La Ludos Palermo ha festeggiato di recente la promozione, o meglio il ritorno, in Serie B. La società palermitana che lo scorso anno ha dovuto rinunciare a partecipare alla serie cadetta si è subito cimentata nella vittoria del campionato regionale e assicurandosi un record: essere la prima formazione italiana nel mese di Marzo a essere promossa. Dopo aver conosciuto alcune colonne della Ludos come capitan Gaimo e La Cavera, abbiamo intervistato Giorgia Governale che da nove anni indossa con passione e rispetto questi colori. Il difensore rossonero si è paragonata molto ad Alex Del Piero che con la stessa sua passione ha onorato i colori della Vecchia Signora. Giorgia in futuro si vede ancora questi colori anche se è consapevole, che ,purtroppo, il calcio femminile in Italia non è un lavoro e di certo non ti dà da vivere.
Ciao Giorgia, come ti sei avvicinata al calcio?
All’età di 7 anni durante un uscita con mia madre mi sono fermata in un negozio sportivo e la prima cosa che mi ha colpito è stato il completino della Juventus . Da quel giorno ho capito che volevo giocare a calcio che sentivo un trasporto verso questo sport e che lo dovevo praticare a tutti i costi. Ho fatto un anno alla Totò Schillaci ma poi ho dovuto lasciare . Nel corso degli anni ho giocato un po’ con alcune squadrette ma niente di che e poi nell’ottobre del 2008 mi hanno presentato la società Ludos e da allora non me ne sono più andata perché la sento come seconda famiglia.
Di recente avete festeggiato la promozione in Serie B. Cosa si prova a ritornare in questa categoria ed essere le prime, in tutt’Italia a festeggiare la promozione?
Di recente abbiamo festeggiato la promozione in Serie B. Un emozione unica come l’ho provata la prima volta. Con impegno e sacrificio siamo riuscite a riprenderci il nostro posto in serie B che per cause economiche abbiamo dovuto lasciare ma per fortuna è stata una cosa temporanea. La Ludos è una società che merita di stare ad alti livelli ed io come giocatrice sono onorata di giocare in questa società da ben 9 anni.
Il tuo idolo?
Il mio idolo? Bella domanda. Be un idolo ben preciso non ce l’ho, ma sono cresciuta con Alex del Piero. Nonostante non abbiamo lo stesso ruolo ma penso c’è una cosa che abbiamo in comune ovvero l’attaccamento alla maglia. DEL PIERO nella Juve ha giocato sempre con il cuore, anche se la società nei suoi confronti non si è comportata nei migliori dei modi, lui è rimasto sempre fedele e attaccato alla società. Io sono come lui, attaccata alla Ludos. Grazie a questa società sono cresciuta molto a livello calcistico, grazie alla presenza di un mister di alto livello, come Antonella Licciardi, ed a livello caratteriale. Ho vissuto emozioni sia positive che negative che mai avrei pensato di vivere.
Cosa pensi che si debba fare in Sicilia per lo sviluppo del calcio femminile?
All’inizio non ci credevo neanche io che potesse esistere una squadra di calcio femminile qui a Palermo a livello nazionale. Quando ho iniziato a far parte di questa realtà sono entrata in un mondo totalmente sconosciuto anche perché di calcio femminile se ne parla poco e niente. Uscendo fuori ho conosciuto altre realtà diverse dalle nostre. Al Nord credono sul calcio femminile e da quest’anno hanno iniziando ad investirci su. Qui in Sicilia siamo molto sottovalutate e nessuno si prende la briga di investire su di noi. Noi, come società abbiamo organizzato diversi eventi per sostenerci e farci sostenere e chi ha cercato di conoscerci si è ricreduto e tuttora ci segue con amore. In Sicilia si dovrebbe fare un grande evento e far vedere a tutt’Italia, che qui al sud, soprattutto, in Sicilia ci sono molte RAGAZZE che farebbero qualsiasi cosa per praticare questo sport ai massimi livelli perché amano il calcio.
Chi è Giorgia fuori dal campo?
Giorgia fuori dal campo è una semplice ragazza. Mi sono diplomata circa 3 anni al liceo delle Scienze Sociali, ma non ho continuato gli studi. Sono in cerca come quasi tutti i giovani di oggi di un occupazione. Al momento faccio parte di CARTOONIA un agenzia di Animazione e spettacolo molto conosciuta a Palermo, ma anche fuori, ma con gli allenamenti e le partite nono mi sono molo dedicata a loro. Ho sempre messo davanti il calcio in ogni cosa, ma gli anni passano anche per me e sento il bisogno di costruirmi un futuro lavorativo, ma trovare un posto di lavoro che m possa permettere di allenamenti e giocare è molto difficile. Ma ci sto provando.
Il tuo sogno nel cassetto?
Il mio desiderio è quello di riuscire a continuare a giocare a calcio in questa società ancora per un bel pò. Il mio sogno nel cassetto coincide con quello della società ovvero quello di riuscire a raggiungere la massima serie. Io cerco sempre di migliorarmi e dare il massimo a questa società, che mi ha accolto molto bene anni fa ed io dal primo giorno ho cercato di portare sempre rispetto alla maglia che indosso e cercherò sempre di non deludere la società. Penso che per puntare ancora più in alto sia tardi ma sono felice delle esperienze maturate qui e spero di viverne ancora tante altre.
La redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia Giorgia Governale per averci concesso tale intervista e auguriamo a lui e alla Ludos i migliori successi.