Giocatrice di Serie A Futsal con la maglia del Kick Off, Federica Belli inizia a giocare con i maschi, per poi passare al femminile e infine giungere al mondo del Calcio a 5. Per lei la strada è stata molto lunga da Palermo con il CUS Palermo nel 2009 fino a Milano a partire dal 2012, ma con sempre in mente la priorità degli studi e del calcio. Ma soprattutto per lei nel suo palmares è presente la maglia Azzurra, quella della Nazionale.
Federica cominciamo dalla tua storia, dal tuo passato, ci vuoi raccontare i tuoi primi anni nel calcio femminile?
Ho iniziato a giocare fin da piccolina, non ho mai avuto un’educazione sportiva, nel senso che non ho iniziato facendo scuola calcio, nè tanto meno avere una persona che mi guidasse. ho iniziato giocando per strada solo ed esclusivamente con i “maschi” e per altro quasi sempre a calcio a 11. Ho iniziato a 14 anni ad entrare in una “vera” squadra di calcio a 5, dove ho fatto i primi due anni di regionale. Poi sono stata contattata dal Cus Palermo, dove anche lì ho fatto altri due anni, di cui un anno di regionale poi l’anno successivo in serie A.
Dopo un girone d’andata secondo te il Pescara è la squadra più forte e candidata a vincere subito Campionato e Coppa Italia?
Il Pescara è senza dubbio una squadra molto forte, questo sport è stupendo proprio perché è imprevedibile e non si deve dare, soprattutto in campo, niente per scontato.
All’interno di un percorso sportivo ci sono sempre allenatori che lasciano un segno particolare nella crescita di una calciatrice. Ci racconti un episodio in particolare che hai vissuto in prima persona nel Club o in Nazionale?
Io col tempo, soprattutto vivendo a Milano da ben cinque anni, ad agosto iniziò il sesto anno consecutivo…Ho riempito tanto il mio bagaglio calcistico e questo lo devo molto sia al mio Mister, ma soprattutto alle ragazze.. Ho imparato, come accennavo prima, che il Futsal è veramente imprevedibile, non puoi distrarti un secondo che il risultato potrebbe capovolgersi in un batter d’occhio. Il Mister Russo mi ha insegnato che non bisogna mai mollare, bisogna giocare fino alla fine, fino all ultimo fischio dell’arbitro e poi prendere fiato; “ci si riposa in panchina” come dice sempre lui! Ahaha. “Non si abbandona il campo se anche l’anima non è sudata” la penso così ogni domenica!
In Nazionale tutto è più amplificato, in Nazionale ho imparato il vero senso di Responsabilità, quella maglia che porto al petto mi rende orgogliosa!
Non è sempre facile “vivere” lo spogliatoio e relazionarsi con le compagne di squadra,ma ci sono sempre nello Sport dei valori di base che uniscono e portano il gruppo oltre i suoi limiti, per te quali sono i valori fondamentali?
Non è facile andare d’accordo con 12/14 teste differenti, pensieri differenti, penso che quando si ha un unico obiettivo, un unico scopo è facile convivere e condividere mettendo però alla base quattro valori per me fondamentali; rispetto, educazione, umiltà e sacrificio….
Quali sono state in questi anni le giocatrici più forti che hai avute come compagne di squadra?
Le giocatrici più forti con la quale ho giocato sono poche.. In primis nomino Priscila De Oliveira, brasiliana, ma con una tecnica impressionante.. Al secondo posto metto Sofia Viera, portoghese, da lei ho imparato tanto in campo, per me è un esempio. Giocatrice con una lettura di gioco incredibile, una garanzia! Al terzo posto invece metto Caroline Pesenti, brasiliana, secondo me è una delle più forti come pivot!
Come vedi il futuro della nostra Nazionale Italiana di Calcio a 5?
La Nazionale Italiana di calcio a 5 come la vedo tra qualche anno!? La vedo con più esperienza alle spalle, più matura e con più consapevolezza e capace di dimostrare quanto “Valiamo”…
Ci puoi raccontare un aneddoto di Mister Roberto Menichelli?
Mi viene in mente la prima partita che facemmo a Roma… Al Foro Italico, il suo discorso pre partita..adesso non vado nel dettaglio, perché ciò che ci si dice nello spogliatoio rimane lì e basta, la sensazione di avere le gambe che tremavano, il cuore a mille, e la voglia di fare bene era tanta!
Quali sono i tuoi progetti futuri nello sport e nella vita?
I miei progetti futuri sono pochi ma fondamentali; dedicare il mio tempo sia al lavoro che allo sport! Queste sono le mie priorità attualmente!
Un grande ringraziamento a Federica Belli per la disponibilità dell’intervista.
Credit Photo: Emanuela Bereu – Any Given Sunday