“L’Italia ha rappresentato una tappa importante nonostante sia stato un anno difficile”: così giudica la permanenza in Italia Ella Van Kerkhoven, ex attaccante delle nerazzurre. Ad inizio stagione, la belga è tornata in patria per ripartire al meglio dopo un periodo poco piacevole. Arrivata nel Bel Paese con la spinta dei successi con l’Anderlecht, è stata tormentata dagli infortuni che non le hanno fatto mostrare tutto il suo potenziale.

“Mi sono fatta male velocemente: prima ai piedi nell’ottobre del 2019, poi sono successe altre cose con l’ennesimo infortunio a febbraio. È diventato sempre più difficile mostrare il mio meglio”, afferma ai microfoni di Sport Foot Magazine. “Quando tutto si è fermato a causa del coronavirus, ho deciso di tornare in Belgio per rimettere tutto a posto, e ad aprile sono stata operata. A quel punto era meglio fare un passo indietro per riprendersi”.

Però il suo avvicendamento nel nostro campionato non le ha procurato solo dispiaceri. “Dall’esperienza all’Inter ho imparato molto. È uno stile completamente diverso rispetto a quello che avevo conosciuto in Belgio, molto difensivo. In Belgio, è più la velocità del gioco che conta e determina lo stile. Fisicamente, è stata la preparazione più intensa di tutta la mia vita. Quando ho annunciato la mia partenza, sono stata avvertita: “Attenzione, perché laggiù sono matti!” Probabilmente ho sottovalutato questa parte dell’avventura”. Nelle poche partite che ha giocato, la numero 12 è risultata efficace con i suoi contrasti aerei decisi. “A livello offensivo, il mio gioco di testa è stato davvero utile, perché non è una parte del gioco che spicca particolarmente”.

Per chiudere, la classe 93 fa delle riflessioni sul suo futuro con un occhio alla nazionale. “È normale guardare sempre a obiettivi ambiziosi. Manca ancora un anno e mezzo all’Europeo, ma è quello a cui sto puntando. Le qualificazioni sono state un grande evento e la competizione sarà molto dura, ma sono felicissima. La prima tappa sarà a livello nazionale, giusto per accumulare i minuti per aiutare La Gantoise e poi vedremo cosa succederà per la selezione”.

Credit Photo: Matteo Papini