Il Femminile Mantova ha ripreso da qualche giorno ad allenarsi, con la speranza di riprendere nelle prossime settimane il Girone B di Promozione. Nella formazione c’è una giovane calciatrice: si tratta di Matilde Scarcelli, centrocampista classe 2000 e da due anni veste la maglia virgiliana.
Matilde perché hai scelto di giocare a centrocampo?
«Tutto è iniziato quando giocavo coi maschi ed ero in difesa, poi, quando sono approdata al Mozzecane, l’allenatore ha preferito mettermi a centrocampo perché in quella zona ero più forte».
Quando hai iniziato a giocare a calcio?
«Avevo nove anni e mio fratello giocava a calcio già da diverso tempo: lui mi ha trasmesso questa passione e da lì è partita la mia avventura».
Hai fatto la trafila con la maglia del Mozzecane (ora Chievo Women): che anni sono stati per te?
«Ho giocato lì per otto-nove anni, e all’inizio non pensavo fosse vero giocare in una squadra femminile, poi mi sono trovata benissimo sia con le mie compagne che con gli allenatori».
Qual è stata l’emozione che hai vissuto con le gialloblù?
«Quando ero al secondo anno nella Fortitudo mi hanno dato la fascia di capitano».
Dall’anno scorso sei nel Mantova: perché hai fatto questa scelta?
«Sono andata a Mantova perché ero vicina a Porto Mantovano, che è casa mia, poi perché riuscivo a svolgere i miei vari impegni, come andare all’università».
Quest’anno dove può arrivare secondo te la squadra?
«Noi puntiamo in alto, perché abbiamo le qualità per farlo. Poi si vedrà».
Nella prima partita avete pareggiato con l’Atletico Dor: cosa non ha funzionato?
«Non eravamo tutte pronte, perché sono arrivate nuove ragazze, quindi dobbiamo tutt’ora conoscerci meglio, ossia i nostri punti di forza e di debolezza».
Il Covid-19 ha fermato il campionato. Come hai affrontato la pausa forzata?
«Ho continuato a svolgere le attività grazie alle indicazioni che il preparatore atletico ci ha dato, ma non è come allenarsi in campo».
Come si sta muovendo il calcio femminile italiano?
«Secondo me si sta muovendo sempre meglio rispetto ad anni fa, in quanto ci sono tante giovani che vogliono giocare a calcio».
Come sei fuori dal campo?
«Mi reputo una ragazza timida ma socievole, poi studio il secondo anno di Scienze dell’Educazione a Parma, ma la sto facendo online».
Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?
«Spero di continuare questa passione col Mantova, poi spero di laurearmi presto».
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Femminile Mantova Calcio e Matilde Scarcelli per la disponibilità.