Il Frosinone Femminile sta vivendo un inizio di stagione positivo nel Girone C di Serie C Femminile. Attualmente al 3° posto con 17 punti in 8 partite, la formazione capitolina nelle prime otto gare ha conquistato cinque vittorie, due pareggi e subìto una sconfitta. Le giallazzurre, inoltre, hanno messo a segno ben 22 gol, con una media di 2,8 reti a partita, e ne ha incassati soltanto 6, dimostrando una buona solidità difensiva.
In occasione di questo brillante avvio di campionato, abbiamo raggiunto per un’intervista l’allenatore delle canarine, Francesco Foglietta, che ci ha raccontato le sue impressioni su questa promettente partenza e sulle ambizioni del club, condividendo il suo entusiasmo per i risultati finora ottenuti e sottolineando l’importanza di avere una squadra giovane, ma compatta e determinata.

Mister, come giudica il percorso della squadra fino a questo punto della stagione?
“Valuto molto positivamente il percorso della squadra fino a questo punto della stagione. Stiamo crescendo costantemente, nonostante i numerosi innesti estivi, e attraverso il gioco stiamo dimostrando di poter raggiungere risultati importanti. Le nostre prestazioni sono state quasi sempre di alto livello, anche se qualche punto è andato perso lungo il cammino. Tuttavia, l’impegno e l’attenzione che mettiamo nel lavoro quotidiano ci permettono di proseguire sulla strada giusta”.

Il Frosinone ha una media di 2,8 gol segnati a partita, qual è il segreto di questa efficienza offensiva?
“A mio parere, l’efficienza offensiva e i tanti gol segnati finora derivano proprio dal gioco di squadra: la vera forza di questa squadra è, infatti, il gruppo stesso e la grande qualità delle calciatrici”.

Numeri alla mano, è interessante notare, invece, che tutti e 4 i gol che avete subito in trasferta sono stati siglati nel corso del secondo tempo. C’è un motivo in particolare secondo lei? Ci sono aspetti su cui si pensa di lavorare per migliorare la fase difensiva nella ripresa?
“È un dato che stiamo studiando e monitorando attentamente. Anche se siamo la miglior difesa del campionato con soli sei gol subiti, dispiace constatare che cinque di questi sono arrivati su calcio da fermo o palla inattiva. L’unico gol subito in azione è stato quello segnato dal Siracusa, il cosiddetto “gol della bandiera”, con una gran giocata della loro numero 10 quando eravamo già sul 6-0. Serve forse un po’ più di attenzione in determinati momenti della partita, mantenendo sempre alta la concentrazione, per continuare a portare a casa il risultato senza subire gol”.

Guardando alla seconda parte della stagione, quali sono gli obiettivi principali per il Frosinone Femminile?
“Non dobbiamo nasconderci: il nostro obiettivo è migliorare il grande risultato ottenuto lo scorso anno, il secondo posto raggiunto nella seconda parte del campionato, e credere nella possibilità di lottare fino alla fine per la vittoria. Siamo una squadra forte, un gruppo che si sta consolidando sempre di più, e faremo del nostro meglio per ottenere il maggior numero di risultati, giornata dopo giornata, e competere fino alla fine”.

Come lavora sulla motivazione delle giocatrici dopo una vittoria o una sconfitta?
“Non mi lascio influenzare troppo dal risultato. A mente fredda analizzo gli aspetti positivi e negativi della partita per tornare subito a lavorare. Ci concentriamo sulla prestazione, perché è ciò che conta davvero per favorire la crescita collettiva e individuale di tutte le ragazze. Sono convinto che il lavoro che stiamo facendo ci porterà lontano e darà i suoi frutti. È fondamentale mettere sempre al centro il lavoro quotidiano, che le ragazze svolgono con impegno ogni settimana, giorno dopo giorno e allenamento dopo allenamento”.

