È una rete di Erica Gonçalves sul rettangolo di gioco casalingo a porre il Moncalieri in fase di “aggancio” statistico a tema podio: per la formazione allenata da mister Ferrarese quello ottenuto in occasione della terza disputa del girone di ritorno (nonché dicottesima giornata di campionato) contro il Lumezzane è indubbiamente un traguardo importante, dato da un vantaggio per nulla scontato ed un approccio alla gara non casuale che attualmente vale non solo il +3 in termini di punteggio ma la parità di gradino proprio con l’opposta battuta in tale circostanza.
Le biancoblù sono apparse molto ben organizzate e non si sono fatte intimorire, pur trovandosi davanti un gruppo rivelatosi ostico in molteplici incontri del percorso generale 23/24. Si tratta di un punto esclamativo rimarcato che va ad evidenziare il trionfo numero 14 del percorso.
Con estremo piacere ne abbiamo parlato con Elisabetta Milone, portiere classe ’95 dell’équipe piemontese.
Benvenuta Elisabetta! Come procede il viaggio in maglia Moncalieri? Il tuo è un percorso avviato l’anno scorso, ma che ti ha permesso di incontrare qualche vecchia compagna, visto il precedente impegno nel Pinerolo. L’apporto delle più giovani aggregate al gruppo, poi, è stato molto consistente, a dimostrazione di quanto il periodo con la Prima Squadra sia stato utile sia alle grandi sia a loro per crescere di livello, ovviamente sempre insieme…
Sono arrivata al Moncalieri dopo l’accoglimento della proposta del Presidente e del Direttore Sportivo accostata all’intenzione di creare una buona rosa e fare un buon campionato (aspetto che, per fortuna, si sta concretizzando). In riferimento al Pinerolo sono contenta di aver avuto la possibilità di giocare con le mie vecchie compagne, ma siamo veramente tutte unite. Sono davvero felice di far parte di questo gruppo.
Si può dire che ogni risultato ottenuto nel girone di ritorno abbia un peso maggiore: certamente ciò che è stato costruito fino ad ora dalla squadra pone evidenti segni di equilibrio su quello che è un campionato abbastanza competitivo. Il vostro inserimento da neopromosse è stato piuttosto positivo, considerati i segnali. In questo momento quanto è importante evitare blackout per facilitare il blocco sorpasso e rimanere in posizione salvezza?
La parte principale del nostro obiettivo è proprio la salvezza. Chi gioca ed è competitivo vuole sempre vincere, ma sappiamo bene che tutte le partite sono toste: abbiamo avuto uno scivolone con la Roma, squadra che in graduatoria occupa una posizione medio-bassa, eppure ci ha dato del filo da torcere! Dobbiamo sempre prestare attenzione.
Domenica contro l’ormai ex capolista Lumezzane non le avete mandate a dire: il risultato ottenuto non è stato largo, (il che non significa nulla), un risultato che, però, vi ha permesso di agganciare la seconda posizione. Non è solo una questione di classifica ma di forza di coesione tra i vari reparti, nonché voglia di fare bene. Quanto è pesata questa vittoria, non solo per la formazione opposta (che si sapeva essere abbastanza temibile visto lo spazio che è riuscita a ritagliarsi) ma anche perché questa è una importante fase di campionato…
Per noi è stata una vittoria importantissima: a giovarne è stato il nostro spirito, ma, al di là della nostra neopromozione, abbiamo dimostrato alle avversarie che ci siamo e che abbiamo valore.
Rimanendo in tema classifica, la lotta per il famigerato salto di categoria è ora più aperta che mai e continua a coinvolgere tante delle formazioni impegnate nel girone: quale sarà, a parer tuo, la chiave per allungare la striscia positiva tracciata fino ad ora?
Ci teniamo a confermare quanto fatto. Abbiamo ancora gli scontri diretti e il campionato è lungo, considerate le dodici giornate da disputare. Sarà fondamentale restare unite come gruppo. Da inizio anno non sono mancati gli infortuni, ma la coesione ci darà la forza per continuare a stringere i denti ed andare avanti al meglio.
Ora volerete in terra sarda e sarete ospiti della Tharros, formazione che al momento non viaggia in acque così tranquille, ma che se vuole sa essere pericolosa. Fin qui avete sempre giocato con intensità: cosa vorresti vedere di più in tale occasione dalla tua squadra e che approccio ti aspetti dalle oristanesi, già incontrate durante la prima fase stagionale e contro la quale si ricorda il vostro vantaggio per 2-0 sulla stessa?
La voglia di fare bene insieme non manca. Quella con la Tharros sarà un’altra sfida tosta: anche loro, da neopromosse, stanno avendo dei buoni risultati; la stiamo preparando con molta serenità ma allo stesso tempo con la giusta serietà. Non c’è da sottovalutare nessuno.
La squadra dovrà indubbiamente mantenere il coraggio, continuare ad essere propositiva come ha dimostrato finora ed avere voglia di vincere. Certo, bisogna avere costanza e maturità anche nell’ammortizzare quelli che possono essere gli imprevisti, ma sempre seguendo una linea verde. A parer tuo cosa servirà da oggi e nel futuro per dare continuità a questo momento prestigioso che la società sta vivendo come realtà al femminile?
La precedente esperienza ci ha già dato modo di essere protagoniste di questo campionato. In quel frangente la difficoltà è stata riunirsi alle altre: una volta superato quell’ostacolo è stato tutto in discesa. Quello che dobbiamo fare è rimanere compatte e concentrate, continuando a migliorare senza smettere mai di puntare all’obiettivo.
Il tuo augurio per questa seconda parte di stagione e gli obiettivi che confermi, sia come squadra che individualmente?
Per me il gruppo è fondamentale. Personalmente non voglio mai fermarmi, anzi, ambisco a dare sempre di più; confermare l’unione dell’insieme sarebbe davvero l’ideale, con un conseguente migliorare costante.
Non ci sentiamo mai arrivate e dove non arriva una arriva l’altra.
Statisticamente parlando, restando nel posto attuale le altre saranno sempre più vogliose di batterci, percui sarà importante non mollare la presa. In questo anno è capitato di raggiungere una serie di clean sheet (traguardo che si è interrotto proprio con la sconfitta davanti alla Roma Calcio), ecco: spero riusciremo a riprenderceli!
Si ringrazia Elisabetta Milone e la società tutta per la gentile concessione.