Il calcio femminile nella provincia di Brescia avrà, in questa stagione, una nuova squadra: si tratta della Pavonese, società situata a Pavone del Mella e ha una formazione maschile che disputerà il prossimo Girone C di Eccellenza, e da settembre debutterà nel femminile partendo dal Girone B di Promozione. Quali saranno gli obiettivi della dirigenza rossonera? A risponderci è Enzo Trematerra, il quale, oltre ad essere consulente del Presidente del club pavonese Gianluca Farina, è Dirigente della Prima Squadra rossonera Femminile.
Enzo, com’è partito il progetto della Pavonese Femminile?
«Noi siamo partiti nella scorsa stagione, dove abbiamo iniziato a trovare qualche sponsor, e che il territorio ha risposto bene, e poi creato una squadra Under 19. Quest’anno è nata una squadra che, inizialmente, era composta da alcune giocatrici della Cremonese, però la società ha deciso di riprendersele, restando quasi a mani vuote, ma in breve tempo siamo riusciti comunque ad inserire una rosa di quindici giocatrici, ma conto di averne ancora altre».
Che rosa sarà la Pavonese 2023/24?
«Abbiamo giocatrici giovani, altre di esperienza, e altre desiderose di rilanciarsi. Ognuna di loro ha una sua storia. Mi stanno aiutando alcuni collaboratori che mi danno una mano a rimpolpare la rosa».
Quale sarà l’obiettivo stagionale della Pavonese?
«Noi cerchiamo di fare bene in questa stagione, dove vogliamo conoscere bene questo mondo e il campionato di Promozione, per poi svilupparci stagione dopo stagione e strutturarci bene. Cercheremo di imparare durante la stagione. Le ragazze giocheranno a Pontevico, punto strategico per struttura e logistica. Speriamo che la Pavonese diventi il punto di riferimento per il calcio femminile».
Invece, a livello giovanile, come agirà la Pavonese?
«Quest’anno faremo la Prima Squadra Femminile di Promozione, poi punteremo ad avere un Settore Giovanile, ovviamente dipende da come agiremo sul territorio e i numeri delle tesserate».
La Pavonese è inserita nel Girone B di Promozione Lombardia. Che campionato possiamo aspettarci?
«Ci sono un paio di formazioni che sono forti, ma l’importante è fare delle partite in cui dovremo fare bella figura».
Come sta il calcio femminile nel bresciano?
«Molto bene, nel senso che c’è tanto interesse e tanto materiale. Purtroppo, sta soffrendo un po’ il fatto che il calcio femminile non si sia ben radicato negli addetti lavori. Ci sono molte realtà che vanno e vengono, ma la Provincia di Brescia è un territorio molto fertile. Vorrei che le società e la Federazione credano di più nel femminile».
L’eliminazione dell’Italia dal Mondiale ha rallentato o ha dato uno stimolo al movimento?
«Secondo me è uno stimolo a fare meglio, perché secondo me l’eliminazione, che per me è inaspettata, è stato un incidente di percorso. Credo che la CT Milena Bertolini abbia fatto bene. Bisogna lavorare bene e gestire meglio, perché c’è tanta confusione».
Cosa vuoi dire alle ragazze della Pavonese in vista della prima stagione nel femminile?
«Siamo dei pionieri, quindi dobbiamo essere un esempio per il territorio e per tante realtà che possano crescere e migliorarsi. Tutte le cose, se c’è forza, voglia e determinazione delle ragazze, possono diventare possibile».
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’ASD Calcio Pavonese ed Enzo Trematerra per la disponibilità.