Il campionato ormai alle porte e gli obiettivi stagionali, il rinvio troppo affrettato della gara di Coppa, il nuovo ciclo della Primavera giallorossa, i complimenti e gli auguri a Milena Bertolini: mister Fabio Melillo spazio a 360° e fa una lunga disamina sugli argomenti del momento.
Buongiorno mister, in campionato un inizio difficile: l’esordio in casa contro una neo promossa che si è mossa bene sul mercato, e poi la trasferta in casa della Juventus. Che avvio di stagione dobbiamo aspettarci?
Sarà un onore per noi incontrare subito due club professionisti: abbiamo un inizio davvero complicato, e partire bene poi è fondamentale. Inaugurare lo stadio della Juventus sarà un motivo di orgoglio per noi, speriamo di trovare le due squadre (che hanno cambiato tanto) ancora in fase di rodaggio.
Il calendario propone tante pause lunghe ma soprattutto impone che si giochi il 30 dicembre, scelta molto criticata da diversi club. Qual è la tua opinione a riguardo?
Ho sempre pensato che si gioca troppo poco: si potrebbero fare ad esempio i gironi di Coppa Italia per far disputare più partite; ero contrario alle 12 squadre proprio per questi motivi. Secondo me prendere degli spazi nei momenti di pausa del calcio maschile potrebbe aiutarci per ragioni di visibilità, casomai ben venga il calcio femminile a capodanno.
Via Caruso, ma confermate le altre “richiestissime” big giallorosse: dopo l’exploit dello scorso anno, quali sono gli obiettivi stagionali della Res Roma?
Intanto devo dire che ancora non ho metabolizzato l’addio di Caruso: quando crei un progetto di un certo tipo e si interrompe un discorso resta un rammarico immenso perché Arianna era una leader tecnica e di personalità, ben voluta da tutto l’ambiente; è un peccato davvero! Comunque l’obiettivo è la salvezza perché si tratta di un campionato difficilissimo, tutte hanno investito e noi per ragioni di bilancio siamo un po’ al palo; dobbiamo fare una programmazione economica sana e prendere tanto solo per prendere non ha senso. Continuiamo a cercare il meglio in regione, anche se non è facile perché i talenti ci sono ma siamo tante società nei campionati nazionali e c’è un po’ di confusione. Durante l’estate abbiamo cercato una decina di ragazze, ma tutte di livello assoluto perché avremmo voluto prendere un paio di giocatrici per migliorare l’organico, ma avrei voluto qualcuna capace di farci fare il salto di qualità. Se non risponde a questi requisiti preferisco lavorare con le giovani.
Dopo tre scudetti Primavera quest’anno per la Res Roma inizia un nuovo ciclo, senza le Top Player Palombi, Simonetti, Picchi e Giuliano, oltre alla già citata Caruso. Cosa devono aspettarsi i supporters giallorossi?
In primavera apriamo un ciclo completamente nuovo: oltre questi cardini fondamentali perdiamo anche Di Giammarino rispetto all’ultimo scudetto, ma credo che comunque abbiamo una squadra competitiva con gli innesti di Lommi, Orlando e della maltese Sciberras. Chiaramente molto conterà la crescita delle nostre ragazze: ci sono Pienzi, Graziosi e Chahid in crescita oltre alle certezze Natali, Parnoffi, Liberati, Corrado, Chiappa, Greggi e Labate, quindi lavoriamo con fiducia sia per il torneo Arco di Trento che per difendere i tre scudetti consecutivi.
Rinviata la gara di Coppa ma il campo stava benissimo e all’ora del match splendeva il sole. Un rinvio inopportuno e soprattutto fatto senza consultarvi…
Dispiace che non ci sia stato chiesto un parer: è evidente che se si andava al campo si sarebbe giocato perché il campo era perfetto; credo abbia inciso la disorganizzazione sociale nella quale viviamo: città che si bloccano con mezza giornata di pioggia, ma certo non è una bella pagina di calcio questo rinvio, perché secondo me almeno affrettato nella tempistica. Lavoriamo duro e tra tante difficoltà ci alleniamo per far sì che la programmazione abbia poi un riscontro pratico.
Bertolini al posto di Cabrini. Il segno di un cambiamento epocale: che consigli senti di dare alla tua amica e collega?
Niente consigli tecnici, è brava e preparata e conosce bene il campionato italiano; vorrei in genere vedere più coraggio e meno piangerci addosso; sappiamo di dover colmare un gap fisico ma non deve essere l’unica prerogativa. Abbiamo qualità tecniche e tattiche da esaltare, e su questo dobbiamo lavorare; siamo ancora una realtà importante nel mondo del calcio e abbiamo situazioni da esaltare, bisogna dare anche alle società dei mezzi per far crescere le ragazze. La Germania ha investito sulle società contribuendo dal punto di vista economico a questa crescita, qui non si ha un contributo mai, sono dodici anni di campionato nazionali e mai abbiamo avuto nessun incentivo. Comunque approfitto per augurare anche qui a Milena un buon lavoro e… daje!!!
Credit Photo: Comunicato Stampa (Res Roma)