La 3Team Brescia Calcio è tornata in campo per gli allenamenti in vista della ripartenza del girone lombardo di Eccellenza. Abbiamo raggiunto Francesco Sardi De Letto, papà dell’attaccante del Cortefranca Carolina e arrivato quest’anno a ricoprire la carica di Direttore Generale, per fare il punto della situazione sulla squadra biancorossa.
Francesco cos’è per te fare il dirigente di una squadra femminile?
«Per me essere un dirigente di una squadra femminile è importante, perché reputo il calcio femminile un ambiente sano: basti pensare che sono andato a vedere un paio di partite del Mondiale in Francia, ho incontrato alcuni genitori della nazionale giamaicana e abbiamo passato un bel momento insieme».
Cosa ti ha portato a scegliere la 3Team?
«Sono da 32 anni avvocato e da 30 anno ho giocato calcio, e conosco da tanto tempo il presidente Peroni e la realtà della 3Team: quindi ho deciso di dare una mano la società».
Dove può arrivare quest’anno?
«Noi abbiamo concordato un progetto triennale, e quest’anno abbiamo inserito profili di grande esperienza affiancando un gruppo giovane. Non abbiamo l’ossessione di vincere per forza, noi stiamo lavorando partendo dai Primi Calcio fino alla Prima Squadra, cercando di fare un buon lavoro, con l’obiettivo di fare qualcosa in un paio di anni il salto di categoria».
La partenza della 3Team è stata difficile: quali sono i motivi?
«Siamo partiti in preparazione con Manuel Pignatelli, poi una settimana prima si è dimesso. Durante il campionato abbiamo cercato un profilo di altissimo livello, e lo abbiamo trovato in Diego Zuccher, tecnico che allenato la Serie A e una persona eccezionale. Diego è sempre positivo e cerca di farti capire le cose col sorriso».
Il campionato, dopo tre giornate è stato sospeso causa Covid-19: come state affrontando la situazione?
«La positività e la propositività di mister Zuccher e della Responsabile Area Tecnica Ilaria Rivola hanno creato una cosa innovativa, facendo allenamenti in diretta online. Poi stiamo facendo gli allenamenti individuali ma distanziati sul campo, e, nonostante alcune condizioni metereologiche, le ragazze si sono impegnate con una grande passione».
Il campionato lombardo di Eccellenza ripartirà?
«Prima di tutto bisogna tenere conto di un dato normativo, ovvero che ogni campionato deve avere andata e ritorno. L’ipotesi percorribile sarebbe quello di concludere il girone d’andata e poi fare gli spareggi per completare il girone di ritorno, con l’obiettivo di rendere gestibili le rose».
Un importante tassello lo avete fatto stabilendo una collaborazione con l’Inter.
«Io e il presidente ci siamo dati da fare all’indomani della conclusione dell’accordo con il Brescia. L’Inter hanno seguito gli allenamenti, hanno visto le strutture, hanno parlato con i nostri istruttori, hanno fatto alcuni passaggi all’interno della società nerazzurra fino all’ufficializzazione dell’accordo. L’unico rammarico è quello di aver rimosso tutti gli sponsor dalle nostre maglie, visto che ora abbiamo solo il nostro logo con quello dell’Inter. L’accordo prevede nel corso della stagione alcuni corsi di aggiornamento e periodicamente vengono a visionare alcune ragazzine che poi potrebbero entrare con l’Inter».
Come lo stai vedendo il calcio femminile bresciano?
«La chiusura forzata di alcune società di categorie superiori hanno portato giocatrici di livello superiore nelle categorie inferiori, il problema è vedere se queste giocatrici si adatteranno ai campionati di Eccellenza e Promozione. Il Cortefranca è una delle eccellenze della Provincia di Brescia e forse quello della Regione Lombardia».
Quanto sarà importante il professionismo nello sport femminile?
«Sarà molto importante, perché permette al movimento di crescere e di importare le giocatrici dall’estero. Per questo serve il professionismo, in modo da avere un ricambio alle nostre attuali giocatrici che stanno avendo quasi 30 anni, perché se non c’è un rimedio adeguato c’è il rischio che il calcio femminile si sgonfi».
Secondo te come si sta comportando tua figlia Carolina nel Cortefranca?
«Carolina meritava una chance, perché aveva fatto bene nella 3Team, poi aveva pensato di smettere per questioni di studio e di lavoro. Quest’anno è arrivata l’offerta del Cortefranca e si sta adattando bene, ma soprattutto la vedo contenta e che si diverte in una squadra di livello, e come padre mi fa stare bene».
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’ASD 3Team Brescia Calcio e Francesco Sardi De Letto per la disponibilità.