Riflettori ancora più accesi sul campionato di serie C al quale mancano sette giornate per concludersi.
Nel caso del Moncalieri (girone A) nella domenica più recente è stata l’Orobica l’opposta formazione ad imporsi davanti, con un 5-1 di risultato: una gara, seppur consapevolmente complicata in prospettiva iniziale, combattuta a testa alta.
Il gruppo guidato da mister Ferrarese, però, non taglia i ponti con l’unione tra compagne: di fatti, pur avendo rimediato la terza sconfitta in tale fase, non scalfisce il duro lavoro compiuto finora che ha regalato il terzo posto in categoria ed è già col pensiero rivolto verso la prossima gara che lo vedrà aprire i cancelli casalinghi per fare i conti con il Meda, altra confermata inseguitrice della salvezza in questo percorso di ritorno.
A parlarne con noi Elisa Ceppari, esterno offensivo della squadra piemontese, protagonista del goal-risposta sfoggiato davanti alle sharks.
Benvenuta Elisa! Prima stagione in maglia biancoblù per te, ma da subito ti sei resa protagonista aiutando concretamente la squadra con giusto atteggiamento e ben 13 reti all’attivo. Cosa pensi di questo Monca? Dove può arrivare?
Si, prima stagione ma gruppo coeso e tanti volti già noti, e forse questo ha fatto la differenza fin da subito. Nonostante fossimo una squadra neo-promossa, ci siamo trovate a lottare per il primo posto senza togliere niente a nessuno, e continueremo a farlo, anche dopo le ultime frenate.
Dietro ogni goal, seppur mio, c’è tutto un lavoro collettivo: sono le mie compagne ad agevolarmi in questa conclusione; senza intesa, infatti, non ci sarebbero stati questi 13 gol!
A proposito di reti, che peso ha avuto quella che ha permesso di sancire la parità due domeniche fa contro l’Ivrea e la più recente firma contro l’Orobica che ha accorciato le distanze?
Ogni rete è importante: certe volte salva la partita, altre crea l’opportunità di ribalta, come stava per accadere durante l’ultima partita. Onestamente mi pesa di più quando “me la mangio” e rischiamo di perdere per un errore sotto porta!
Come squadra state affrontando un girone di ritorno che riserva continuamente sorprese. È bene saper riconoscere il proprio valore a prescindere dal risultato, ma, inutile girarci intorno, i punti servono eccome!
Nelle ultime gare non siete riuscite a trovare la piena vittoria (è il caso di Baiardo, Ivrea ed Orobica): come spieghi questa differenza rispetto all’andata?
Questa inversione di tendenza penso ricada su varie cause. Sicuramente rispetto all’andata stiamo affrontando diversi infortuni di pedine fondamentali (Levis, Nicco, Tamburini, Bianco, Civalleri) e chi fino adesso ha giocato tutta la stagione inizia ad avere il fiato corto.
Anche tenere la concentrazione per così tante partite ed essere mentalmente tranquille costantemente non è banale, soprattutto per chi ha giocato poco in questa categoria.
Tutto ciò penso sia normale, l’unica cosa che dobbiamo fare è lavorare per superare insieme questo periodo.
Sosta pasquale terminata, è arrivata la sconfitta contro una delle direttissime “rivali” stagionali: l’Orobica. Il tuo parere sulla prestazione?
C’è poco da dire: fisicamente sono state superiori a noi. Non abbiamo giocato con quella tranquillità che fino ad ora ci aveva contraddistinto ed i reparti erano disuniti tra loro, inoltre è mancata la reazione alla forza dell’avversario, trovata solo ad inizio secondo tempo.
Dispiace perché sono convinta che eravamo alla loro altezza (vedi il pareggio dell’andata e la vittoria contro il Lumezzane), ma, complice la stanchezza e la poca lucidità, abbiamo buttato via una bella possibilità.
In vista della prossima sfida domenicale contro il Meda, come vi state preparando e quale sarà, secondo te, il miglior modo d’approcciare alla gara, a meno di dieci giornate dalla chiusura del campionato?
Bisognerà viverla come una finale, percui dovremo vincere senza farci condizionare dai risultati negativi ed usarla come possibilità di riscatto per dimostrare che meritiamo di essere là davanti. Dovremo farlo per noi in primis, per chi ha giocato meno e non vede l’ora di entrare, e poi per chi ha sempre creduto in noi, dallo staff alle compagne che per infortunio non potranno prendere parte alla gara.
La mentalità talvolta rassicura, anche quando non va secondo i piani. Quella in corso è una fase in cui ogni gruppo si armerà fino ai denti per impedire la sconfitta: cosa consigli alle tue compagne dopo un girone d’andata condotto positivamente?
Sarà necessario affrontare partita dopo partita e cercare di migliorarsi ad ogni allenamento per aggiungere sempre qualcosa al proprio bagaglio (o come piace dire al mister “vivere l’allenamento”).
Gli obiettivi rimangono chiari e la grinta per perseguirli anche. L’attitudine alla voglia di vincere e al mettere in campo più del massimo non mancano (a confermarlo il dato statistico che vi vede sempre in agguato verso il primo posto). Ora, per il futuro più imminente per te e per la squadra vorresti che…
Giocassimo divertendoci e lottassimo su ogni pallone per portare a casa il risultato. Quando l’abbiamo fatto siamo sempre riuscite nell’intento, e questo non può che creare entusiasmo e buon umore, sia per chi è in campo sia per chi è in panchina o in tribuna a sostenerci!
Si ringrazia Elisa Ceppari e la società tutta per la gentile concessione.