Photo Credit: Independiente Ivrea

L’Independiente Ivrea avanza nel progetto-squadra di serie C: sipario ormai alzato sul nuovo campionato, la squadra piemontese si mostra motivata a raggiungere obiettivi sempre più concreti con ottimismo e lavoro d’insieme.
Prodotto uscente delle azioni mosse fino ad ora è il sesto posto a quota 9 punti: un riferimento a dir poco vantaggioso in partenza in un torneo che non include squadre “materasso”.

In attesa di sapere di più sugli esiti della sesta disputa del percorso, con grande piacere abbiamo avuto modo di dialogare con Giulia Infossi, fresca d’approdo in arancionero: ecco cosa ci ha svelato la classe 2004.

Benvenuta Giulia! Soffermiamoci subito su quello che è stato il tuo arrivo ad Ivrea: archiviato il cammino in maglia Pinerolo (Primavera e Prima Squadra) sei rimasta in Piemonte per indossare nuovi colori. Come è nato questo rapporto, come ti stai trovando e cosa ti porti dietro delle esperienze passate?

Ho iniziato a giocare a calcio quando avevo 12 anni, trascorrendo tre anni nella squadra maschile del mio paese; da lì le prime modifiche con una permanenza triennale a Fossano e biennale a Pinerolo (precisamente in Primavera) fino alla chiamata in serie C.

Quest’anno rimango in categoria dopo l’appello della mister Manuela Pitzalis che mi ha osservata durante i tornei estivi; la distanza da casa non era poca e per questo motivo, inizialmente, ho tentennato, ma alla fine ho scelto di provare questa esperienza, spinta da una gran voglia di crescita.
Con le compagne mi sto trovando bene: il loro aiuto per me è fondamentale, un aiuto che ha sullo sfondo esperienza e voglia di fare; d’altro canto a me piace prendere tutto quello che mi offrono e che può formarmi!

Qui che valori hai trovato?

Ho trovato un vero e proprio gruppo stimolante, visto il confronto con una realtà formata da atlete più grandi e d’esperienza; l’opportunità di poter giocare con loro e la fiducia riposta in me dalla mister mi danno molta sicurezza.

Le prime giornate sono volate. Come detto in precedenza, è un campionato che conosci, avendolo vissuto lo scorso anno. Quello in corso, invece, come lo vedi e come vedi, invece, l’approccio della squadra per quello che è diventato un percorso fatto di grande competitività e dove ogni gruppo, bene o male, si è rinforzato?

Si, diverse squadre si sono rinforzate con acquisti importanti e sappiamo bene quali di queste sono alla nostra portata. Ad ogni modo, anche quando sarà il momento di confrontarci con le più forti, ci prepareremo al meglio, tenendo bene in mente quali sono i loro punti forti e deboli.
Ragioniamo partita per partita; il nostro obiettivo è quello di fare bene ed arrivare a metà classifica, consapevoli di non dover sottovalutare nessuno.

Creare una squadra con identità rimane fondamentale: la stagione in corso al momento vi vede occupare il sesto posto, dato offerto da tre vittorie e due sconfitte; in entrambi i casi si tratta di risultati abbastanza netti. Quali sono state le fatiche fino ad ora e quali, invece, le chiavi giuste utilizzate che pensi dovranno rimanere per tutta la durata della competizione?

I primi infortuni e la rosa non completa inizialmente ci hanno spaventato, anche da queste situazioni, però, abbiamo capito di dover prendere il meglio e rimanere il bel gruppo che siamo, senza perdere la voglia di imparare e di metterci in gioco.
Ognuna di noi è fondamentale e mette a disposizione il proprio contributo per raggiungere i migliori esiti.

Di recente avete confezionato un 2-0 al Bellinzago al quale avete strappato tre punti: un risultato che, tra l’altro, ti ha visto protagonista con un goal, il primo in arancionero!
Cosa hai provato in quel momento ed in che modo la rosa ha fatto la differenza in questa circostanza?

Sono contenta per il mio primo goal in serie C e sopratutto di aver regalato umore e punti alla squadra.
Anche in questo frangente abbiamo sofferto e patito il loro inevitabile attacco (in quel momento incrementato da un rigore sbagliato), non ci siamo però adattate alle loro “emozioni” ed abbiamo continuato a lavorare su noi stesse, chiudendo la partita con il secondo goal su dischetto.

Ora vi aspetta la trasferta genovese: la prossima gara sarà in casa Baiardo, una formazione appena sotto di voi in graduatoria e reduce da una sconfitta ed una parità a reti inviolate. Visto il loro “digiuno” in termini di goal, avranno sicuramente voglia di riscatto: cosa ti aspetti da loro e che approccio servirà per poterle arginare al meglio?

Il Baiardo è uno degli avversari ostici che ancora la squadra non è riuscita a battere; stiamo studiando il loro gioco e capendo come muoverci in campo in tal senso. Sappiamo sarà una gara difficilissima e vorranno sicuramente essere le protagoniste a casa loro; arriveremo lì preparate e con la testa giusta.

Ci lasciamo con le tue intenzioni e gli obiettivi individuali per quest’anno. Che impronta intendi lasciare alla squadra?

Indubbiamente sarà importante farmi trovare pronta in ogni momento. Il mio ruolo da centrocampista è, infatti, cambiato in modo da adattarmi e rispondere al meglio a quelle che sono le momentanee necessità del gruppo; non mi pongo limiti e questo per me sarà solamente un altro spunto per imparare!

Si ringrazia Giulia Infossi e la società tutta per la gentile concessione.