Metti la più giovane del gruppo della Res Roma, con zero esperienza a livello nazionale, e con un grave problema alla spalla destra che ne limita i movimenti, in porta alla squadra campione d’Italia, e penserai che il secondo scudetto può solo essere un’utopia: ma se quel secondo portiere è una ragazza con grandi doti tecniche ma soprattutto umane, e con una forza di volontà da far invidia a tanti adulti, con quel pizzico di pazzia che caratterizza i grandi portieri, allora il discorso cambia, e il secondo tricolore diventa realtà. Giulia Franco, tra gioie e dolori, tra scudetto ed intervento chirurgico, racconta la sua “estate” turbolenta ma ricca di soddisfazioni.
Un’estate tra alti e bassi: prima il tricolore da protagonista e poi l’operazione alla spalla… raccontaci come li hai vissuti
La grande gioia per essere diventata campionessa d’italia è indescrivibile: ho realizzato uno dei miei più grandi sogni! E’ stata dura per il problema alla spalla con cui ho dovuto convivere e per la grande responsabilità che sentivo, considerato che la Res era già campione d’Italia e io affrontavo per la prima volta un campionato nazionale. Non è stato facile ma il finale mi ha ripagato di tutto. Dopo la finale ho subito l’intervento, che era programmato già da tempo e soprattutto era indispensabile.
28 giugno, il giorno del tricolore: raccontacelo. .. dalla notte prima al triplice fischio…
La notte prima ero molto tesa, perché sentivo l’importanza della posta in palio. Giunti al giorno della partita sentivo un peso enorme ma la voglia di vincere era più grande del resto. Al fischio finale invece, una gioia incontenibile, che chi non la vive non può capire.
La scorsa stagione hai giocato tutto l’anno con la spalla fuori uso: come vivevi le gare…
In tutta la stagione, aldilà di tanti infortuni, sono stata comunque sempre presente non saltando partite, anche se non ho potuto esprimermi al massimo, visto il rischio che questo infortunio potesse verificarsi in ogni partita. Ero come un Ferrari con un freno a mano tirato, in quanto non mi sono potuta esprimere al massimo dei miei livelli, visto il pericolo che in ogni partita potesse accadermi un incidente dovuto alle lussazioni continue della mia spalla destra
Come procede la riabilitazione e quando tornerai in campo
La riabilitazione procede bene, i medici mi hanno riferito che ho già recuperato al 100%. In questo momento sono passata dalla fase di riabilitazione al lavoro differenziato con potenziamento muscolare. Spero a metà novembre di riprendere a pieno, con la parte tecnica, gli allenamenti.
Chi sono i tuoi idoli nel maschile e nel femminile
Il mio idolo sin da bambina è sempre stato Claudio Marchisio, centrocampista della Juventus, il quale stimo profondamente per la sua mentalità, per la sua eleganza e per la persona che è fuori dal campo. Per quanto riguarda il femminile, a livello mondiale il portiere della nazionale americana, Campione del Mondo, Hope Solo: mi piace molto il suo stile. Mentre qui nel mio paese, Rosalia Pipitone la considero la più forte in serie A e in Italia, ma soprattutto la mia “maestra”, con la quale, dallo scorso anno ho iniziato ad allenarmi insieme e a mettere in pratica i suoi insegnamenti. Apprezzo soprattutto la fiducia che mi ha sempre dato, perché mi ha sempre spinto a non mollare mai nonostante tutti i miei problemi. È una grande persona anche fuori dal campo, per me come una sorella maggiore quando ho bisogno di un consiglio lei c’è sempre.
Mister Melillo: non solo un grande mister… un fratello un padre un condottiero… di lui che mi dici
Per lui provo stima, riconoscenza e soprattutto apprezzo la fiducia che mi ha sempre dato soprattutto nello scorso quando, comunque, nonostante i tanti infortuni e i pericoli sono stata l’unico portiere per le giovanissime élite, giovanissime a 11 e per la Primavera. Lo considero il miglior allenatore della serie A da cui si può solo imparare e crescere, è sempre molto disponibile con tutti.
Sogni e aspirazioni per il futuro?
Partendo dal presupposto che voglio tornare in campo il più presto possibile, senza pensare che da un momento a un altro possa subire un incidente o una lussazione, ho tanta voglia di imparare, visto che da questo anno avrò un preparatore per me, Mauro, del quale il Mio portiere Rosalia Pipitone me ne ha parlato benissimo. Non vedo l’ora di iniziare. Il mio attuale sogno è quello di contribuire alla conquista del terzo scudetto consecutivo.