Il Sedriano ha chiuso la stagione centrando il decimo posto nel campionato lombardo di Eccellenza, con trentasette punti, e al secondo posto della fase lombarda di Coppa Italia perdendo solamente contro il Monterosso per 1-0 in finale.
Il gruppo è molto giovane ma con elementi importanti, tra queste vi è Lucrezia Penna, attaccante classe ‘05 che ha scelto anche per questa stagione di vestire la maglia gialloblù. La nostra Redazione ha raggiunto Lucrezia per risponderci ad alcune domande.
Lucrezia che significato ha per te il calcio?
«Per me il calcio è prima di tutto divertimento, un modo per staccarmi dagli impegni della giornata e fare ciò che amo fin da bambina. Essere calciatrice significa sicuramente passione e sacrificio quando davanti a delle scelte, magari meno impegnative, si sceglie sempre di allenarsi per migliorarsi ma i risultati ottenuti valgono molto più di qualsiasi altra cosa».
Come hai scoperto di essere una calciatrice?
«Ho scoperto il mio amore per il calcio fin da bambina quando al posto di andare a giocare con le altre bimbe preferivo farmi una squadra e giocare a calcio con i bambini anche più grandi di me. da li a poco ho fatto parte della mia prima squadra anche se maschile e ho iniziato il mio vero percorso calcistico che ancora oggi sto intraprendendo tra vari salti di categoria e ora sono curiosa di vedere cosa mi riserverà il futuro».
Cosa vuol dire per te giocare in attacco?
«Il mio ruolo precisamente è esterno sinistro, il mio primo pensiero è sempre quello di aiutare la squadra e portarla alla vittoria, che sia con un gol, un assist, un dribbling fatto bene o solamente con uno scatto sulla mia fascia o ancora meglio con una ripartenza salvata con le ultime forze e l’ultimo respiro».
Cosa ti ha portato a far ancora parte del Sedriano?
«Dopo la vittoria dello scorso campionato in Juniores ho subito capito che il mio percorso con questa società non doveva finire qui, in particolare mi hanno portato a far parte ancora del Sedriano uno staff e un mister senza paragoni, la voglia di vincere, il progetto e il gruppo squadra che in gran parte già conoscevo: compagne con cui ho condiviso un anno indimenticabile e altre giocatrici che ho in parte conosciuto, grazie all’opportunità che mi è stata data l’anno scorso di salire in prima squadra e, infine, ragazze nuove che si sono aggiunte a inizio stagione, ma che si sono subito dimostrate forti e disponibili».
Il campionato in Eccellenza del Sedriano ha portato in dote un decimo posto. Sei soddisfatta di questo piazzamento?
«Assolutamente no, secondo me è stato un decimo posto non meritato visto le evidenti qualità della squadra che spesso siamo riuscite a mettere in mostra ma purtroppo questo piazzamento deriva da una serie di motivi: una stagione ricca di infortuni e di assenze, tra cui quella di un ruolo fondamentale come il portiere e magari qualche partita giocata al di sotto delle nostre capacità. Di sicuro se non fossimo state spesso decimate sia in allenamento sia la domenica e se ci avessimo messo grinta, la tanta voglia di vincere e lo spirito di squadra che ho visto in molte partite, tra cui sicuramente quelle giocate in Coppa avremmo combattuto per uno di quei posti in vetta alla classifica».
Tra le partite affrontate in campionato quest’anno col Sedriano c’è una che ti ha lasciato ricordi positivi? E la gara che non ti è piaciuta e ti verrebbe voglia di rigiocare?
«La partita che ricorderò per sempre tra tutte quelle giocate in campionato quest’anno è la partita di andata contro il Casalmartino, la prima giocata da titolare e coronata da un gol e una bellissima vittoria, questa partita mi è servita molto per trovare fiducia e consapevolezza. Data la mia mentalità vincente la partita che invece vorrei rigiocare sinceramente sono più partite tutte quelle concluse con un risultato negativo, vorrei rigiocarle per poterle vincere».
