Il Cortefranca ha conquistato la terza vittoria di fila in Serie B, espugnando il campo della Torres per 3-2. Un successo che permette alle rossoblù di respirare ancora di più in classifica.
Nel gruppo di Nicoletta Mazza c’è una giocatrice che nelle ultime giornate sta dando sempre di più un apporto decisivo alla squadra: stiamo parlando di Giulia Redolfi, centrocampista classe ‘97 e arrivata quest’anno in terra franciacortina.
La nostra Redazione ha raggiunto Giulia per rispondere alle nostre domande.
Giulia, cos’è per te correre per un pallone?
«Una passione, non riuscirei a vivere senza avere un pallone tra i piedi».
Perché hai scelto il ruolo di esterna?
«Perché ho tanta libertà per la corsa e per spingere, mi piace andare su e giù per la fascia».
C’è un momento calcistico che vorresti piacevolmente ricordare?
«Sono due. La vittoria del campionato e della Coppa Italia con la Riozzese, e il successo dello scorso anno con la Torres».
Cosa ti ha portato alla passione per il calcio?
«Quando ero molto piccola e vedevo i miei vicini di casa giocare, ho iniziato con loro e da lì non ho più smesso».
Tra Mozzanica e Riozzese qual è stata la maglia che lasciato per te dei ricordi significativi?
«Diciamo un po’ tutte perché ho vinto qualcosa sia a livello calcistico e anche a livello di raggiungimento di obiettivi con la squadra. Non ho una maglia che sento più addosso dell’altra».
Come mai hai deciso di giocare quest’anno per il Cortefranca?
«Tra le offerte che ho osservato, quella del Cortefranca l’ho ritenuta in linea coi miei obiettivi calcistici».
La squadra, dopo un inizio difficile, sta facendo buoni risultati. Quali possono essere stati secondo te i fattori di questa svolta?
«Diciamo che è stato il frutto del lavoro che abbiamo fatto nell’ultimo mese e spero possa incidere, sia per me che per la squadra, anche nelle prossime giornate».
Anche tu stai trovando la tua svolta, visto che col Cesena e San Marino hai dato il tuo decisivo contributo.
«Il mio lavoro e gli allenamenti che faccio durante la settimana sono finalizzati alla prestazione di gruppo. Se faccio una buona gara mi fa piacere, però preferisco vedere la squadra fare bene e vincere la partita».
Tre giorni fa hai giocato con la Torres, formazione con cui hai centrato lo scorso anno la Serie B.
«Quando sono arrivata la società aveva come obiettivo la Serie B, e con allenatore molto competente ci ha motivato fino all’ultima giornata, portandoci al successo finale».
Quanto vale il 3-2 del Cortefranca sulla Torres?
«Vale tantissimo, perché abbiamo affrontato un’avversaria che aveva il nostro stesso obiettivo, ovvero la salvezza. Abbiamo affrontato una squadra agguerrita che voleva la vittoria, ma alla fine siamo riuscite a difendere il vantaggio con le unghie e con i denti e l’abbiamo portata a casa».
Domenica affronterete il Brescia secondo in classifica: hai già un’idea di come potrebbe essere impostato questo derby?
«Il Brescia è molto forte e sono in una posizione molto alta. So che è un derby molto sentito, ma una partita vale l’altra, e noi con loro ce la giocheremo».
Nelle fila biancoblù ci sono Elisa Galbiati e Roberta Ballabio: che effetto farà incontrare le tue ex compagne di squadra?
«Dopo aver passato stagioni alla Riozzese sarà un piacere rivedere domenica Elisa e Roberta».
Avresti mai immaginato di vedere una Serie B così di alto livello?
«Avevo giocato tre anni fa con la Riozzese e la Serie B era già di livello, quindi mi aspettavo di vedere un campionato così tosto».
Quante possibilità ha il calcio femminile italiano di crescere?
«Ha ancora molti margini, sta crescendo molto grazie al professionismo che arriverà il prossimo anno e alla visibilità, e questa cosa fa solo piacere».
Com’è la tua vita fuori dal campo?
«Sono una studentessa in Informatica e Comunicazione agli Studi di Milano, quindi la mia giornata si alterna tra studio e allenamenti».
Cosa c’è nel tuo futuro?
«Punto a laurearmi e lavorare nel settore informatico. Vorrei comunque continuare a giocare».
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’ASD Cortefranca Calcio e Giulia Redolfi per la disponibilità.
Photo Credit: Fabrizio Brioschi