Il Cortefranca ha battuto il Venezia per 7-1 vincendo il Girone B di Serie C senza subire alcuna sconfitta. Una delle artefici di questo obiettivo è Chiara Belotti, portiere classe ’89, e che domenica ha chiuso la sua storia d’amore con il pallone. La nostra Redazione ha raggiunto Chiara coi nostri microfoni.
Chiara cos’è per te essere un portiere?
«Il portiere per me è un ruolo che deve guidare e dare sicurezza alla squadra, e quando è in difficoltà non deve abbassare la guardia».
Com’è iniziata la tua avventura col calcio?
«Ho giocato con i miei cugini, poi ho iniziato a giocare con la squadra del mio paese, poi sono passata al Franciacorta fino a quando la formazione non si è scolta, e cinque anni fa sono approdata al Cortefranca».
Nel 2019 hai centrato con questa squadra il girone lombardo di Eccellenza e la salita in Serie C.
«Per me quella promozione è stata un’emozione indescrivibile, perché qui c’è il gruppo che fa tanto, ed è stato bellissimo».
Avresti mai pensato di vincere quest’anno il campionato?
«I presupposti c’erano, perché ci conscendo le ragazze e i nuovi acquisti si poteva puntare tra le prime tre, ma mai avremmo pensato di vincere».
Dove hai capito che la Serie B era alla portata del Cortefranca?
«Lo abbiamo capito quando abbiamo allungato il vantaggio di otto punti sul Trento. Contro di loro le gialloblù hanno difeso invece di attaccare: lì abbiamo iniziato a crederci nella promozione».
A chi dedichi questa salita in cadetteria?
«Questa salita in cadetteria la dedico alla mia famiglia, alle mie amiche che stanno fuori dal calcio e alla mia nipotina».
Contro il Venezia sono arrivati altri due obiettivi: l’imbattibilità e Roberta Picchi capocannoniere della categoria.
«Rimanere imbattute per tutto il campionato è stata una bella soddisfazione, perché può esserci una caduta, ma il fatto di non aver perso una partita è stato veramente bello. Roberta Picchi è una delle mie più grandi amiche, la seguo da quando giocava nell’Orobica. È una persona di grande cuore che aiuta la squadra: se lo merita il titolo di capocannoniere».
Ora lasci un movimento che sta iniziando a prendere finalmente piede anche nel nostro paese.
«Il calcio femminile italiano sta crescendo tanto, dispiace lasciare proprio ora che sta prendendo piede. Auguro a tutte le ragazzine che iniziano adesso di vivere queste emozioni, che possano trovare delle amiche e far parte di una famiglia, perché far parte di una squadra vuol dire far parte di una famiglia».
Che cosa ti resta del Cortefranca?
«Mi restano le risate, gli abbracci e un gruppo spettacolare che seguirò comunque, anche se ho deciso di smettere. Per me è un impegno grande che non me la sento di portare avanti. Spero di fare con questa squadra qualche allenamento per stare in gruppo e aiutare i portieri, soprattutto Sara Ferrari che è una “piccoletta” da far crescere: con lei si è creato un bel legame».
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’ASD Cortefranca Calcio e Chiara Belotti per la disponibilità.
Photo Credit: Elia Soregaroli