Il Pomigliano sta sorprendendo tutti, visto che attualmente è al secondo posto della Serie B con due partite ancora da recuperare. Il gruppo è fatto di giocatrici con tanta voglia di riscatto, tra cui Giulia Ferrandi, centrocampista classe ’92 e che in questo campionato ha realizzato una rete.
Giulia raccontaci i tuoi primi passi calcistici.
«Ho iniziato quando avevo cinque anni coi maschi a Zogno, vicino a Bergamo, poi a quattrodici anni sono approdata all’Atalanta dove ho vinto due Campionati Primavera».
In Serie B quest’anno c’è anche il Brescia, formazione in cui hai militato per quattro anni.
«L’esperienza al Brescia ha avuto gioie quando ho vinto la Coppa Italia nel 2012 da protagonista, ma allo stesso dolori, perché nell’anno in cui dovevo confermarmi a novembre di quell’anno mi sono rotta al crociato. Poi, per varie vicissitudini, ho lasciato Brescia per fare negli Stati Uniti un’esperienza di vita».
Per un anno sei stata in Inghilterra: che tipo di calcio hai riscontrato?
«Ho trovato un livello di organizzazione diverso. Quando sono andata al Watford ho fatto il mio esordio nello stadio in cui giocano i maschi, quindi lascio immaginare le sensazioni».
A Firenze sei stata prima alla Fiorentina poi alla Florentia: che esperienze sono state?
«Con la Fiorentina non ho fatto molte presenze dovute al nuovo infortunio al menisco, volevo dare una mano alla squadra ma non ho potuto farlo. Poi alla Florentia mi sono riscattata, anche se a dicembre del 2017 mi sono rotta il crociato, ma mi sono rimessa in piedi in quattro mesi, riuscendo a partecipare alle ultime gare per salire in A. Dopo l’infortunio al crociato ho deciso di rimettermi in gioco nel calcio a cinque e la Florentia ha deciso di puntare su di me: la scelta è stata giusta, sia a livello tecnico che atletico».
Nel capoluogo fiorentino hai trovato anche l’amore, Andrea.
«Dal momento che l’ho conosciuto mi ha dato stabilità e serenità, e nella carriera di un atleta essere tranquilli nella sfera privata può fare la differenza. Lui mi è vicino e si fa sentire, anche se siamo tutt’ora distanti».
Quest’anno hai deciso di tornare nel calcio a undici con la maglia del Pomigliano: cosa ti ha portato ad accettare questo progetto?
«Mi ha colpito la serietà del direttore Biagio Seno, persona competente ed organizzata, e della società che ha creduto molto in me. Non potevo dire di no. Avevo bisogno di ritrovarmi e avere sistemazione adatta a quello che potevo esprimere. Per loro sono una scommessa e non spero di deluderli».
Dopo sette giornate Pomigliano in seconda posizione: te l’aspettavi?
«Siamo partite con l’obiettivo di salvarci, poi trovandoci in quella posizione dopo sei partite ti poni in un’altra maniera, nel senso che dobbiamo essere quella squadra che deve mettere in difficoltà. Abbiamo un bel gruppo che crede nelle proprie qualità come Riboldi, Pinna, Schioppo che hanno fatto la Serie A e che danno alla squadra quel qualcosa in più, e uno staff sta lavorando bene».
Qual è la tua opinione sulla Serie B?
«Un campionato molto combattuto e non ci sono partite scontate. Ci sono squadre attrezzate come Como, Lazio, Como, Cesena, ma ogni formazione ha fatto squadre importanti. È bello e coinvolgente, che non ti permette di abbassare la guardia».
In che direzione sta andando il calcio femminile italiano? E sul professionismo?
«Spero stia andando nella direzione giusta, con la Serie A che sta avendo visibilità, sponsor che stanno arrivando, speriamo che ogni anno si faccia un passo in più. Mi auguro che tra due anni, quando arriverà il professionismo, ci diano quello che ci stanno promettendo».
Com’è Giulia Ferrandi fuori dai campi di gioco?
«Mi piace la compagnia e avere una passione per la radio, che ho coltivato inizialmente con Lady Radio, conducendo con Andrea di Salvo il programma “Donne In Goal”, adesso faccio due interventi, il primo con Duccio per nella lettura di sport, e sabato sempre con Di Salvo dove all’interno del suo programma c’è uno spazio anche dedicato al calcio femminile».
Obiettivi per il tuo futuro?
«Penso di settimane in settimana: spero di giocare bene per la squadra e far bene in questo gruppo, e sono contenta di aver fatto questa scelta, con la speranza di togliermi soddisfazioni con questa maglia. Mi piacerebbe in futuro rendere la passione per la radio in un lavoro».
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Pomigliano Calcio e Giulia Ferrandi per la disponibilità.
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