Nel mese di gennaio in casa Sant’Egidio Femminile è tornata Federica Calandro. Abbiamo raggiunto la calciatrice classe 2001 originaria di Benevento per una breve intervista sugli ultimi mesi di campionato. Queste le parole rilasciate dal terzino campano impegnato nel girone C di Serie D con il club gialloblù.
Per Federica Calandro nei mesi scorsi una breve parentesi nel calcio a 5. Come è andata?
«Ho provato questa bella esperienza, ovviamente per quel poco di tempo che è durato prima delle chiusure causa COVID-19. Nonostante tutto però i mister del Gianni Loia mi hanno fatto sentire subito a mio agio e sono stati molto disponibili, e per quanto mi è stato possibile ho cercato di dare il mio contributo alla squadra. Anche a loro va un ringraziamento e gli faccio un grosso in bocca al lupo per la prossima stagione. Ho potuto constatare comunque che sono discipline completamente diverse ed il mio primo legame con il calcio a 11 mi mancava tanto».
Poi a gennaio il ritorno al Sant’Egidio: che gruppo hai trovato al tuo arrivo?
«Al mio ritorno a Sant’Egidio ho trovato un gruppo molto unito e allegro: davvero un ambiente molto accogliente. Ciò che mi ha spinto a vestire nuovamente la maglia gialloblù è stato soprattutto ciò che negli anni precedenti le mister mi hanno trasmesso e insegnato, facendomi crescere tanto sotto l’aspetto tecnico-tattico. Non ho dimenticato lo spirito di gruppo che contraddistingue da sempre la società del Sant’Egidio. Tornare per me significava una garanzia di crescita confrontandomi con nuove nuove esperienze di livello superiore potendo dare contemporaneamente il mio contributo alla squadra».
La società punta molto sulle giovani giusto?
«Le nostre giovani ragazze, partita dopo partita, stanno dimostrando una grossa crescita e quindi con il loro contributo possiamo fare sempre meglio. Tutto ciò si sta rendendo possibile sempre per le qualità e per l’esperienza delle nostre mister Valentina De Risi e Giulia Olivieri che da sempre ci guidano e ci spronano a migliorarci. Essere ancora una volta all’altezza delle loro aspettative è il nostro traguardo per ripagare cosi l’impegno che loro mettono tutto per farci migliorare».
Due delle prime gare positive da quando sei tornata sono state quella con il Crotone seguita con l’Apulia Trani.? Come sono andate quelle partite?
«Contro il Crotone dovevamo necessariamente muovere la classifica. Venivamo da una serie di sconfitte e i 3 punti erano fondamentali. Dovevamo scendere in campo con concentrazione e con il piglio giusto al fine di ottenere una prestazione che mostrava il carattere della squadra. Infatti, fin dal primo minuto, siamo state molto aggressive e siamo riuscite ad imporre il nostro gioco. Con l’Apulia Trani è stata una grande partita. Nel primo tempo abbiamo attaccato, ma le nostre conclusioni hanno trovato un portiere che ha sfoderato una buona prestazione che ci ha impedito in diverse occasioni di passare in vantaggio. Poi nel secondo tempo i ritmi sono calati da parte di entrambe le squadre anche in considerazione del terreno di gioco del Trani».
Poi tre sconfitte con le prime della classe? Palermo, Chieti e Res Woman chi ti ha impressionato di più?
«Tra queste squadre quella che mi ha impressionato di più è la Res Woman. Le tre partite contro le prime della classe sono state molto dure ma nonostante tutto abbiamo dato il massimo soprattutto contro Chieti e Res Woman. La squadra nonostante le sconfitte è rimasta unita e compatta; con la Res abbiamo retto molto bene e anche con il Chieti c’è stata una buona prestazione. Le sconfitte infatti non sono state larghe e semmai, per almeno un tempo, abbiamo retto bene».
Sono seguiti i due punti conquistati con Formello e Ternana? Pareggi giusti o meritavate qualcosa in più?
«Pareggi giusti, soprattutto con la Ternana. Abbiamo giocato molto bene nonostante avessimo di fronte una bella squadra con tante calciatrici con qualità individuali molto forti. Ciò non ci ha creato problemi e quindi anche qui abbiamo retto molto bene».
Nell’ultima gara giocata terzo risultato utile consecutivo con il successo con il Pescara, vi aspettavate di centrare l’intera posta in palio?
«Stiamo lavorando in maniera molto dura ma con serenità. Con il Pescara abbiamo giocato bene, dominandole e non avendo quasi mai corso dei rischi nonostante la loro formazione sia di tutto rispetto. Tali risultati sono l’evidente frutto del lavoro fisico e mentale cui settimana dopo settimana ci stiamo sottoponendo con costanza e speriamo di proseguire in tale maniera con lo scopo di raggiungere la meritata salvezza».
Ora la sosta prima delle ultime cinque gare. L’obiettivo è quello di centrare la permanenza nella categoria giusto?
«Su questo finale di stagione abbiamo una sola aspettativa quella di giocarcela fino alla fine, di fare belle prestazioni e di rimanere in questa categoria perché la meritiamo. Siamo un bel gruppo, giovane, affiatato e con tanta voglia di crescere e fare bene e di dimostrare ancora una volta che siamo una delle società che nella nostra categoria milita da qualche anno con merito ed onore. Personalmente, come del resto tutte le calciatrici del Sant’ Egidio, sono convinta di portare a casa il risultato di rimanere nella categoria per poi ripartire nuovamente aspirando a risultati eccellenti quali eravamo abituate negli anni scorsi, semmai con giocatrici di più esperienza».