Elena Linari, difensore dell’Atletico Madrid e della Nazionale, ha parlato a Sky Sport:

Il mondiale francese 
Il ricordo più bello? Sicuramene è legato alla prima partita, quella contro l’Australia. Un’emozione incredibile vincere all’ultimo secondo“.

L’Atletico Madrid
“Un’emozione straordinaria. E come può non esserlo quando ti ritrovi a giocare in una delle squadre più importanti al mondo? E’ sicuramente una grande responsabilità, ma è bellissimo. E allora mi godo questo sogno, sperando che duri ancora tanto tempo”.

“E’ stato una stagione travagliata, abbiamo cambiato ben tre allenatori ed essere a 9 punti dal Barcellona ci stava un po’ penalizzando. E’ stata comunque una stagione positiva. Mi dispiace si sia chiusa così, ma al momento è meglio pensare alla salute”.

“Ho passato molto tempo a studiare, anche lo spagnolo. Ma noi fiorentini siamo bravi ed avvantaggiati: ci basta aggiungere una “s” in fondo a tutte le parole, alla Pieraccioni!”

La Fiorentina 
“Onorata di indossare quella maglia e da tifosa poi ancora di più. Per il futuro, non saprei, al momento è ancora tutto da valutare. All’Atletico ho un contratto lungo e poi in Spagna sto davvero bene. Ovviamente mai dire mai”. Un sogno? “Sogno di poter crescere, avere la stessa fame e migliorarmi continuamente”.

Parisse
“Per me Sergio è sempre stato un esempio sotto tutti i punti di vista. E proprio al recordman della palla ovale la calciatrice risponde sul lockdown e la difficoltà di restare a casa, senza potersi allenare. “La cosa più complicata di questa situazione per me è stato il dover calcolare bene il lavoro da svolgere e l’alimentazione: due cose fondamentali per tutti gli sportivi”.

Il soprannome La Talpina
“Mi è stato dato anni fa dal vice allenatore di Cabrini. Non c’è un motivo particolare– spiega la Linari- ma mi è piaciuto molto da subito. Tanto che ormai mi chiama così anche mia mamma!”

Il coming out
“Quando ho scelto di parlarne, mi sono scoperta, ho reso pubblico un aspetto privato per sensibilizzare le persone. Non credo che il calcio significhi omosessualità o eterosessualità, ma semplicemente sport, è quello che mi ha permesso di conoscermi interiormente e di tirar fuori la mia forma d’essere con le altre persone“.

Credit Photo: Facebook Elena Linari