Che impressioni hai avuto sul campionato di Eccellenza di quest’anno?
«Dopo il piccolo assaggio che ho potuto dare l’anno scorso grazie alle poche partite giocate in questo campionato, per me nuovo, posso dire che questo giocato quest’anno è ancora tutta un’altra storia, le squadre sono sempre più o meno le stesse ma sicuramente è aumentata la qualità delle giocatrici e si gioca un po’ più col fisico, sono felice di aver visto un miglioramento così in questa categoria e di potermi misurare con ragazze molto forti».
C’è una squadra del torneo di Eccellenza Lombardia che ti ha sorpreso più di tutte?
«Dato che il livello del nostro campionato, secondo me si è alzato non so dirti una squadra in particolare che mi abbia colpito, ma ovviamente le squadre che si sono conquistate i primi posti in classifica se lo sono meritate, e hanno dimostrato che grandi squadre siano. Colgo l’occasione per fare i miei complimenti a tutte le società e giocatrici».
Però c’è stato un altro percorso che il Sedriano ha affrontato, ed è quello della Coppa, dove è arrivato in finale. Ti aspettavi di arrivare all’atto conclusivo del torneo?
«Durante le partite giocate in Coppa sono emerse tutte le qualità di questa squadra che ho detto in precedenza, ma che non riuscivamo spesso ad esprimere al meglio. Se prima ho detto che un decimo posto non ci rappresenta minimamente, ora posso dire fermamente che il posto in finale io e le mie compagne ce lo siamo conquistato e meritato. Se me lo aspettavo questo risultato? Assolutamente sì, dopo aver giocato la prima fase del torneo contro Città di Varese e Vighignolo e ottenendo ottimi risultati sia riguardo al punteggio sia riguardo alle prestazioni, il clima nella squadra è cambiato, io per prima ho percepito dentro di me la consapevolezza di poter arrivare fino in fondo».
Tuttavia, il Sedriano ha perso in finale contro il Monterosso. Secondo te, si poteva fare l’impresa oppure è un buon secondo posto?
«Ci abbiamo creduto tutte dal primo fino all’ultimo secondo fino al triplice fischio che, purtroppo, ci ha visto perdere uno a zero contro il Monterosso dopo una gara di sacrifici e emozioni. Ma io non la reputo del tutto una sconfitta, sicuramente sono molto triste perché arrivate a questo punto mancava solo un piccolo passo per uscirne vincitrici, ma data la mia giovane età e essendo al primo anno in questa categoria, per me giocare una finale di Coppa è già una piccola vittoria, e ora sono carica e determinata per una nuova stagione e per ottenere risultati sempre migliori».
Secondo te, che percorso sta intraprendendo il calcio femminile in Lombardia?
«Il calcio femminile in Lombardia, e più in generale in Italia, finalmente sta crescendo e migliorando, e spero continui così, fino a colmare l’enorme differenza tra calcio maschile e femminile».
Com’è la tua vita fuori dal campo?
«Devo dire che il calcio occupa la maggior parte della mia vita e sono felice di questo, mi piace sia allenarmi che guardare le partite magari allo stadio ancora meglio. per il resto sono una studentessa, amo uscire con gli amici e stare in famiglia ma allo stesso tempo rilassarmi guardando un film o ascoltando la musica».
Che obiettivi vorresti raggiungere in futuro?
«Sono infiniti gli obiettivi che vorrei raggiungere, sono una ragazza che appena arriva a un obiettivo pensa subito a raggiungere un altro sempre più grande. Un mio desiderio sicuramente è arrivare a un buon livello calcistico e prima di tutto migliorarmi giorno dopo giorno mettendoci sempre il massimo impegno».
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’ACD Sedriano e Lucrezia Penna per la disponibilità.