Il Girone B di Serie C è in pausa, poiché ha lasciato spazio ai quarti di Coppa Italia, e il Vicenza Calcio Femminile si sta preparando per tornare in campo, dove le biancorosse affronteranno sabato allo Stadio “Romeo Menti” alle 15:00 il Riccione per la ventesima giornata di campionato.
La squadra di coach Dalla Pozza, che è per il momento quinta con trentasei punti, ha il settimo attacco del torneo con diciassette reti, di cui due sono arrivate domenica scorsa contro il Centro Storico Lebowski.
E una rete l’ha segnata Greta Ponte, attaccante classe ’97 che, dopo anni vissuti al Padova e al Cittadella, ha scelto quest’anno di vestire la maglia delle vicentine, e contro il Lebowski ha realizzato la sua prima rete con la divisa delle beriche. La nostra Redazione ha raggiunto Greta per risponderci ad alcune domande.
Greta cos’è per te il calcio?
«Il calcio è passione, è libertà. È quel qualcosa che ti permette di estraniarti dal mondo e ti fa focalizzare tutta l’attenzione e la concentrazione in un rettangolo verde e in una palla. È gruppo e condivisione».
Chi ti ha avvicinato al mondo del pallone?
«Già da quando ero piccolina mio fratello giocava a calcio e con mia mamma lo accompagnavo al campo. Lì ho iniziato a dare calci al pallone e giocare con chiunque mi desse retta. È stata una cosa naturale».
Dato che sei un’attaccante quali sono, dal tuo punto di vista, i pregi e i difetti di questo ruolo?
«Come per qualsiasi ruolo essere attaccante ha pregi e difetti. Il pregio più grande credo sia la possibilità di segnare più spesso. Il secondo, devo dire la verità, è quello di poter permettersi di provare giocate e inventive con più tranquillità rispetto ad esempio ad un difensore. I difetti: le botte che prendi (ride)».
Qual è la rete che ha suscitato in te delle emozioni forti?
«La rete che mi ha suscitato una forte emozione è stata quella di due anni fa, contro il Como in Coppa Italia, dove ho tirato da tipo 30 metri e la palla è finito sotto il sette segnando il momentaneo uno a uno. Mi sorprendo ancora di quel goal».
Cosa ti ha portato quest’anno a vestire la maglia del Vicenza?
«Mi ha attirato molto il progetto di questa società, l’organizzazione e la passione che spinge i dirigenti, primo tra tutti Agresti e la Presidente, lavorare e a dedicarsi al calcio e alle ragazze stesse».
In questa stagione la squadra sta occupando la quinta piazza del Girone B di Serie C. Come valuti l’attuale piazzamento del Vicenza?
«Credo che la quinta posizione non ci faccia onore. Siamo una squadra con grosse potenzialità e molti talenti, ed è un peccato non essere riuscite a stare nella classifica ancora più alta».
Delle diciannove gare disputate col Vicenza in campionato, qual è quella che vorresti rigiocare?
«Probabilmente vorrei “rigiocare” la partita contro la Triestina in casa loro. Purtroppo per problemi al ginocchio non sono potuta entrare nemmeno cinque minuti e mi dispiace, anche perché ero rientrata dall’infortunio la domenica prima».
Undici giorni fa il Vicenza ha battuto 2-0 in trasferta il Centro Storico Lebowski. In che modo la squadra ha ottenuto questi tre punti?
«La partita contro il Lebowski è stata praticamente solo offensiva. Abbiamo tenuto il pallino del gioco e abbiamo portato a casa tre punti senza troppa difficoltà».
Tra l’altro, nella gara contro il Lebowski, hai messo a referto la tua prima rete con la maglia vicentina. Quanto è valso per te questo gol?
«Il gol è valso davvero tanto. Finalmente sono riuscita a sbloccarmi e tornare al gol dopo molto tempo. Spero sia il via per farne altri e farne fare».
Ora il campionato è fermo per la Coppa Italia, ma il Vicenza come sta affrontando questa pausa?
«Stiamo lavorando come sempre fatto per migliorarci e prepararci, prendendoci anche un fine settimana di riposo che non guasta mai».
Quando il torneo ripartirà il Vicenza ospiterà il Riccione. Quanto sarà importante per te questo match?
«È fondamentale ritornare dalla pausa con determinazione e concentrazione per continuare il buon lavoro delle ultime due settimane».
Inoltre, per il Vicenza sarà un sabato da ricordare, dato che la squadra giocherà in uno stadio importante come il “Romeo Menti”.
«In realtà non ho mai giocato e visto il Menti, però sono molto entusiasta di poter giocare in uno stadio del genere, con la storia calcistica che ha. Quindi spero in primis di scendere in campo in un rettangolo così e poi che ci siano anche molti tifosi che ci seguano».
Parlando del Girone B di Serie C, come giudichi questo raggruppamento dopo diciannove turni?
«Credo che in questo campionato ci sia varietà di squadre, alcune anche forti e compatte, come Bologna, Venezia, altre che invece, a vedere il campionato, stanno riscontrando qualche difficoltà».
Quali sono le squadre che possono vincere il campionato?
«Fra le favorite credo ci sia proprio il Bologna. È una squadra fisica, compatta e con buone individualità. Merano e Lumezzane sono al momento con qualche punto di distacco».
Restando nel Girone B di Serie C c’è una squadra in cui hai giocato per due anni, ossia il Padova. Che effetto ha fatto per te affrontare la tua ex formazione? Il Padova riuscirà a fare bene in campionato?
«In realtà, purtroppo, ancora non ci ho giocato contro il Padova, in cui sono rimasta un solo anno, ma dove mi sono trovata molto bene. Quindi aspetto molto volentieri la partita di ritorno, ma senza troppa ansia o agitazione. Il Padova non sta facendo un brutto campionato, può piazzarsi in una buona posizione».
Continuando su tema ex squadre, tu hai militato per tre anni con la maglia del Cittadella che, per ora, è secondo in Serie B. Ti aspettavi una stagione così quelle delle granata?
«Il Cittadella ha sempre avuto grandi potenzialità come squadra. Quest’anno hanno investito e creato una squadra forte in tutti i reparti, e hanno alla guida un mister e uno staff che dal punto di vista tecnico tattico è molto bravo e ci mette il cuore in quello che fa».
Secondo te, il calcio femminile sta migliorando o no?
«Il calcio femminile sta sicuramente migliorando anche se purtroppo noto grandi difficoltà in alcune società che non riescono a tenere il passo sia economico che gestionale di altre realtà più solide e con un supporto maschile alle spalle».
Come sei fuori dal campo?
«Fuori dal campo mi reputo una persona solare e socievole. Mi piace stare in compagnia, scherzare e fare battute che alcune mie compagne, per fortuna non tutte, reputano orribili (ride) dall’altro lato sono un pochino permalosa su alcune cose, ma sto cercando di migliorarmi».
Che obiettivi ti sei posta quest’anno?
«A livello calcistico mi sono posta un numero di gol da fare nel restante della stagione, ma non si dice quanti, a livello personale invece vorrei fare qualche corso di specializzazione o master nell’ambito in cui ho studiato e lavoro, cioè quello delle Scienze Motorie».
Cosa vorresti dire alle tue compagne del Vicenza in vista del ritorno alle ostilità?
«Alle mie compagne direi solo una cosa: daje raga! che se giochiamo come sappiamo fare e ci sistemiamo l’una con l’altra siamo forti davvero!».
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Vicenza Calcio Femminile e Greta Ponte per la disponibilità.