Quali sono le aree in cui pensa che la squadra possa ancora migliorare per essere competitiva ai massimi livelli in questo girone?
“Dobbiamo aumentare l’esperienza delle nostre ragazze, e il livello del gioco sta crescendo. È fondamentale avere la giusta determinazione per ottenere risultati. Sono sicuro che questo arriverà con il tempo. Analizzando l’ultima partita di campionato, l’età media delle ragazze in campo era di 21 anni, il che dimostra il grande potenziale di questa squadra giovane”.

Cosa pensa del livello del campionato e delle altre squadre avversarie?
Attualmente siete a 6 punti dalla capolista, ma con una partita giocata in meno. Quanto credete nell’aggancio alla capolista?
“Sicuramente il livello del campionato sta crescendo, con un numero crescente di squadre che investono nel calcio femminile. Il campionato è lungo e siamo ancora a metà del girone di andata. Ci impegneremo al massimo per ridurre il divario con la capolista. La squadra è in forma e sta lavorando molto bene per raggiungere i propri obiettivi”.

Quali sono le sfide principali nell’allenare una squadra femminile a livello di Serie C e qual è la filosofia di gioco che cerca di trasmettere alle ragazze?
“Sono uno di quelli che crede fermamente che il calcio femminile sia calcio a tutti gli effetti, quindi è fondamentale parlare di calcio. La mia filosofia di gioco è la stessa che potrei trasmettere ad un gruppo di ragazzi. Chi mi conosce sa che il mio approccio è incentrato sul possesso del pallone e sulla ricerca sistematica di soluzioni. È importante fornire alle ragazze le giuste indicazioni affinché diventino calciatrici sempre più consapevoli ed abituate a fare delle scelte ed a trovare soluzioni. Questo, a mio avviso, è l’obiettivo principale per la crescita di tutto il settore e per lo sviluppo delle giovani giocatrici”.

La vittoria contro il Siracusa per 6-1 è stata impressionante. Quali aspetti del gioco della squadra le sono piaciuti di più in quella partita e cosa pensa abbia funzionato particolarmente bene?
“Come ho detto prima, la squadra presentava un’età media di 21 anni, e ciò che mi è piaciuto di più è stata la determinazione nel portare a casa subito la partita. Abbiamo sviluppato un gioco caratterizzato da continui interscambi e soluzioni, ricercando in campo per ognuna le funzioni di gioco, piuttosto che i ruoli. Fin dall’inizio, abbiamo imposto il nostro ritmo, riuscendo poi a dilagare nel risultato, sempre seguendo la nostra filosofia di gioco”.

La prossima sfida sarà contro il Catania e sarà in trasferta. Come vi preparerete per affrontare un avversario impegnativo fuori dalle mura amiche, e quali saranno le chiavi per portare a casa un buon risultato?
“Catania non è una semplice avversaria; è un’ottima squadra che fa della pressione collettiva la sua maggiore forza. Hanno calciatrici molto giovani e di grande talento, e si conoscono bene, avendo giocato insieme per molti anni. È fondamentale andare lì per sviluppare le nostre idee e creare una situazione di gioco che ci permetta di mantenere il possesso del pallone e attaccare, individuando i loro punti deboli. Sappiamo che saranno un avversario molto difficile, ma ci piace affrontare queste sfide e andremo là con l’obiettivo di portare a casa il risultato”.

Chiara Frate
Chiara Frate, attualmente iscritta al corso di laurea triennale in Mediazione Linguistica e Culturale, coltiva la passione per il giornalismo sportivo ed il calcio, sia femminile sia maschile. Attualmente è redattrice di SportdelSud, un giornale sportivo innovativo di partecipazione popolare che le ha offerto l'opportunità di mettersi alla guida di un progetto imprenditoriale nel settore della comunicazione. Conosce l'inglese, il francese, lo spagnolo e sta imparando anche il portoghese. Sempre pronta a schierarsi a favore della parità di genere, il riscatto delle donne e l’impegno costante e instancabile verso un nuovo approccio culturale anche dal punto di vista sportivo.