Il suo nome resterà per sempre negli annali del calcio femminile italiano. Lana Clelland, scozzese che veste la maglia del Tavagnacco da due stagioni, ha conquistato la classifica dei cannonieri, segnando 23 reti. Una cavalcata culminata con tre triplette consecutive nelle ultime gare casalinghe per l’attaccante gialloblu, che ha raddoppiato i gol segnati durante la scorsa stagione.

Sei la capocannoniere della serie A. Come ci si sente?
«Bene, orgogliosa, anche se non mi sembra ancora vero. Quest’anno sono riuscita a fare più gol dell’anno scorso ed è stato un lavoro di squadra e per la squadra, e questo mi rende più felice ancora».

Qual è stato il gol più bello di questa stagione?

«Penso quello contro il Mozzanica, fuori casa, grazie al quale siamo andate sul 2-1. La partita poi è terminata 3-1 grazie a un vero gioco di squadra. E’ stata una partita importante per noi».

Che voto dai al tuo campionato…da 1 a 10

«Per me 5/6. Ho ancora tanto da imparare e tanto da lavorare sulla posizione da punta centrale che mi è stata assegnata da quando sono arrivata in Italia. E’ difficile cambiare soprattutto dopo aver giocato una vita sulla fascia, ma voglio crescere e apprendere tutto quello che posso, anche grazie alle persone di esperienza con cui mi alleno e gioco».

Com’è cambiata Lana dal primo anno in cui ha giocato in Italia?

«Sono cresciuta tanto, non solo dal punto di vista calcistico, ma anche personale. Ho lasciato casa a 14/15 anni per il calcio in Scozia, ma lasciare il proprio Paese è ancora più difficile. Ho imparato una nuova lingua, e cerco di migliorarmi ogni giorno. Venire qui in Italia è stata una sfida che ho deciso di affrontare consapevole che sarei stata lontana da casa e dalla mia vita. E’ stato importante e bellissimo, per me, poter imparare un altro stile di gioco».

Pensi di essere arrivata al tuo massimo livello o potresti rendere ancora di più?

«No, la strada è ancora lunga, ho ancora tanto da imparare per crescere. Lavoro ogni giorno per fare meglio e per raggiungere nuovi risultati».

Come valuti la stagione del Tavagnacco?

«E’ difficile da dire…siamo stati penalizzati da molti infortuni gravi prima dell’inizio della stagione, e quello era un momento importante per noi. Iniziare il campionato con 16/17 ragazze anziché con la rosa completa non è stato facile. Abbiamo perso tanti punti in partite che sulla carta ci davano favorite, e abbiamo preso punti e fatto vedere il nostro gioco con squadre più quotate. Non posso valutare ancora la nostra stagione perché non è finita».

A questo proposito, mercoledì ci sarà la partita di Coppa Italia: quanto credete nel passaggio del turno?

«Noi ci crediamo…in Coppa tutto è possibile, è poi giochiamo in casa. Vogliamo passare il turno».

A Tavagnacco hai sempre detto di trovarti bene: quindi ti vedremo a lungo in Friuli?

«Non posso dire cosa succederà in futuro, ma sicuramente posso confermare che qui mi trovo bene e che sto bene con la squadra: mi sento come in una famiglia».

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