Tra le protagoniste che stanno contribuendo alla bella stagione della squadra primavera guidata di Marinella Piolanti c’è anche la giovanissima difensore Linda Giovagnoli, approdata quest’anno per la prima volta in una squadra interamente femminile. Anche per Linda la soddisfazione di aver superato la prima fase del campionato di categoria assieme alle sue compagne è stata grande.
“Sono veramente entusiasta per la possibilità di confrontarmi con squadre di alto livello e allo stesso tempo sono molto curiosa di vedere con il tempo dove potremmo arrivare”.
L’approdo ad una fase più impegnativa non ha variato di molto il lavoro impostato dall’allenatrice Marinella Piolanti, contrariamente a quanto lei stessa ci aveva detto – scherzosamente – in una intervista passata. Quel che è cambiato, invece, è la consapevolezza di un gruppo che sta piano piano alzando l’asticella delle difficoltà. “Tutto sommato i carichi di lavoro sono sempre gli stessi di prima – spiega Linda -, quello che invece è cambiato è il nostro approccio al lavoro: siamo tutte molto più concentrate anche perché abbiamo tanta voglia di migliorarci e di ottenere delle soddisfazioni”.
Soddisfazioni che per Linda sono arrivate fin dal primo giorno del suo approdo al San Zaccaria. “Prima avevo sempre giocato in squadre maschili e il cambio di ambiente un po’ mi preoccupava all’inizio, ma devo dire che fin da subito mi sono trovata benissimo assieme alle mie nuove compagne ed ho capito che questa è la squadra che può regalarmi un bel futuro dal punto di vista calcistico”.
Un futuro che per Linda è al centro della difesa, un ruolo importante e delicato che comporta anche grosse responsabilità, ma lei non si scompone. “So che ho molti punti nei quali continuare a lavorare se voglio migliorarmi, ma allo stesso tempo devo dire che l’intesa con le mie compagne è nata subito e riescono ad infondermi sicurezza con il loro sostegno”.
Non c’è però solo il futuro di cui parlare. Ciò che ha portato Linda ad essere la calciatrice promettente che è ora è stata anche la sua storia con il pallone, iniziata giovanissima nelle classiche partitelle con gli amici al parco. “Poi ho praticato anche altri sport – racconta -, ma mi sono resa conto ben presto che il calcio era quello che mi piaceva di più e a otto anni sono entrata nella prima squadra di calcio assieme ai maschi”. Da allora il pallone è sempre rimasto tra i suoi piedi e di ripensamenti nemmeno l’ombra. “Nessun ripensamento! Il calcio è bellissimo e tutto riesce ad insegnarti qualcosa, non solo le vittorie. Anche quando perdi riesci a capire su cosa devi lavorare per migliorarti”.
Sotto questo punto di vista per Linda il sogno si chiama Serie A e maglia azzurra. “Penso che l’obiettivo di ogni calciatrice sia quello di arrivare a vestire la maglia di una prima squadra e nel mio caso c’è sicuramente il San Zaccaria, ma anche quella della Nazionale. Riuscire a farlo per me sarebbe come realizzare un sogno”.