Dopo 3 anni di Juventus e 1 di Empoli, Martina Toniolo è giunta al Napoli Femminile con tanto entusiasmo. Nata terzino sinistro, mister Pistolesi l’ha impiegata anche come centrocampista esterno facendo risaltare allo stesso modo la sua forza fisica e le doti tecniche, oltre a un’indiscussa duttilità che rende la piemontese classe 2001 uno degli acquisti estivi più promettenti. A dimostrarlo, le due maglie da titolare conquistate in 4 partite disputate finora, affrontate indipendentemente dal ruolo con la stessa tenacia di sempre.
In estate sei arrivata al Napoli: cosa ti ha portato qui?
“Il fatto di aver avuto esperienze in società così importanti mi ha portato a riflettere bene su quello che volevo fosse il mio futuro, considerando bene il tutto. Ho deciso di pensare più a me stessa e ho ritenuto che il Napoli fosse la realtà più giusta in questo momento. Arrivando da una stagione con poche presenze di pochi minuti avevo bisogno di giocare, di affrontare una nuova avventura. Mi è piaciuto il progetto che mi è stato presentato, e quindi eccomi qui”.
Centrocampista esterno o terzino, ti adatti bene ai moduli e alle richieste del mister. Dove ti trovi meglio?
“Direi terzino perché ci ho lavorato di più, l’ho fatto con più continuità, mentre per gli altri ruoli non mi sono mai allenata per lunghi periodi, essendo sempre e solo adattamenti di gioco. Ciò che amo fare di più è impostare, avere la palla tra i piedi e aiutare nella manovra. Poi ogni partita va da sé e bisogna adeguarsi”.
Hai cambiato tante compagne di squadra durante il tuo percorso. Chi ti ha impressionato di più e cosa hai potuto imparare?
“Due calciatrici mi hanno colpito particolarmente, le ho conosciute entrambe lo scorso anno a Empoli e sono Lucia Di Guglielmo e Benedetta Glionna. Ho apprezzato la prima per la mentalità e il carattere, la seconda per il suo grande talento e l’umiltà. Caratterialmente mi hanno insegnato tanto, soprattutto come comportarsi fuori e dentro il campo. Dal punto di vista tecnico invece non saprei dire una ragazza in particolare, anche perché difficilmente cambio il mio modo di giocare. Osservo ad apprendo ma poi rimango fedele alla mia visione di gioco”.
Sabato scorso avete ottenuto un pareggio importante con l’Hellas Verona. Cosa trarre di buono e cosa invece cercherete di non ripetere?
“Ci siamo adattate bene alla situazione. Non ci aspettavamo una partita del genere, era comunque un campo difficile che richiedeva una prontezza di reazione e noi siamo state brave a fare il nostro gioco anche se il campo non ce lo permetteva. La cosa negativa è il non aver portato a casa i 3 punti. È vero, non abbiamo preso goal, ma non lo abbiamo nemmeno fatto. Dobbiamo imparare ad essere più ciniche sotto porta, a sfruttare meglio le occasioni che ci capitano”.
Domani affronterete un Milan ferito dalla sconfitta con il Sassuolo. Questo giocherà a vostro favore o contro?
“Penso che comunque, tralasciando il passo falso con le neroverdi, il Milan sia una grande squadra. Noi dovremo essere brave a fare la nostra partita e a giocarcela facendo risaltare i nostri punti di forza. Poi si vedrà, vincerà chi sarà più forte, chi interpreterà meglio la gara”.
È sempre un avversario molto temibile. A cosa dovrete stare attente?
“Soprattutto alle attaccanti, a prescindere da chi scenderà in campo. È una squadra abituata a vincere, verranno qui per portarsi a casa i 3 punti e ci metteranno tutta la cattiveria”.
Vi affacciate alla 5° di campionato con 4 punti. È ancora presto per tirare le somme, ma intanto siete a metà classifica. Dove potete arrivare?
“Spero di arrivare il più in alto possibile, questo è ovvio. Sicuramente terminare il campionato nella stessa posizione in cui siamo adesso è un obiettivo più che raggiungibile, considerando anche che le prime 5 squadre saranno quelle che si sono affermate negli anni passati. Considerando loro, la metà della classifica sarebbe davvero un ottimo risultato”.
Credit Photo: Napoli Femminile