspetti positivi e negativi che avrò davanti a me».
Un altro aspetto, non di poco conto, è che giocherai in campionato molto importante come la Serie C.
«Questa cosa mi motiva molto, perché la Serie C è un campionato molto duro, ma mi motiva molto, perché dovrò dare molto di più».
Dove potrebbe arrivare secondo te questo Fiammamonza?
«Secondo me, anche parlando coi dirigenti, i propositi sono molto alti, perché se si vuole, il Fiammaomnza può vincere il campionato. Confido molto su questa cosa».
Il calcio femminile italiano ha trovato la sua svolta col professionismo?
«Per me sì, questo passaggio al professionismo è stata la svolta, perché molte persone seguono molto il calcio femminile. Il movimento sta prendendo molto piede rispetto agli anni passati, e di questo sono molto contenta».
Come sei fuori dal rettangolo di gioco?
«Sono all’ultimo anno in Grafica e Comunicazione all’ITIS “Paolo Caracamo” di Como. Vivo ormai di calcio da due anni, non a caso voglio intraprendere un percorso che ha proprio a che fare col pallone».
Che cosa vuoi dire alle tue compagne in vista della partenza del campionato?
«Alle mie compagne dico essere molto unite, perché l’unione e il gruppo aiuta molto, di non aver paura di nessuno, di allenarsi sempre al massimo e di mettercela tutta, perché solo così si può puntare in alto».
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la SC Juvenilia Fiammamonza e Micol De Pieri per la disponibilità.