Il Como Women ha organizzato in questi giorni una serie di Open Day aperti alle bambine e ragazzine nate dal 2016 al 2011.
Le date sono le seguenti: mercoledì 30 agosto dalle 17:30 alle 19:30 per le annate 2011-2012-2013-2014, lunedì 4 settembre dalle 17:30 alle 19:30 per chi è nata nel 2013 e 2014, mercoledì 6 settembre dalle 17:30 alle 19:30 per il gruppo 2015 e 2016 e, infine, domenica 10 settembre dalle 10:00 alle 12:00 è riservato a tutte le categorie dal 2016 al 2011. Tutti gli allenamenti si svolgeranno al Centro Sportivo di via Papa Giovanni XXIII a Cislago, in provincia di Varese.
Abbiamo raggiunto Francesca Gargiulo, la quale, oltre ad avere patentino UEFA B e un master in Psicologia dello Sport, conseguito presso la Vrje Universiteit di Amsterdam, e con alle spalle due stagioni come allenatrice delle squadre giovanili del Milan, da quest’anno ricoprirà il ruolo di Responsabile dell’ Attività di Base del club lariano, nonché allenatrice della formazione Under 12.
Francesca, come sta andando l’attività del Settore Giovanile del Como Women?
«L’attività è in forte espansione, moltissime ragazze interessate al nostro mondo si sono avvicinate alla nostra realtà. Per questo motivo già l’anno scorso abbiamo aggiunto la categoria Pulcine alle squadre Esordienti e da quest’anno avremo anche la categoria dei Primi calci. Dunque, cinque squadre nell’Attività di Base».
Quanto è importante avere una figura come quella della Responsabile delle Attività di Base?
«Già la scorsa stagione era presente una figura di responsabilità, il collega Carmelo Malgeri, ma poiché i numeri sono aumentati notevolmente è nata l’esigenza di avere una persona ad hoc che si occupasse delle squadre delle più giovani. Sono entusiasta della proposta e della fiducia che mi è stata data nel ricoprire questo ruolo. Ritengo che sia importante avere una figura di riferimento per i tecnici, con cui potersi confrontare sia in campo sia extra campo e che possa supportare l’attività quotidiana delle squadre. Inoltre, fondamentale è anche il compito di interfacciarsi con genitori».
In queste settimane ci saranno nuovi Open Day e questo sarà importante per avvicinare nuove bambine al mondo del calcio.
«Sicuramente, gli Open day sono aperti a tutte, a chi già gioca e a chi è alla prima esperienza perché la scelta della società è di accogliere tutte le interessate per poi inserirle nella categoria in cui possano esprimersi al meglio, avendo un ampio numero di squadre».
Che impressioni hai sulla Prima Squadra del Como Women di quest’anno?
«Penso che sia una squadra che ha tutte le carte per poter fare bene e uno staff valido con alle spalle una dirigenza formata da professionisti che stanno lavorando da mesi affinché sia tutto pronto per l’inizio».
Quanto conta il Settore Giovanile per il calcio femminile italiano?
«È dai settori giovanili che bisogna lavorare seriamente poiché la mentalità da atleta va coltivata fin da piccole, così da poter avere, un domani, giocatrici pronte per le prime squadre».
Il professionismo ha aiutato la crescita del calcio femminile italiano?
«Il professionismo ha permesso alle bambine di poter sognare in grande e quindi di poter rispondere alla domanda: “Che lavoro vuoi fare da grande” con “Voglio fare la calciatrice”. Sicuramente più risorse vengono messe a disposizione dei settori femminili di calcio delle varie società, maggiori saranno le opportunità che queste potranno offrire alle proprie tesserate, e di riflesso, tutto il movimento ne gioverà».
Che sogni vorresti realizzare con il Como Women?
«La mia speranza è che lavorando bene possiamo permettere a un gran numero di ragazzine di poter esordire in un domani non troppo prossimo con la Prima Squadra del Como Women. Per quanto riguarda l’attività di base mi auguro che sempre più bambine vogliano giocare, così da poter crescere sempre più».
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Como Women e Francesca Gargiulo per la disponibilità.