Cristiana Girelli a partecipato al format “A casa con la Juve” sul sito bianconero, inseme a Claudio Marchisio. Il numero 10 bianconero ci racconta la sua quotidianità a casa e un aneddoto sui Mondiali di calcio:
“Sono a casa dei miei genitori a Brescia, gli unici felici di questa quarantena perché possono vedermi 24 ore su 24 e non capita spesso. Se stiamo a casa tutti ne usciremo bene. Questa convivenza forzata sta diventando particolare. Io ho due cani, un rottweiler di 9 anni che di recente ho dovuto portare al veterinario urgentemente, ed ho anche un barboncino”.
“Il momento più bello con la Juve? Potrei dire anche io il primo Scudetto ma mi differenzio e dico la prima Supercoppa. Mentre una calciatrice con cui mi piacerebbe giocare con Vivianne Miedema, centravanti dell’Arsenal e della Nazionale olandese”.
“Il pallone dei Mondiali? A Vinovo dovevamo fare un servizio per la UEFA io e Bonansea. La prima cosa che ho visto è stato il pallone, lo presi in mano e chiesi alla ragazza che gestiva il tutto se avessi potuto tenerlo. Lei mi ha detto che non poteva lasciarmelo. Così pensai che in qualche modo me lo sarei preso ai Mondiali. Ho fatto una fatica a prendermelo, perchè la UEFA non voleva lasciarmelo”.
“Sono sincera, sono molto tranquilla e serena prima di entrare in campo, non sono una che si agita. Se sono agitata è un brutto segno. Cerco di smorzare la tensione con la mia allegria. Quando sono a Vinovo guardo se i miei genitori sono arrivati perché vengono da Brescia, quindi quella è la mia prima preoccupazione. Mi prometto di uscire dal campo senza rimpianti, dando tutta me stessa. Il momento più personale è quando vai a fare la doccia e hai tempo per fermarti a pensare la partita che hai appena vissuto. Quel momento, se non hai dato tutto, è più brutto della sconfitta”.
Credit Photo: Andrea Amato