Primo sorriso tra le mura amiche del “Mecchia” per il Portogruaro femminile, allenato dal tecnico Moreno Morettin, impegnato nel 22° turno contro Le Torri. Le padroni di casa hanno vinto con un tondo 6-1, dando cosi continuità al successo esterno del turno precedente sul campo dell’Oristano. Ottima la prestazione generale delle granata impreziosita dalla doppietta di Aurora Finotto, nei primi venti minuti, e dalla splendida rovesciata di Albulena Gashi, al quarantesimo, che ha chiuso il primo tempo sul 3-0 per le locali. Nella ripresa il poker, al nono, griffato Rebecca Piemonte condito dalla rete direttamente da calcio d’angolo di Giorgia Furlanis, al sedicesimo, e dal sigillo, al trentaduesimo, di Valentina Gallo. Felicità anche in tribuna dove erano presenti il presidente Giorgio Furlanis e il dirigente Sasha Gashi affiancati dal capitano Donatella Novellino. La squalifica di quest’ultima ha consegnato la fascia sul braccio di Elisabetta Volpatti, difensore classe 2000, che abbiamo raggiunto per qualche battuta sul momento del Portogruaro.
Domenica è giunto il primo successo casalingo al “Mecchia”. Quanto aspettavate questo momento?
“Era fondamentale portare a casa il risultato pieno e prendere i 3 punti al Mecchia, nel proprio stadio tutto un altro sapore, soprattutto le vittorie di questo tipo. Quella di domenica è stata una partita fondamentale sia per la posizione in classifica, che per tenere alto il morale della squadra dopo la vittoria in Sardegna”.
Nell’ultimo match interno nonostante una buona prova con l’Isera è arrivata una sconfitta nel finale, in uno scontro diretto per la salvezza. Pensavate che la permanenza nella categoria poteva essere compromessa?
“È stato sicuramente un momento difficile da superare. Appena finita la partita c’è stato un attimo di sconforto che ci ha portate a pensare che non ci fosse più nulla da fare. È stato solo un secondo però, poiché l’amore per il Porto e l’attaccamento alla maglia ci hanno dato la forza di rialzarci e continuare a lottare per la salvezza, anche perché nulla era ancora scritto. Dopo la sconfitta, abbiamo lavorato molto, calcisticamente parlando ma non solo, infatti l’atteggiamento si è rivelato il nostro punto di forza nelle ultime due vittorie”.
Sette giorni dopo l’exploit in trasferta con l’Oristano, squadra che a Portogruaro aveva dimostrato buoni valori. Speravate di ottenere l’intera posta in palio? Cosa vi ha spinto a tenere una prestazione cosi convincente?
“Non è stata facile come trasferta, però si è vista quanta fame avevamo, e niente è riuscito a compromettere la nostra concentrazione. Eravamo lì con un obiettivo ed era il minimo per ripagare tutti i sacrifici. Era il nostro momento”.
Il risultato pieno in terra sarda quanto autostima vi ha dato visto che i tre punti mancavano da un po’? Era l’iniezione di morale che vi serviva per questo rush finale?
“I tre punti ad Oristano sono stati la scossa che ci ha fatto riacquisire la fiducia e l’autostima persa nel corso del campionato. E’ stato in questo momento che abbiamo realizzato di potercela fare e che il traguardo non è irraggiungibile”.
Domenica la gara con Le Torri dove è giunta una preziosa vittoria con una partita messa in discesa già nel primo tempo. Siete parse decise già dal primo pallone giocato. Cosa vi ha chiesto il mister in settimana?
“In settimana, dato che tutti ci aspettavamo sarebbe stata una partita ricca di tensione per via dell’importanza, il mister ha preferito lavorare su pochi e semplici concetti che però si sono rivelati fondamentali, a partire dalla mentalità che è stata vincente già dal primo minuto e ci ha permesso di spingere il pallone in rete ben sei volte, sintomo di grande concentrazione e consapevolezza”.
Bella prova generale con alcune giocatrici a ricoprire ruoli non esplicitamente di loro competenza. Questa partita ha sottolineato anche la voglia di questo gruppo di raggiungere l’obiettivo salvezza?
“Sì, il fatto che alcune delle mie compagne si siano messe a disposizione del gruppo per coprire alcune assenze forzate, è stato solo uno degli aspetti che mettono in luce la voglia che abbiamo di giocare in Serie C anche il prossimo anno. Ad ogni modo, in momenti di difficoltà come questo, a nessuna di noi importa più il ruolo occupato, ma l’attenzione è concentrata sul fare bene e rendersi utili alla squadra per raggiungere l’obiettivo comune”.
Sei reti siglate ed alcune di ottima fattura. Dieci realizzate in due gare contro le quattordici totali nelle precedenti 18 sfide. Cosa è cambiato a tuo avviso davanti?
“Sicuramente l’Oristano e Le Torri sono due squadre più alla nostra portata rispetto ad altre, questo però non toglie il fatto che stiamo facendo un gran lavoro.
Davanti più che tecnicamente o tatticamente, penso sia cambiato qualcosa dal punto di vista psicologico. Abbiamo una maggiore tranquillità di giocata e questo ci ha portate ad arrivare più spesso alla conclusione in confronto ad altre gare passate”.
Mancano quattro gare dove dovete conquistare qualche altro punticino per blindare questa posizione. Domenica trasferta contro il Vittorio Veneto, volete allungare la vostra striscia utile?
“Sappiamo che sarà una partita combattuta dal primo all’ultimo minuto, questo comunque non frena le nostre aspettative e la nostra voglia di vincere. Sarebbero tre punti conquistati non solo delle ragazze che scenderanno in campo, ma anche da tutto la staff che ci segue e la dirigenza, che credono quanto noi nel raggiungimento dell’obiettivo finale. In questo momento della stagione abbiamo più consapevolezza dei nostri mezzi, fiducia in noi stesse, ma soprattutto non abbiamo più paura perchè sappiamo chi siamo e dove vogliamo arrivare: tutti insieme, fino alla fine, come intona il nostro urlo”.
Photo credit: Andrea Nicodemo