Ho giocato per 2 stagioni nel “San Zaccaria”, ovvero l’altra squadra della mia città, nella quale sono cresciuta molto come giocatrice e come persona. Qui ho segnato i miei primi gol in Serie A.
Cosa ti ha spinto a provare questa nuova esperienza in Spagna?
Il mio obiettivo è migliorare ogni giorno e credo il campionato spagnolo sia più evoluto rispetto a quello italiano. Vorrei mettermi alla prova per poter ambire al massimo. Questa estate mi si è presentata l’opportunità del Siviglia. Dopo aver conosciuto e visto il progetto, non ci ho pensato due volte.
Il 3 Settembre ci sarà il debutto nella Liga: Sporting de Huelva- Sevilla FC. Quali sono le tue aspettative e quelle del club per questa nuova stagione?
Il tuo giudizio sul cambio della guida tecnica da Mister Antonio Cabrini a Coach Milena Bertolini nella Nazionale Femminile Italiana.
Non posso fare una comparazione tra il mister Cabrini e il mister Bertolini, perché non conosco Bertolini. Quello che posso dire è che Bertolini, ha dimostrato di essere una grande allenatrice, sia per gli anni trascorsi con il Brescia femminile che per i titoli conseguiti. Spero farà altrettanto per la nostra nazionale italiana. Per quanto mi riguarda, lavoreró sodo ogni giorno con l’obiettivo di continuare a far parte della nazionale italiana, questa volta nelle mani di Bertolini.
Adesso in Italia sembra quasi di essere all’anno zero, con l’ingresso di alcuni grandi club maschili come la Juventus che rischiano di mutare rapidamente la geografia del nostro movimento. Qual’è il tuo pensiero su questo particolare momento?
Da calciatrice italiana sono molto contenta della crescita del movimento del calcio femmile negli ultimi anni. Già dall’anno scorso con la Fiorentina e da quest’anno con l’entrata di squadre importanti come Juventus, Empoli e Sassuolo, riusciremo ad avere una crescita sportiva, attraverso metodi avanzati di allenamento ed allenatori professionisti a disposizione.
Solo così noi calciatrici italiane riusciremo ad arrivare ad alti livelli e a diminuire il distacco sportivo rispetto alle altre nazioni di livello, come Francia, Germania, Spagna, Inghilterra e ambire, perché no, a una Finale dei Mondiali.
Racconta ai lettori un aneddoto della tua cara amica ed ex compagna di squadra: Melania Gabbiadini.
Melania Gabbiadini è sempre stata il mio idolo. Aver avuto la possibilità di giocarci insieme è stato molto importante per me, come giocatrice e come persona.
Mi ha dato tanto con il suo modo di fare e di trasmettere la sua esperienza, senza mai alzare la voce, ma semplicemente giocando e dimostrando in campo il suo valore giorno dopo giorno. Ad esempio, vi racconto un aneddoto che mi è rimasto impresso, che descrive perfettamente l’etica lavorativa di questa campionessa. Durante un esercizio di azioni offensive, arrivato il turno di Melania, con estrema facilità, lei riuscì a compiere un gesto di stop ed in rapidità girandosi verso la porta, tiró di piattone mettendo la palla sotto il set, come se fosse una sciocchezza! E questo capitava ad ogni azione! Una grandissima atleta!
Un grande ringraziamento a Martina Piemonte per l’intervista concessa. Auguriamo a lei e allo società del Sevilla Fútbol Club un grande in bocca al lupo per la stagione!