Mentre scatta l’attesa per l’imminente gara d’avvio del girone di ritorno, l’Orobica (seconda forza del torneo) guarda avanti con una possibilità in più: merito del tris casalingo definito domenica in occasione degli ottavi di finale di Coppa Italia contro l’ospite Tharros, che ha permesso alla formazione bergamasca di strappare il pass per la conferma quarti. Coda, Troiano e Galdini: loro le firme dell’importante disputa andata in scena al Centro Sportivo di Arcene, con una sola rete subita e trovata dalle sarde, ora definitivamente fuori dalla competizione.
E con la mente verso domenica (giornata che sancisce l’inizio della seconda parte stagionale) e verso il contrasto ad eliminazione diretta in casa Spezia fissato per il 1 maggio, abbiamo avuto il piacere di scambiare qualche parola con Federica Demarchi, estremo difensore leva 2000 della compagine rossoblù, che ha analizzato l’attuale situazione personale e di squadra.
Ciao Federica, benvenuta! Guantoni ben saldi dal 2021, per questa stagione hai
confermato la tua permanenza Orobica: come sta andando il tuo percorso in rossoblù?
Il percorso in rossoblù è caratterizzato da una crescita continua: dopo un biennale in comune accordo abbiamo scelto di continuare il nostro cammino insieme.
Nonostante l’infortunio rimediato non è mai mancato il tuo sostegno alla squadra: com’è guardare in azione le tue compagne che da inizio stagione stanno evidenziando sempre più la voglia di arrivare al salto di categoria?
Il mio infortunio è stato una vera e propria battuta d’arresto per il percorso che stavo facendo e per il contributo che volevo dare alla squadra (dato l’obiettivo prefissato ad inizio stagione), ma non è mancata la mia presenza all’interno dello spogliatoio per appoggiarla. Da qualche domenica ho ricominciato a lavorare con il gruppo e sono tornata a sostenerlo dalla panchina.
Continuano le soddisfazioni non solo di gruppo ma anche personali: di recente hai, infatti, ricevuto la qualifica UEFA come tecnico abilitato, inserendoti nel profilo da allenatrice portieri dilettanti e SGS. Un traguardo sicuramente importante e non di poco conto, che va a sposare del tutto quello che è il progetto della società, dove regna l’obiettivo crescita. Ti va di parlarcene?
Ho sempre voluto iniziare questo percorso in veste di allenatore: sono molto contenta di essere riuscita a svolgere il corso che mi permette ora di iniziare questa nuova esperienza.
La possibilità arriva dall’Orobica in quanto società con mentalità incentrata sulla formazione e crescita personale, di fatti anche diverse mie compagne di squadra allenano nelle giovanili da diverso tempo.
Domenica giù la Tharros ad Arcene e via con i quarti di finale di Coppa: come giudicheresti la prestazione da upgrade,
che peso ha quel 3-1 e cosa ti aspetti dal prossimo scontro diretto previsto a maggio?
È stato un buon test, visto l’imminente inizio del girone di ritorno. Quello con lo Spezia sarà uno scontro diretto contro un’avversaria che abbiamo già incontrato in campionato; giocheremo come sempre, l’obiettivo è passare il turno.
L’11, invece, con l’avvio del girone di ritorno sarete ospiti del Livorno: si immagina sarà una partita diversa rispetto alla precedente disputata, davanti ad una squadra che, a questo punto, conosce i vostri punti deboli e di forza. Quali sono gli umori a pochi giorni e su cosa punterete?
Il Livorno è riuscito a strappare un pareggio al Lumezzane! Stiamo lavorando sul perfezionare la fase offensiva e difensiva: vogliamo portare a casa i 3 punti!
In considerazione alla situazione attuale ed allo stesso tempo proiettandoti verso il futuro, quali sono le prospettive per il prosieguo della competizione e quali, a tuo parere, le lacune da migliorare?
Il gruppo è unito e stiamo lavorando bene. Il campionato è lungo e ci sono molte formazioni di alto livello che puntano alla vittoria…Tutto può succedere, noi diremo sicuramente la nostra fino alla fine.
Le tue aspirazioni personali per la seconda parte stagionale?
In accordo con lo staff stiamo seguendo un percorso che mi consenta di tornare al 100%. Il mio obiettivo in questa seconda metà è di riuscire a trovare dello spazio per concludere il capitolo infortunio.
Si ringrazia Federica Demarchi e la società tutta per la gentile concessione.