Diretta, piena di energia, tenace, socievole e sempre con il sorriso.
Una ragazza che – a volte – tende a caricarsi di troppa responsabilità pur di aiutare a migliorare certe situazioni in generale. Di chi stiamo parlando?
Di Giada Penati: una promettente calciatrice, classe 1998, che ha fatto del calcio – appunto – la sua più grande passione. “Ho iniziato fin da piccola a praticare diversi sport”, le sue parole, “dal nuoto allo sci, dal pattinaggio al tennis, dalla pallavolo alla pallacanestro (tra l’altro mio padre da giovane militava agonisticamente in una squadra di Milano “La Forte e Coraggio”).. sempre a livello amatoriale.”
Nel frattempo facevo partitelle di calcio in oratorio con amici ed amiche e sono stata invitata a giocare nella squadra Arca di Lorenteggio (Milano) che ringrazierò sempre perchè non solo mi ha aiutato a crescere sotto tutti i punti di vista, ma mi ha dato modo di capire quale sarebbe stato il mio sport definitivo: IL CALCIO“. “Dopo quasi 5 anni”, incalza la Penati, “sono stata contattata da un’altra squadra di Milano, la S.Pio V dove milito dal settembre 2017: ho accettato in quanto ritengo che i cambiamenti siano delle buone opportunità da non lasciarsi sfuggire per trovare nuovi stimoli, emozioni e nuovi riscontri per crescere”.
E i cambiamenti ci sono stati: “Ho giocato per anni come attaccante; in questo momento, invece, il mio ruolo è difensore: ritengo sia più congeniale perchè in questo modo posso apportare più aiuto alla squadra in fase difensiva. Sono sempre disponibile e in aiuto dove i miei allenatori lo ritengono”.
Pregi e difetti? “Per quanto riguarda i pregi penso la gran voglia di fare e di non scoraggiarmi mai di fronte alle difficoltà, sia sportive che della vita in generale. Tra i difetti a volte tendo a strafare pur di far bene ma non per essere al centro dell’attenzione, ma per cercare di dare un contributo maggiore: ci metto l’anima e – a volte – questo produce i risultati opposti. Ma sono tenace! Ed insisto nella giusta misura”.
Molto interessante un suo pensiero: “Vorrei precisare a certe persone che sostengono che il calcio non sia per nulla femminile che si guardasse oltre a questi inutili pregiudizi si capirebbe che la femminilità può essere di primo impatto invisibile agli occhi ma che in realtà è uno sport come gli altri dove la potenza, i riflessi, l’intuito e la determinazione sono aspetti essenziali per un ottimo gioco di squadra, sia maschile che femminile”.
I progetti futuri sono decisamente molto importanti: “Per ora penso a diplomarmi in Commercio/Turismo (lo studio è importantissimo).. continuando ovviamente a praticare calcio per cercare, con il giusto tempo, di portare la mia squadra a livelli superiori”.
Il motto che ispira Giada Penati rispecchia tutta la sua maturità: “IO NON PERDO MAI: O VINCO O IMPARO. È una frase che mi aiuta ogni volta a ricordarmi che si vince sempre nel momento in cui hai voglia di fare per raggiungere i propri obiettivi, sia nello sport che nella vita stessa; se fai con amore ciò che desideri fare non si fallisce mai, ma si impara e basta. Questo è uno degli insegnamenti che mi accompagnerà per tutta la lunga e bellissima vita.. e cioè non arrendersi mai”.
Credit Photo: Steven Galle