“Vivere ad Empoli è stato bellissimo, mi sono sentita a casa anche se ero così lontano dal mio paese. La vita era bella ad Empoli!”. Una dichiarazione d’amore importante che certifica come l’Italia, ed in questo caso la città toscana, faccia sempre colpo. Raggiunta dai nostri microfoni, Emily Garnier ha voluto fare un viaggio nel suo passato italiano e nel suo presente danese. “In Italia mi è piaciuto molto imparare la lingua e la cultura, ma la cosa che mi è piaciuta maggiormente sono il cibo e le bevande. La cosa che mi manca di più è il caffè!!”
Come ogni storia romantica però ha avuto qualche scossone. E questa volta la Scandinavia è un passo avanti. “Penso che ovunque, purtroppo, si trovano persone che credono negli stereotipi e non amano il calcio femminile o non lo rispettano. Tuttavia direi che la società danese è molto più favorevole a questo sport. Sono molto lungimiranti qui ed aperti a conversazioni su come stanno le cose e su come possono essere migliorate. Penso che l’Italia sia molto orgogliosa del calcio maschile e mi piacerebbe vedere più italiani che sono orgogliosi di tutto il calcio italiano, non solo degli uomini”.
L’amore non è bello se non è litigarello, e soprattutto se non arricchisce i due partner. “Penso di essere una giocatrice molto più completa dopo la mia esperienza in Italia. Ironia della sorte, la parte del gioco che ho migliorato di più è stata quella offensiva. Mi sono sentita molto più a mio agio nel distribuire la palla in modo da preparare la mia squadra ad iniziare la manovra d’attacco”.
In una relazione, bisogna fare il salto di qualità e spesso coincide con l’abbandonare una strada. Senza però chiuderla definitivamente. “Ho avuto l’opportunità di fare un passo avanti nella mia carriera, quindi l’ho colta. Il Fortuna è noto in tutta Europa come un club di alto livello per essere costantemente in Champions League vincendo la Danish League. Per quanto riguarda il ritorno, l’Italia ha un posto speciale nel mio cuore, quindi non escluderei nulla”.
Quali sono le principali differenze tra il calcio danese e quello italiano?
“Ogni campionato di calcio del mondo ha uno stile diverso. Il calcio italiano che ho vissuto è stato molto appassionato e pieno di creatività, mentre il calcio danese è più organizzato e laborioso. Mi è piaciuto molto giocare in entrambi i campionati per quanto diversi possano essere, entrambi mi hanno insegnato molto”.
Con la sua nuova squadra ha avuto la possibilità di debuttare in UWCL. Quali obiettivi ha in questa competizione?
“Giocare in Champions League è un sogno che si avvera. È l’apice dell’esperienza europea e da bambino negli Stati Uniti sembrava tutto così bello e lontano. Quindi poter giocare e vincere il nostro primo round è stata davvero un’esperienza speciale. Come giocatrice di calcio, vuoi giocare contro le migliori giocatrici e le migliori squadre. Il mio obiettivo in UWCL è lavorare con la mia squadra per combattere fino in fondo in ogni partita, indipendentemente dall’avversario. Alla fine della giornata non importa quale squadra sei. Quando scendi in campo siamo tutte solo calciatrici che fanno tutto il possibile per vincere”.
Com’è la situazione in Danimarca tra Covid e campionato?
“Il Covid è un casino ovunque, quindi abbiamo avuto alcuni problemi, ma la Lega è stata molto brava nel mantenere i giocatori, lo staff e i tifosi al sicuro in questi tempi incerti. Abbiamo tre partite che avrebbero dovuto essere giocate nel 2020 e che recupereremo quest’anno. Tuttavia, mi sento molto fortunata a giocare. Le cose sono difficili, ma il calcio porta molta gioia nel mondo”.
Nella squadra con lei ha diversi elementi della nazionale danese. Come hanno affrontato la doppia sfida contro la nostra Nazionale?
“Ovviamente l’Italia è stata un’avversaria molto forte e le mie compagne erano entusiaste di quelle partite. È stato davvero divertente per me guardarle visto che ho giocato con o contro molte giocatrici di entrambe le selezioni”.
Quali sono i suoi obiettivi futuri?
“Il mio obiettivo futuro è solo quello di continuare a crescere nel calcio e raggiungere il mio più alto potenziale possibile. Ci sono molte cose che sono entusiasta di migliorare nel mio gioco!”
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“Living in Empoli was wonderful, I felt at home even though I was so far from my country. Life was good in Empoli!”. An important declaration of love that certifies how Italy, and in this case the Tuscan city, always impresses. Reached by our microphones, Emily Garnier wanted to take a journey into her Italian past and her Danish present. “In Italy I really enjoyed learning the language and culture, but the thing I liked the most is the food and the drinks. The thing I miss the most is the coffee !!”
Like any romantic story, however, it has had some shocks. And this time Scandinavia is one step ahead. “I think that unfortunately, everywhere there are people who believe in stereotypes and don’t like women’s football or don’t respect it. However I would say that the Danish company is much more in favor of this sport. They are very far-sighted here and open to conversations about how things stand and how they can be improved. I think Italy is very proud of men’s football and I would like to see more Italians who are proud of all Italian football, not just men”.
Love is not beautiful if it is not a quarrel, and especially if the two partners are not enriched. “I think I am a much more complete player after my experience in Italy. Ironically, the part of the game that I improved the most was the offensive one. I felt much more comfortable distributing the ball in order to prepare my team to start the attack maneuver“.
In a relationship you have to make the leap in quality and often it coincides with abandoning a path. But without closing it permanently. “I had the opportunity to take a step forward in my career, so I took it. Fortuna are known throughout Europe as a top-tier club for consistently being in the Champions League by winning the Danish League. As for the return, Italy has a special place in my heart, so I wouldn’t rule out anything”.
What are the main differences between Danish and Italian football?
“Each football championship in the world has a different style. The Italian football that I have experienced has been very passionate and full of creativity, while Danish football is more organized and hardworking. I really enjoyed playing in both leagues, however different they are, they both taught me a lot ”.
With her new team, she had the chance to make her UWCL debut. What are your goals in this competition?
“Playing in the Champions League is a dream come true. It’s the pinnacle of the European experience and as a kid in the US it all felt so beautiful and far away. So being able to play and win our first round was really a special experience. As a soccer player, you want to play against the best players and the best teams. My goal in UWCL is to work with my team to fight to the hilt in every match, regardless of the opponent. At the end of the day it doesn’t matter which team you are. When you take the field we are all just players who do everything possible to win ”.
How is the situation in Denmark between Covid and the championship?
“Covid is a mess everywhere, so we have had some problems, but the League has been very good at keeping the players, staff and fans safe in these uncertain times. We have three games that should be played in 2020 and that we will make up for this year. However, I feel very lucky to play. Things are difficult, but football brings a lot of joy to the world”.
In the team with her she has several elements of the Danish national team. How did they face the double challenge against our national team?
“Obviously Italy was a very strong opponent and my teammates were enthusiastic about those matches. It was really fun for me to watch them as I played with or against many players from both selections“.
What are her future goals?
“My future goal is just to keep growing in football and reach my highest potential possible. There are a lot of things I’m excited to improve in my game! “