Nell’Eccellenza veneta una delle squadre presente da tre stagioni è il Maerne. Il club presieduto da Italo Maggiolo, ed allenato da Miralda Baseggio, vede in squadra, dal primo anno, tra le altre, Sara Vaccari ed Erika Bellato. Abbiamo raggiunto per una breve intervista Sara, difensore e capitano classe 1991 di Casier, ed Erika, centrocampista classe 1992 di Peseggia di Scorzè, per conoscere meglio l’undici nero-verde.
Ragazze come vi siete avvicinate a questo sport?
Sara: “Da quando ho ricordo so di aver sempre voluto giocare a calcio. Passavo tutti i pomeriggi con i miei amici al campetto dietro la scuola a giocare. Ho giocato per due anni circa nella squadra maschile del’ A.C. Casier-Dosson , ma poi sono andata a fare pattinaggio corsa per quasi 10 anni. A 19 anni sono tornata alla mia passione, ancora nel’ A.C. Casier-Dosson. Mi sono spostata poi nel veneziano, prima a Spinea, poi alla Salese . Per due anni sono stata allo Zelarino e per altri due, poi, al Net – Uno Lido. Inizialmente avevo pensato di smettere o comunque di prendermi una pausa, ma poi l’ USD Maerne Calcio Femminile ha creato un bel progetto a cui ho deciso di fare parte. Sono in questa società da 3 anni e devo dire che mi trovo molto bene, sono sempre presenti e non ci fanno mancare niente. Sono molto contenta del lavoro che stanno facendo con le bambine anche perché da lì si deve partire per continuare a fare crescere il movimento del calcio femminile”.
Erika: “Mi è sempre piaciuto come sport fin da piccola, però ho iniziato a giocare in una squadra a 14 anni. Devo ringraziare gli zii che mi hanno regalato un paio di scarpe da calcio a Natale e ad un articolo sul giornale che parlava di una partita di Coppa Italia del Venezia 1984. Sono andata a vedere la partita, ho parlato con l’allenatore della Primavera e ho iniziato a giocare li. Dopo 4 anni sono andata in prestito una stagione al Casier Dosson, da li ho fatto una stagione per squadra : Spinea, Salese, Zelarino Venezia e Real Venezia, poi due stagioni al Net – Uno Lido per poi arrivare al Maerne”.
Sarà sei il capitano di questa squadra cosa significa per te portare la fascia al braccio?
“Sono felice di ricoprire questo ruolo, di sentire il supporto della squadra e della società. È una bella responsabilità, ma non è una passeggiata. Mi sono trovata in difficoltà qualche volta e sicuramente non sempre ho preso le decisioni giuste, però devo dire che questo ruolo mi ha aiutato a crescere anche personalmente sotto certi aspetti. Vedere che le compagne si appoggiano a te e poi vincere assieme non ha prezzo”.
Erika come stava andando la passata stagione con questa squadra?
“La passata stagione stava andando bene. Abbiamo creato una nuova squadra con alcune ragazze nuove, e dopo un rodaggio iniziale siamo riuscite a ingranare fino ad arrivare a metà classifica della prima fase del campionato. Dovevamo riprendere la seconda fase con i nuovi gironi, dati dalla prima fase, per vedere eventuali retrocessioni e promozioni ma siamo state bloccate ancora prima di iniziare dallo stop dovuto dal Covid. Lo stop l’abbiamo vissuto un po’ arrabbiate e deluse perché avevamo dato tutto per entrare a far parte del girone per rimanere in Eccellenza avendo avuto buoni risultati. Lavoro ne avevamo e abbiamo ancora da fare ma avevamo trovato il nostro ritmo”.
Sara con quale spirito siete tornate a disputare i primi allenamenti?
“È stata una felicità indescrivibile tornare ad allenarsi e divertirsi tutte assieme dopo un così lungo e difficile periodo. Personalmente è stato molto difficile stare lontana dal campo e soprattutto dalla squadra, dallo spogliatoio. Il nostro gruppo si è rinnovato e migliorato. Abbiamo avuto molti nuovi innesti che hanno alzato il livello tecnico generale che già era molto buono, ma anche il livello d’esperienza, essendo una squadra molto giovane ne abbiamo bisogno”.
Erika come stava andando questo campionato?
“Questa stagione non era iniziata bene sotto il livello dei risultati. Grazie alla società abbiamo abbracciato nuovi arrivi, che ci hanno aiutato ad allargare la nostra rosa e ad avere ancora più qualità. L’obiettivo è quello di riuscire a fare un po’ meglio dell’anno scorso e quindi riprendere da dove avevamo lasciato in primavera scorsa, trovando un nuovo ritmo con i nuovi innesti e facendo vedere il nostro gioco. Il nuovo stop era nell’aria, quindi non ci ha preso più di tanto alla sprovvista. Se nella prima ondata del virus non avevamo nessuna conoscenza vicina adesso non possiamo dire cosi. Si è avvicinato sempre di più e ce lo ha reso più reale. Quindi parlando per me, sono d’accordo con questo altro stop, preferisco stare ferma un po’ di più adesso e finire una volta ci diano il via libera, piuttosto che iniziare e poi doversi rifermare, c’è di mezzo la salute di tutti noi e dobbiamo stare attenti”.
Sara di che livello reputi il vostro campionato di Eccellenza?
“Penso che il livello del campionato di Eccellenza regionale di quest’anno sia molto alto. Tutte le squadre si sono infatti rinforzate. C’è molta tecnica e soprattutto molta voglia di fare bene da parte di tutte. Speriamo solo che si possa tornare a giocare presto”.
Erika come sta crescendo il calcio femminile in Veneto?
“Nella nostra regione sta prendendo sempre più piede il calcio femminile. La nostra società vanta un bel numero di piccole calciatrici e anche noi come prima squadra siamo parecchie. Abbiamo squadre anche di alte categorie nel Veneto, non ci facciamo mancare niente e se tutte le piccoline delle varie società continuano con questo sport sono sicura che continuerà a crescere. Se anni fa il calcio femminile non era visto o considerato adesso non è più cosi. Grazie anche alla Nazionale femminile che ci ha fatto vedere che non è seconda a quella maschile abbiamo sempre più sostenitori e speriamo che continui così”.