La Ternana si affaccia per la prima volta in Serie C, ma purtroppo sono il fanalino di coda del Girone D. A guidare le rossoverdi nella lotta per la permanenza nella terza serie nazionale femminile c’è Marco Migliorni, che due anni siede sulla panchina delle ferelle.
Marco come ti sei avvicinato al calcio femminile?
«Mi sono avvicinato per caso: volevo una squadra giovanile di una società per partecipare ad un campionato nazionale, ma la trattativa è saltata, poi mi ha chiamato la Ternana per seguire le ragazze e ho accettato questa sfida».
Cosa ti ha portato ad allenare la Ternana?
«La Ternana aveva bisogno di un allenatore che allenasse una prima squadra femminile, e tra i vari profili ho accettato. Tra l’altro conosco bene l’ambiente, visto che ho giocato con loro a livello giovanile».
Quest’anno la Ternana ha ottenuto il ripescaggio in Serie C: come hai reagito a quel momento?
«La società, seppur si sia affacciata da poco nel femminile, è molto ambiziosa il presidente ci tiene molto a questo settore, e il ripescaggio è stato accolto con entusiasmo e con felicità. Allo stesso tempo ci ha messo in difficoltà perché non avevano una squadra adatta alla Serie C».
L’inizio delle ferelle nel nuovo campionato è stato difficile, visto che sono arrivate soltanto sconfitte…
«Come detti prima non avevamo una squadra di categoria, perché la Serie C ha un livello molto alto, incontrando molte difficoltà. Le ragazze hanno sempre lottato in ogni partita, purtroppo noi stiamo pagando sia in termini di esperienza che di qualità vera e propria».
La società si è mossa sul mercato, prendendo pedine importanti.
«La società ha preso i nuovi acquisti, ma non ho potuto lavorare con le nuove giocatrici: qualcosa è arrivato per aumentare il livello competitivo per la rosa. Stiamo cercando di sopperire quelle mancanze che abbiamo avuto fino ad oggi, con l’obiettivo di avere una squadra che centri la salvezza e poi toglierci qualche soddisfazione».
La Serie C è ferma: come state gestendo questa situazione?
«In un primo momento abbiamo interrotto gli allenamenti e abbiamo consegnato alle ragazze un programma individuale monitorato da me e dal mio staff. Da questa settimana abbiamo ripreso l’attività sul campo e organizzare il lavoro che ci porterà a riprendere il discorso col campionato che ripartirà per il 24 gennaio».
Come valuti il Girone D di Serie C?
«Lo reputo un girone competitivo e tosto, con squadre molto ben organizzate e ben strutturate, con alle spalle società solide che fanno il femminile da molti anni. Pertanto, incontrando formazioni che si occupano di questo settore da anni hanno formazioni di livello».
Che opinione hai sul calcio femminile in Umbria?
«Il calcio femminile in Umbria non è molto sviluppato rispetto ad altre regioni. Molte società si sono affacciate a questo mondo grazie all’entusiasmo della Nazionale dello scorso anno. Non c’è un lavoro pregresso nella nostra regione, però le società intendono crescere anche in campo femminile».
Giusta l’idea di portare tra due anni il professionismo anche nel calcio femminile italiano?
«Assolutamente sì, perché credo vada riconosciuto alle ragazze questo lavoro e i diritti che hanno i calciatori uomini, Ritengo importante, ma necessario per far crescere il femminile, in modo da poter portare la Nazionale a competere con le altre Nazioni».
Che persona sei fuori dal campo?
«Mi reputo una persona ambiziosa e carismatica: per questo ho accettato di entrare nel femminile, per potere crescere a livello professionale. Insegno in un Istituto Tecnico, sono sempre in contatto con i giovani».
Ti va di lanciare un messaggio alle ragazze della Ternana?
«Il messaggio più importante che voglio lanciare è quello di non mollare mai, perché il calcio, come nella vita, ci sono sempre dei momenti di difficoltà, cercando di invertire la tendenza, perché se ci si mette e mantengono la serietà, ci saranno sicuramente periodi più felici e rosei».
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la Ternana Calcio e Marco Migliorini per la disponibilità.
Photo Credit: Ternana Calcio