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Gioia Masia nell’ultima stagione ha vestito la maglia del Formello in Serie C, dopo aver guidato la stessa squadra dall’Eccellenza alla terza serie. La squadra allenata da Giampiero Serafini ha centrato la salvezza nel girone D ed al termine della stagione la Masia, difensore nativo di Sassari, ha chiuso definitivamente con il calcio giocato. Abbiamo raggiunto l’ex calciatrice con trascorsi tra le altre anche con Lazio, Roma e Napoli per qualche battuta su passato e futuro. Queste le parole della campionessa che ha alzato al cielo 3 scudetti, 5 Coppa Italia, 2 Supercoppe italiane ed 1 Coppa Uefa, vinti con la Torres, oltre ad 1 Coppa Italia ed una Coppa Uefa alzata con la casacca della Lazio. Per la Masia, poi, 2 Europei in Nazionale dove vanta 60 presenze.

Gioia eravate reduci dal successo con soli successi nel torneo di Eccellenza. Che ricordi hai di quel campionato?
“Sicuramente è stato un anno che non dimenticherò mai. Sia perchè è stata una stagione costellata da sole vittorie e poi, purtroppo, per come si è concluso il campionato con lo stop causa Covid”.

Vi siete trovate cosi a giocare il torneo di terza serie. Quanto entusiasmo c’era nel gruppo nei primi allenamenti? Erano presenti innesti rispetto al campionato precedente?
“L’entusiasmo non deve mai mancare a prescindere dalla categoria: è ovvio che c’era anche un po’ di timore, curiosità e voglia di iniziare. Si qualche innesto c’è stato e durante il campionato sono arrivate anche due ragazze americane”.

Quali erano i vostri obiettivi all’inizio della stagione? Ed i tuoi?
“L’obiettivo per una neopromossa è sempre, o quasi, quello della salvezza. Il mio era quello di divertirmi e di trasmettere alle più giovani la mentalità giusta per questa categoria”.

Successo all’esordio e all’ultima del girone d’andata, al giro di boa eravate arrivati con 9 punti. Come è stato per voi la prima parte di stagione?
“È stato un campionato tosto sotto tutti i punti di vista sin dalle prime giornate. Ci siamo confrontate con realtà diverse e di noi a parte tre o quattro nessuna aveva mai affrontato un campionato nazionale. L’avvio è stato quindi per noi particolare anche per questo punto di vista”.

Al termine della stagione 19 punti totali con salvezza raggiunta all’ultima di campionato. Avete temuto di non farcela? Come è stato il girone di ritorno con l’exploit di Trani?
“Il girone di ritorno non è stato molto diverso da quello dell’andata a mio avviso. I tre punti di Trani sono stati fondamentali, dandoci autostima per il proseguimento della stagione. La paura c’era ma è stata più grande la voglia di raggiungere l’obiettivo della salvezza”.

Quinto attacco del campionato. Siete stata una squadra che ha giocato sempre a viso aperto vero?
“Si, avevamo una nostra identità sicuramente votata ad attaccare e non ad aspettare. Il mister Giampietro Serafini ha ritenuto di mantenerla e alla fine i risultati gli hanno dato ragione”.

Che ricordi porterai di questa stagione e come hai trovato il campionato?
“I ricordi sono tanti, dalle difficoltà, alle trasferte infinite ma divertenti, all’abbraccio finale e alle lacrime di felicità di tutti per aver raggiunto una salvezza sofferta ma meritata. Ho trovato un campionato competitivo con ottime squadre. La Serie C era l’unico campionato a cui non avevo mai partecipato e l’unico che non ho vinto, dopo i successi tra Eccellenza, Serie B, A2 e A e purtroppo non ci sarà più tempo per regalarmi anche qui un successo”. 

Per te a torneo concluso l’addio al calcio giocato. Quanto è stato difficile dire basta?
“È stato difficilissimo ma necessario, oltre all’età ho una tendinopatia degenerativa che mi ha costretto a stringere i denti, tra antiinfiammatori e cure varie, per giocare gli ultimi 3 mesi. Non so se è una cosa da pazzi o da innamorati. Però non mi pento”.

Da alcune settimane avete passato il testimone in Serie C alla Rever Roma. Decisione sofferta vero? Il Formello ripartirà dall’Eccellenza o dal settore giovanile?
“Siamo stati costretti perché il campionato di Serie C a livello economico per una società come la nostra è troppo dispendiosa. Purtroppo non partiremo dall’eccellenza, ma l’idea nostra è quella di rifare la squadra il prossimo anno”.

Cosa si profila ora nel tuo futuro?
“Nel mio futuro c’è il centro sportivo del Formello al quale da anni sono vicina e a cui mi dedicherò ora a tempo pieno”.