Filomena Othmani è una calcettista classe ’94 che nei giorni scorsi ha visto il suo nome inserito nelle 20 convocate per il prossimo raduno della Nazionale. Il commissario tecnico Francesca Salvatore ha inserito, infatti, il nome del centrale ebolitano tra le atlete che si alleneranno a Novarello dal 21 giugno. Abbiamo raggiunto la stessa Filomena Othmani, che nell’ultima stagione ha giocato in Serie A2 con il Bitonto, per saggiare le emozioni dopo la chiamata nella Nazionale di calcio a 5 femminile italiana.
Filomena Othamni è una giocatrice originaria di Eboli che ha giocato tanto lontano da casa giusto?
“Sono partita con la Magna Grecia nel 2015 nel calcio ad 11 e attraverso uno stage con la Rappresentativa Campania fui notata da degli osservatori del Vittoria. Cosi mi trasferii in Sicilia dove giocai per due anni nel calcio a 5. Successivamente mi sono messa in gioco trasferendomi a Padova nella Serie A, ma dopo un breve periodo decisi di non concludere in Veneto la stagione. Tornai in Sicilia nelle fila del Ragusa dove sono rimasta per 3 stagioni, vincendo un campionato ed una Coppa Italia“.
Nella tua ultima stagione poi hai sposato la causa del Bitonto dopo un breve passaggio al Benevento vero?
“In estate avevo deciso di tornare in Campania e abbracciare la causa del Benevento, nella Serie C femminile di calcio ad 11. Il progetto sembrava ambizioso ma poi la società non si è iscritta al campionato. Da li la corte del Bitonto e il ritorno sul parquet con la maglia nero-verde. Ho accettato perchè avevo voglia di nuovi stimoli e perchè anche il team pugliese mi aveva parlato di grande voglia di fare bene da subito”.
Ti aspettavi il successo in campionato e l’approdo in Serie A?
“La stagione è stata in parte inaspettata. Non conoscevo nessuno ma da agosto piano piano mi sono integrata. La società aveva voglia del salto in Serie A, o comunque di fare bene. Il presidente Silvano Intini mi ha fatto capire di essere in un posto dove c’erano tutti i presupposti per divertirmi”.
Per te che campionato è stato?
“Il calcio a 5 in Puglia è molto seguito e ho avuto sin da subito grande carica. Per me è stata una stagione ottima, una rivincita. Venivo da una stagione in Elite un po’ pesante, visto anche il campionato fermato causa virus. Qui mi sono rimessa totalmente in gioco e ne sono stata contenta. Avevo anche delle offerte dalla Serie A ma sono stata felice della scelta fatta”.
Ti aspettavi la chiamata? Come hai appreso la notizia?
“Durante la giornata di martedi sono stata aggiunta in un gruppo Whatsapp dove erano presenti tutte le indicazione per il raduno della Nazionale. Poi nel pomeriggio è giunta la convocazione ufficiale. In tutta onestà non me l’aspettavo. Il commissario tecnico ha chiamato ben quattro atlete delle Serie A2 oltre allo zoccolo duro del giro azzurro. Non conosco il selezionatore e questa sarà l’occasione per far vedere quanto valgo”.
Come ti aspetti questi prossimi giorni?
“Mi aspetto giornate dure con doppie sedute. Sono un poco ansiosa di carattere e quando indosserò quella maglia sarò felice. non vedo l’ora di iniziare. Ho lottato tanto per arrivarci, è quasi un sogno e ora darò tutto”.
Ad ottobre i prossimi impegni ufficiali per la Nazionale di calcio a 5 femminile, speri restare nel giro?
“Ovvio che ora spero di rimanerci. Darò tutta me stessa come ho sempre fatto per giocare le mie possibilità di entrare a tutti gli effetti nel giro azzurro. Per me è un traguardo importante questa convocazione da dedicare ai miei angeli in cielo: mio zio Giuseppe e mio nonno Pietro”.
Nella prossima stagione ancora a Bitonto?
“Ancora non c’è nulla di ufficiale. Spero di rimanere qui perchè mi sono trovata bene e perchè voglio tornare a confrontarmi nella massima serie con la casacca del Bitonto”.
Calcio ad 11 ci pensi?
“Ho avuto parentesi con il Benevento e con la Magna Grecia ma ormai penso al futsal. Questa convocazione mi ha fatto capire che voglio realizzarmi in questo sport e rimanerci ad alti livelli”.
Quali sono i sogni nel cassetto di Filomena Othmani?
“Sogno di vincere uno scudetto e di alzare un trofeo con la maglia della Nazionale. Non dimentico però i momenti difficili nella mia carriera che in qualche istante mi hanno fatto pensare anche di smettere. Ma la passione è stata sempre più forte di tutto”.