Durante il tradizionale appuntamento di Incontro Azzurro sono intervenuti Costanza Esperti, giocatrice dell’Empoli Ladies, e Marco Landi, direttore sportivo delle Ladies.
I due ospiti hanno parlato del movimento femminile calcistico che negli ultimi anni si è sempre fatto più spazio. L’Empoli Calcio lo scorso anno per adempiere alle regole della Fgic incorporò il Castelfranco Fc. Dopo una stagione di affiliazione da quest’anno è cambiata anche la denominazione proprio in Empoli Ladies.
Costanza Esperti, difensore dell’Empoli Ladies:
“Lo scorso anno siamo arrivati a un punto dalla promozione ed è stata dura dover lasciare il titolo alla fine. Rimaniamo coi piedi per terra e rimaniamo umili perché dobbiamo lavorare se vogliamo far bene“.
Costanza racconta come ha cominciato a giocare:
“Questa domanda me la fanno spesso. Ho cominciato da piccola a giocare con alcuni amici a scuola. Poi, dopo aver imparato a nuotare, ho convinto i miei genitori e dopo due anni coi maschi sono entrata nel calcio femminile. Lo scorso anno sono arrivata a Castelfranco, diventata oggi l’Empoli Ladies“.
L’emozione di indossare la maglia azzurra:
“E’ un piccolo sogno che si avvera. Spero sia solo l’inizio per poter andare sempre avanti. Vedere il proprio nome scritto su quella maglia vuol dire davvero tanto, è una grande emozione”.
La giocatrice dell’Empoli Ladies racconta anche le difficoltà:
“Questa per me è una passione. Faccio avanti e indietro tutti i giorni da Firenze per questo sport, pur non avendo uno stipendio. A livello umano, per il gruppo, vale davvero tanto lo stesso. Per fare queste scelte si deve lottare tanto sia coi propri amici che con i propri genitori“.
I sacrifici sono comuque tanti:
“Io studio all’Università e appena esco spesso ho l’allenamento. Non sono comunque sacrifici, perché quando lo fai con passione e col sorriso sul volto tutto è più facile”.
Anche le trasferte sono impegnative:
“Mi piace molto vivere la squadra e lo spogliatoio. Quando si va in trasferta la giornata in pullman, o in traghetto quando si va in Sardegna, passa molto bene. Il gruppo è stata la nostra forza soprattutto l’anno scorso“.
In campo non si fanno sconti:
“Sono una che va molto sul contatto fisico da difensore. All’attivo ho un po’ di infortuni non indifferenti. In campo siamo avversarie, quello che serve per raggiungere la vittoria lo mettiamo. Poi, fuori dal campo, siamo tutti amici“.
Anche il direttore sportivo dell’Empoli Ladies, Marco Landi, ha commentato l’inizio della stagione delle ragazze azzurre:
“L’inizio è stato buono, ciò non toglie che dobbiamo rimanere coi piedi per terra. L’anno scorso abbiamo fatto una bella stagione, a un punto dalla promozione. Quest’anno però si riparte da zero, ripetersi non sarà per niente facile“.
Il mondo del calcio femminile si sta sviluppando?
“Qualcosa sicuramente manca, ma come diciamo tra noi addetti ai lavori c’è un treno che sta arrivando. La settimana scorsa il Sassuolo di Squinzi ha acquistato la Reggiana femminile. Noi grazie all’Empoli siamo riusciti a salirci, vedremo dove ci porterà“.
Ci sono differenze tra maschi e femmine?
“L’unica differenza che può esserci è quella fisica. La fisicità degli uomini è diversa, ma tecnicamente le ragazze fanno vedere anche ottime giocate. Per quanto riguarda il giropalla, gli inserimenti e i triangoli nel femminile sono il pane. Per chi ama il calcio e i movimenti le ragazze lo esprimono nella maniera migliore”.
Le squadre più forti del girone?
“A prescindere tutte. Noi quest’anno scendiamo in campo con quelle famose maglie e già da domenica andiamo a giocare con una neopromossa in Liguria, in un campo sintetico molto piccolo. La squadra avversaria è molto giovane e ci aggredirà: noi dobbiamo tirare fuori dal cilindro qualcosa di diverso“.
Tanta passione per giocare a calcio senza compenso:
“Le ragazze che giocano a calcio riescono a darsi le priorità. La passione dello sport riesce a farti organizzare bene la giornata. Le ragazze che abitano lontano non hanno molto tempo da poter dedicare alla vita sociale. Darsi i tempi giusti crea nelle ragazze forti motivazioni e responsabilità. Giocando a pallone le ragazze crescono in maniera esponenziale“.
Il settore giovanile è florido come quello maschile:
“E’ sempre stata la nostra filosofia. Quando abbiamo incontrato l’Empoli per parlare noi già da tempo avevamo adottato quel metodo. Formare una squadra di calcio femminile senza un settore giovanile ti costringe a chiudere dopo un po’ di tempo. Il 60% della nostra squadra viene dal settore giovanile“.
Tra poco partirà anche la campagna abbonamenti:
“Con una semplice tessera dal costo di 20 euro, 10 per chi è abbonato all’Empoli maschile, si possono vedere tutte le partite della prima squadra, della Primavera e delle Giovanissime. Ad ogni tesserina appartiene un numero e durante l’anno faremo varie iniziative e lotterie per far vincere qualcosa. Sabato 15 e sabato 22 saremo davanti all’Empoli Store con un gazebo per raccogliere queste adesioni“.
Landi racconta l’esperienza da direttore sportivo nel calcio femminile:
“Quando ci interessa una ragazza, dopo averla valutata, dobbiamo parlare con lei e poi coi suoi genitori. Noi abbiamo utilizzato negli ultimi anni il treno per gli spostamenti, dato che le ragazze non percepiscono nessun onere. Prendevamo le ragazze più grandi e gli facevamo fare una sorta di ‘tutor’. Le ragazze più piccole arrivavano alla stazione e quelle adulte le portavano al campo. Da quando la squadra ha cambiato nome, da Castelfranco Fc a Empoli Ladies, l’appeal è diverso“.