Arianna Ozimo è la “saracinesca” del Cuneo calcio femminile: nata a Chivasso il 12 aprile 1995, il portiere biancorosso ha fatto la trafila delle giovanili con la maglia del Torino. In seguito una stagione nell’Alessandria per poi approdare nella stagione 2014 al neopromosso Cuneo.
Quella in corso rappresenta per Arianna Ozimo la stagione della consacrazione, contraddistinta da una lunga serie di presenze e, soprattutto, da tante gare vissute da vera protagonista salvando il risultato.
Sei alla tua terza stagione a Cuneo, probabilmente la migliore dal punto di vista delle prestazioni; a cosa è dovuto questo salto di qualità: ad un normale processo di maturazione dal punto di vista sportivo, ad un ambientamento finalmente completato o, ancora, a quali altri fattori?
“Ti confermo che questa è la mia stagione migliore dal punto di vista delle prestazioni, penso che questa crescita possa essere attribuita a diversi fattori: un ruolo fondamentale al mio percorso di crescita è da attribuire sicuramente alla continuità di presenze e prestazioni che quest’anno sto ottenendo. Una costanza che mi consente di maturare partita dopo partita”
A 22 anni (ancora da compiere) titolare in serie A con un ruolo da protagonista: che cosa si prova e, soprattutto, ti aspettavi di raggiungere un traguardo simile?
“Ovviamente era un traguardo che mi ero prefissata anche se -visto l’andamento delle precedenti stagioni- non mi aspettavo di raggiungerlo così velocemente. A oggi sono fiera di quello che sto ottenendo, sempre però consapevole che posso fare molto di più”.
Il Cuneo nella massima serie non sta sfigurando: forse qualche black out di troppo, ma la salvezza è lì a portata di mano: cosa ti aspetti in questo finale di stagione e secondo te è possibile una salvezza senza passare attraverso i play out?
“Sinceramente preferisco non parlare delle salvezza prima del termine della stagione, sono però convinta che se la squadra continua a lavorare come sta facendo in questi ultimi mesi non potrà che fare bene e ottenere gli obiettivi prefissati”.
Se guardi alle partite di questa stagione, quale momento ricordi con maggiore affetto e quale invece è il rammarico più grande?
“Tutte le partite della stagione, per un motivo o per un altro, le ricordo con particolare affetto, se devo citare il rammarico più grande è indubbiamente quello legato alla gara di ritorno contro il Brescia dove, dal punto di vista della prestazione personale, ho avuto un black out che mi ha portato a giocare al di sotto delle prestazioni registrate nei turni precedenti”.
Il prossimo turno di campionato vedrà il Cuneo impegnato in casa con il Tavagnacco: come vi state preparando?
“Stiamo lavorando con intensità e impegno per la partita, come d’altronde si fa prima di ogni gara: siamo pienamente consapevoli delle nostre potenzialità, dobbiamo rimanere concentrate”.
E’ già una sfida cruciale per quanto concerne il discorso salvezza?
“Non è un match diverso dagli altri, non esistono gare più importanti delle altre, ogni partita è importante per quanto riguarda la salvezza e tutte noi sappiamo bene che non possiamo permetterci di perdere punti in questo momento”.