“La Juventus vincerà il campionato davanti al Milan, poi ci sono Sassuolo e Roma. La Juve in questo momento è troppo avanti rispetto alle altre, ci vorranno anni per raggiungere lo stesso livello delle bianconere”. Questa la previsione sulla Serie A di Giuseppe Marino, ex allenatore del Napoli ed artefice della cavalcata dalla C alla A con la formazione partenopea. Il tecnico è stato sentito ai microfoni de La Giovane Italia parlando della situazione del movimento italiano e del suo futuro personale.
“È cambiato quasi tutto nel calcio femminile: ora c’è molta più organizzazione e meno improvvisazione. L’organizzazione e il lavoro fanno la differenza e ora, soprattutto in Serie A, si sta vedendo la differenza”. Così afferma il mister che guarda anche alle serie minori. “Nelle categorie inferiori si nota meno, ma il cambiamento è stato radicale. Si può tranquillamente vedere dal ritmo e dal livello raggiunti oggi. Io spero che un giorno anche qui si possa raggiungere quest’organizzazione. Questo non è un problema di competenze, ma di risorse. In Serie C non si trovano molte realtà legate alle società maschili e quindi per molti non c’è la possibilità di fare questo come lavoro, ma si tratta di una questione economica piuttosto che organizzativa”.
Un aspetto fondamentale della crescita del movimento calcistico femminile sono i club professionistici, attualmente solo maschili. Sempre più squadre stanno investendo nella propria selezione in rosa e secondo il coach “servono, perché fanno crescere il movimento e permettono alle persone che operano in questo settore di lavorarci a tempo pieno. Servono però società strutturate e che abbiano risorse. Se non ci sono, sei costretto a prendere qualcuno che lo faccia come secondo lavoro e non potrà mai avere la stessa attenzione di una persona che inizia a pensare alla squadra da quando si sveglia la mattina. In questo modo tanti colleghi bravi non hanno possibilità di esprimersi, perché sono costretti ad avere due lavori”.
Per concludere, Marino ha voluto fare una panoramica dei suoi sogni da conseguire dalla panchina. “Vorrei avere la possibilità di allenare qualche società importante al femminile, anche se in questo momento la mia ambizione prioritaria è rendere questa mia passione una professione a tempo pieno. Io ho scelto il calcio come investimento, è un punto interrogativo costante: non devo pormi freni. Ognuno lavora e ottiene quello che merita e la mia intenzione è quella di continuare a formarmi e a lavorare duramente”.