Il Como Women ha centrato, al secondo tentativo, la promozione in Serie A, vincendo la Serie B battendo, all’ultima giornata di campionato, la Roma Calcio Femminile per 5-0. Le ragazze di Sebastian de la Fuente hanno avuto una guida importante, ovvero la capitana Giulia Rizzon, difensore classe ’93 e veste la maglia lariana al suo terzo anno. La nostra Redazione ha raggiunto Giulia, autrice di cinque gol stagionali, per risponderci alle domande.
Giulia cosa si prova ad aver vinto la Serie B col Como?
«Soddisfazione. Penso che questa parola racchiuda dieci mesi di sacrifici, sudore e allenamenti, ma anche gioia e sorrisi. È tutto bello».
Una soddisfazione doppia, visto che tu sei la capitana di questa squadra.
«Diciamo che non ho nulla di diverso rispetto alle altre ragazze: siamo un gruppo fantastico. Sicuramente è una soddisfazione gioire con loro e come capitana, perché prima di essere giocatrici sono persone splendide. Il merito va a Miro Keci che ha saputo costruire una rosa umile e competitiva».
Cosa ha trasmesso l’allenatore Sebastian de la Fuente alla squadra?
«Lui è fantastico, ho avuto modo di conoscerlo quest’anno, ma mi sarebbe piaciuto incontrarlo prima. Il mister, insieme a tutto lo staff, ha dato a tutti la possibilità di crescere e di dimostrare che col lavoro si ottengono i risultati passo dopo passo. Penso sia stata una persona umana, prima che un allenatore, che ha saputo fare un grande gruppo».
Quando hai capito che il Como sarebbe andato in Serie A?
«Noi quest’anno siamo partite con un gruppo e uno staff nuovo. In ritiro abbiamo avuto la possibilità di conoscerci. Prima volevamo giocare e divertirci, poi i risultati sono arrivati. Quando eravamo a -8 ci siamo unite ancora di più, dove il mondo Como Women credeva di poter raggiungere qualcosa di straordinario. Desidero, inoltre, fare i complimenti al Brescia per aver battagliato con noi fino alla fine».
Tu in questa stagione hai segnato cinque reti, e per te è il tuo record in carriera. Sei contenta del tuo score?
«Mi fa piacere poter aiutare la squadra con delle buone prestazioni. Sono contenta a livello personale, ma ringrazio le mie compagne, perché è stato frutto di tutte».
Entriamo nella partita vinta domenica contro la Roma Calcio Femminile: una gara che poteva nascondere nelle insidie, ma alla fine l’avete portata a casa segnando cinque gol.
«Era la decima vittoria che ci mancava, quindi finché non giochi non sai mai come va a finire. Dall’inizio abbiamo cercato si sbloccarla subito, perché il loro portiere ha fatto un paio di parate, e alla fine abbiamo espresso il nostro gioco vincendo la gara. Inoltre, ringrazio il presidente Verga, Keci e tutte le altre persone che ci hanno fatto giocare al Sinigaglia, lo stadio del Como, perché hanno impegnato tante forze e ci hanno dato l’opportunità di giocare la promozione su questo campo: è stato un grande onore per noi».
A chi dedichi la promozione?
«Avrei tante persone da dedicare questa promozione: in primis il Presidente Verga, che ha creduto in me in dall’inizio, e questa Serie A è anche sua, e poi, ovviamente, la mia famiglia»
Quanto inciderà il professionismo nel calcio femminile italiano?
«Penso che sia l’anno zero, l’annata da cui si può partire, perché potrà dare dei miglioramenti. È un buon primo passo per il calcio femminile».
L’anno prossimo sarai ancora nel Como Women?
«Perché non dovrei esserlo? Mi trovo bene al Como, per me è una seconda famiglia. Non potrei stare meglio da nessun’altra parte. Colgo l’occasione per ringraziare il Mozzanica, i dirigenti di quella società e la famiglia Sarsilli, che mi ha dato la possibilità di essere quella che sono».
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Como Women e Giulia Rizzon per la disponibilità.
Photos Credits: Fabrizio Cusa