Nel passato campionato d’Eccellenza campana una delle new entry assolute è stata la società dei Lupi Baschi. La squadra di Domicella, in provincia di Avellino, partecipava per la prima volta a questo campionato. Il presidente Massimiliano Siniscalchi ha portato avanti questo progetto spinto dalla voglia di Maddalena Saviano e Pietro Cassese, marito e moglie nella vita che hanno guidato la rosa delle irpine. Abbiamo raggiunto per rivivere la scorsa stagione proprio Maddalena e Pietro, che sperano di riportare già dal prossimo campionato 2021-2022 il calcio in rosa in Irpinia.
Maddalena vostra squadra è nata lo scorso anno. A chi è venuta l’idea di formare questo società?
“L’idea di creare una squadra nella nostra piccola realtà, che è Domicella, è venuta principalmente a me. Dopo aver trascorso qualche anno su i campi di calcio, ed essendo stata costretta a lasciarli per un inizio di pubalgia, proposi a mio marito il tutto. Lui mi consigliò di provare a proporre l idea al presidente dei Lupi Baschi Massimiliano Siniscalchi, che fin da subito si è mostrato entusiasta dell’idea”.
Pietro chi vi ha aiutato a portare avanti il club?
“Dal punto di vista tecnico oltre me, in qualità di allenatori dei portieri, e Maddalena, nelle vesti da tecnico, Elia Siniscalchi come preparatore atletico, e Angelo Ferraro, il secondo. Dal punto di vista societario indispensabili sono stati il presidente Siniscalchi e dal dirigente Amedeo Caliendo”.
Maddalena come ti sei trovata da allenatrice?
“Inizialmente io avrei dovuto essere una calciatrice della squadra, però alcuni problemi fisici me lo hanno impedito. Quindi mi e stato proposto di provare non solo a cercare le ragazze ma anche di allenarle. Inizialmente sono stata titubante, perché so bene che non si diventa allenatore da un giorno all’altro, ma spronata anche da mio marito ho deciso di provarci e devo dire che è stata un esperienza che mi ha permesso di vedere il calcio da un altra prospettiva facendomene innamorare ancora di più. Ho capito anche che il mio futuro potrebbe essere proprio quello di diventare a tutti gli effetti un allenatrice di calcio”.
Pietro come era formato la rosa delle calciatrici?
“L’organico della squadra era formato da tante ragazze. Erano 28 in totale, di cui 23 al loro primo campionato in assoluto. Non è stato semplice inizialmente, ricordo la prima partita di coppa contro il Benevento che poi avrebbe vinto il campionato. Perdemmo co uno scarto di 10 goal e l’entusiasmo dopo quella gara era sotto i piedi. Ma lavorando ogni settimana con la giusta intensità e voglia di fare bene i miglioramenti ci sono stati partita dopo partita. Mi viene in mente la prima di campionato persa per 2 a 1, nel finale contro il Casalnuovo, stesso Casalnuovo che poi avremmo battuto in casa 1a0″.
Maddalena quali altri gare ti vengono in mente del passato torneo?
“La gara in trasferta con la Nocerina che abbiano perso per un goal di scarto su calcio di rigore. Al ritorno nell’ultima prima dello stop avremmo, vincemmo per 2 a 1 grazie alle reti di Onofrietti e Sangermano. Ho tanti bei ricordi che mi legano alle ‘mie’ ragazze. Come la prima rete di Valeria De Nicola e l’abbraccio che venne a darmi in panchina contro una grande squadra come l’Independent, a cui abbiamo tenuto testa per un tempo pareggiando. Ma anche la vittoria in rimonta contro la squadra di Caserta. Perdevamo 2 a 0 e abbiamo rimontato alla grande vincendo per 4 a 2″.
Pietro il gruppo era unito in campo ed anche fuori?
“Si era davvero bello vedere una grande armonia al nostro interno. Eravamo una grande famiglia, basti pensare che appena saputo dell’attesa del nostro bambino sono state, in pratica, le prime alle quali abbiamo comunicato la dolce notizia”.
Maddalena come è andato lo scorso campionato?
“La verità e che siamo andate molto sopra le nostre aspettative. Se il campionato si fosse concluso regolarmente probabilmente non avremmo raggiunto i play-off per un solo punto. Questo risultato è merito delle ragazze, del loro impegno, del loro essersi fidate di me e delle mie idee. Le ringrazio ad una a una, per la loro dedizione, la loro pazienza e la loro passione”.
Pietro in estate avete deciso di non iscrivervi a questo torneo. Quanto vi mancano le ragazze ed il campo?
“La società, visto il momento difficile, ha deciso di non iscriversi al campionato e il gruppo si è diviso, alcune sono tornate nel calcio a 5, mentre un gruppo di loro hanno deciso di proseguire nel calcio a 11 e ho consigliato di loro di andare alla Frattese, ex squadra di Maddalena alla quale è legatissima. Sono contenta che la maggior parte di loro non si sia fermata”.
Maddalena pensate ad un ritorno nel prossimo campionato?
“Ad oggi sono mamma a tempo pieno di mio figlio di 2 mesi. L’idea però è quella di riformare il gruppo il prossimo anno e di riprendere quello che abbiamo lasciato in sospeso. Credo che ritrovandoci, con nuove consapevolezze potremmo fare ancora meglio di quanto è stato fatto il primo anno contro ogni aspettativa”.
Pietro la comunità di Domicile come aveva risposto alla novità del calcio femminile?
“L’obiettivo iniziale era quello di divertirci e invece sono arrivati anche i risultati e tante soddisfazioni. Cospicua è stata spesso la partecipazione dei domicellesi, che man mano ogni domenica si sono appassionati alla realtà del calcio femminile e per me e Maddalena portare questo tipo di movimento nel nostro piccolo paese e vedere la partecipazione è stata un altra grande vittoria”.