Si avvicina la ripartenza nell’Eccellenza femminile regionale, torneo che vedrà ancora presente la Salernitana. Le granata, seguite dalle dirigenti Rosa Punzo e Rosaria Saggese, saranno guidate ancora dal tecnico Mariano Turco. Nell’undici capitanato da Stella Olivieri milita da ormai 7 anni Michela Iuliano. Abbiamo raggiunto, per una breve intertvista, l’esterno classe ’90, originaria di Acerno.
Come ha cominciato a giocare a calcio Michela Iuliano?
“Mi sono avvicinata al mondo del calcio da piccola. Giocavo con i miei cugini più grandi e poi con i miei compagni di scuola, e da allora non ho mai smesso. Mi allenavo nella scuola calcio con i miei amici, ero l’unica bambina finchè all’età di 14 anni, l’allora mister della scuola calcio, non mi chiese di andare a provare a giocare nella Salernitana Femminile”.
Da li è iniziato il tuo percorso nel calcio in rosa giusto?
“Si entrai nelle giovanili delle granata e partecipai al Torneo delle Regioni a Coverciano, fu un’esperienza bellissima. Poi l’anno successivo passai al Pontecagnano Femminile, in prima squadra. Lì ho giocato per i successivi otto anni, indossando, l’ultimo anno, anche la fascia da capitano. Sempre con il Pontecagnano raggiunsi la promozione e partecipai al campionato di Serie B, altra esperienza meravigliosa“.
Ne è seguito il tuo approdo in granata come è iniziato tutto?
” Con alcune ragazze decidemmo di appoggiare un ambizioso progetto, cercando di ridare a Salerno una squadra femminile di calcio ad 11, che mancava da qualche anno. È stata senza alcun dubbio la scelta migliore della mia carriera calcistica, che mi ha regalato davvero grandi emozioni”.
Come è andata la passata stagione per la Salernitana e per Michela Iuliano?
“L’anno scorso siamo partite con un gran bel gruppo e con l’unico obiettivo di raggiungere e vincere i play-off. Li abbiamo raggiunti alla grande, ma purtroppo il COVID non ci ha permesso di provare a vincerli, in quanto il campionato è terminato prima del previsto. È stato davvero un peccato, anche perché a livello calcistico è stato uno dei miei migliori anni. Il mister è riuscito a valorizzarmi e sono stata di grande supporto alla squadra””.
Parlavi dell’interruzione anticipata come l’avete vissuta?
“Durante la quarantena il campo ci è mancato tantissimo. Ci sentivamo spesso con tutte le ragazze e con lo staff tecnico, e abbiamo anche provato ad allenarci insieme da casa. Insomma le abbiamo provate tutte per sentire di meno la distanza dal rettangolo verde. Quando poi abbiamo potuto riprendere è stato davvero meraviglioso, eravamo tutte strafelici di riprendere e, stranamente, anche di poter correre di nuovo tutte insieme“.
Siete a lavoro da settimane per preparare al meglio la prossima stagione. Come è andata sinora?
“Abbiamo iniziato questa stagione con la testa giusta, ci stiamo impegnando tantissimo durante la preparazione. Abbiamo voglia di ricominciare, di poter concludere ciò che abbiamo iniziato l’anno scorso. Vogliamo arrivare più in alto possibile in classifica, e ogni partita sarà per noi fondamentale per raggiungere il nostro scopo“.
Sarete ai nastri di partenza dell’Eccellenza campana, come giudichi il campionato?
“Credo che il campionato di Eccellenza regionale debba essere sicuramente migliorato. Ci vorrebbe più attenzione da parte delle società e delle persone anche ai bisogni delle calciatrici. Siamo ragazze che studiano, che lavorano, che fanno sacrifici per portare avanti il proprio sogno, e credo meritiamo maggiore organizzazione e maggiore attenzione”.
A livello regionale sta crescendo a tuo avviso il calcio femminile?
“Credo che grazie al Mondiale disputato dalle ragazze della Nazionale l’attenzione verso il calcio femminile sia aumentata, e questo è un bene. Ma la strada è ancora lunga, siamo comunque penalizzate da diversi punti di vista, e manca ancora tantissimo per essere trattate come professioniste, come meriteremmo. Sicuramente qualcosa si sta muovendo, e di questo sono molto felice. Spero che per le ragazzine che ora si affacciano a questo sport sia tutto più giusto in futuro“.
Quale ricordo lega Michela Iuliano al mondo del calcio?
“È’ difficile parlare soltanto di un ricordo, quando giochi a calcio la squadra diventa una seconda famiglia e sono tantissimi i bei ricordi che porto con me. Le trasferte, gli allenamenti sotto i temporali, le preparazioni, i gol, le serate insieme. Sicuramente la cosa che custodisco nel cuore davvero con grande orgoglio, è l’aver scelto di rischiare, di partire da zero, per poter dare di nuovo vita a qualcosa che ci mancava davvero tanto. Una squadra tutta nostra. E il ricordo più bello di tutti, e quando ho dedicato un gol a mio padre il giorno del suo compleanno “.